Avvisaglie di Guerra

Mar 21, 2016 21:16


I Personaggi, con poche eccezioni, non appartengono a me, ma alla Nintendo e ai produttori di Super Smash Bros Brawl e dei molti videogiochi a cui fanno riferimento

-Bene, ragazzi- disse Peach -Onestamente, aspetterei che Zelda stia meglio prima di parlare della questione Marth, ma è una cosa urgente- -Non preoccuparti- rispose Zelda -Mi rendo conto del pericolo che rappresenta- Link annuì, mentre Mario si limitò a guardare fuori dalla finestra. Tutti e quattro sapevano bene che le azioni di Marth, oltre a non essere malvagie, erano dirette unicamente alla salvezza del proprio regno, ma i suoi fallimenti lo avrebbero presto portato a soluzioni drastiche se non fossero intervenuti in tempo. Yoshi all’improvviso entrò con una lettera portata da un Toad e urlò:-Peach, Marth dichiara guerra al Regno dei Funghi! Dobiamo correre ai ripari.- -Oh no- disse Peach -Prima di venire qui ho saputo che Bowser si sta muovendo sui nostri confini. Temo avesse previsto questa eventualità-. Mario strinse i pugni. Link e Zelda si guardarono, quindi Link annuì e Zelda disse:-Tu occupati di Marth, Peach, non preoccupati per Bowser- -Ma se ci attacca…- -Non preoccuparti- disse Link -Ci penso io a Bowser. Ho sempre voluto vedere se è così forte come dicono.-

-Aiuto!- -Soccorso!- e urla simili coprivano tutta la città. Popo e Nana corsero subito a vedere cosa succedeva, e quando giunsero quasi caddero a terra per la sorpresa: ROB stava distruggendo il mercato, non curante della popolazione civile; alcuni abitanti erano già agonizzanti, colpiti dai suoi raggi. -ROB, che ti prende?- chiese Popo. ROB rispose:-Bzz Distruggere bzz Eliminare- Popo e Nana evitarono a malapena un raggio, e comparve Mr Game&Watch. Nana urlò:-Game&Watch, aiutaci! ROB è impazzito- Ma il bidimensionale rispose:-Spiacente, Bip, ma sono sotto il suo comando.- -Cosa?- disse Popo -La città è sopra entrambi. E poi, stanno per morire degli innocenti!- Ma fu tutto inutile: Mr Game&Watch non conosceva la differenza tra bene e male, e avrebbe sostenuto ROB in ogni caso, anche se ciò avrebbe portato allo sterminio dei cittadini. I due abitanti dei Grandi Ghiacciai però non si fecero impressionare troppo: visto che con le buone non ottenevano nulla, presero in mano i martelli e si prepararono a combattere.

Quadro simile a quello della Cittá Antica era quello di Novopoli: la gente scappava qua e lá in presa al panico. Il motivo era però un altro: l'annunciato colpo di stato di Noiren aveva gettato la gente nel caos. Noiren infatti aveva inviato i robot cittadini in giro ad accumulare ricchezze per se e a eliminare gli oppositori. I soldati subito avevano reagito contro Noiren, ma lui sembrava conoscere in anticipo le loro mosse e risultava in grado di sconfiggerne decine. In questa situazione, Snake e Sonic erano stati travolti dalla folla, e dovettero nascondersi. -La gente sembra impazzita Snake. Cosa facciamo?- chiese Sonic, sapendo che il collega aveva tra le altre cose una notevole intelligenza. Ma Snake sembrava in difficoltá: si guardava intorno, indeciso sul da farsi, cercando una via d'uscita, ma non ce n'erano. Sonic si sedette e disse:-Snake, dobbiamo muoverci. Il colonnello ha in mente una cosa orribile.- -Addirittura?- chiese Snake scettico. Ma la sua espressione cambiò quando Sonic disse:-L'ho sentito chiaramente affermare che se non fossimo tornati entro l'alba avrebbe circondato questa cittá invadendo Dream Land-

Sicuramente se Sonic in quel momento fosse stato al fianco del colonnello non avrebbe parlato così: avrebbe utilizzato il periodo ipotetico della realtà anziché quello della possibilitá. Infatti, in quel momento le truppe di Xenolia marciavano sotto gli occhi del colonnello, pronte a attraversare il mare e raggiungere Dream Land. Fortuna volle che Kirby, quel giorno, per prendersi una vacanza s'era organizzato un Pic Nic in uno dei giardini dell'isola, e stava proprio levitando sopra l'esercito in movimento. Così di nascosto scese dietro un capannone, cercando di ascoltare i loro discorsi, e rabbrividì sentendo i magazzinieri informarsi sulle condizioni ambirntali di Dream Land. Pur non essendo un genio, capì che se si stavano preparando a sbarcare sulla sua terra, non era per un pic-nic. «Devo tornare subito a casa e avvertire tutti.» Ma prima che potesse muoversi due mani lo afferrarono e un soldato ghignò:-Bene bene, l'Eroe di Dreamland.- -Portiamolo dal colonnello- disse un altro soldato -Immagino che sará felice di non averlo tra i piedi mentre invadiamo la sua bella pianura, potrebbe scapparci una bella promozione per noi due-. I timori di Kirby si rivelarono così fin troppo fondati, quindi decise di agire in fretta: si trasformò in mas, e il soldato dovette lasciarlo cadere proptio sul suo piede. L'altro soldato, vedendo il compagno cadere per il piede rotto, puntò contro la pallina tosa un fucile, mentre altri arrivavano, ma Kirby lo assorbì e lo sputò contro chi stava arrivando; quindi volò via più velocemente che poteva, mentre i soldati a terra riprendevano le armi cadute nella lotta. Così riuscì a scappare e volò veloce verso l'unico che poteva aiutarlo a difendere Dream Land: King Dedede.

Capitan Falcon si risvegliò con un dolore lancinante al braccio. Aprì gli occhi e vide una figura allontanarsi con una fialetta: un lupo antropomorfo. -Wolf- urlò, ma subito, dovvette portarsi la mano destra sul braccio sinistro, dove c'era un piccolo squarcio; il sangue sugli artigli e nella fialetta di Wolf non mettevano dubbi su chi ne fosse colpevole.-Perché?- -Perché sono pagato per farlo, no? Dovresti saperlo che se mi pagano non faccio storie.- Falcon digrignò i denti. -Chi ti ha pagato?- -Dovresti badare di più a Samus- disse Wolf, indicando la cacciatrice ancora semisvenuta sull'orlo di un precipizio -Con quella cosa così pesante faticherá a ritornare in piedi- Detto questo, Wolf sparò con il suo blaster contro la sporgenza su cui si trovava Samus, distruggendola e facndo cadere la cacciatrice di taglie nel baratro. Capitan Falcon incurante della ferita si buttò subito a salvarla, mentre Wolf corse via. «Dov'è Fox?» si chiese Falcon.

Fox s'era ripreso prima di Samus e Falcon, ed era così preoccupato per Falco da muoversi senza aspettare che i due si riprendessero per continuare la ricerca. Non risalì la montagna, non volendo reincontrare Lucario e i suoi, ma era convinto che circumnavigandola prima o poi avrebbe trovato tracce di Falco... ma fu Falco a trovare Fox: prima che il capitano se ne rendesse conto, il blaster del suo ex-miglior pilota era puntato contro la sua testa.-Vuoi veramente farlo, Falco?- Falco esitava... -Falco, il Generale vuole che ti catturi, ma il tuo passato servizio di sicuro conterá qualcosa. Hai disertato, ma non hai ucciso né commesso altri crimini: sono sicuro che il generale sará clemente- -Non capisci, Fox?- rispose Falco -Sono stufo di prendere sempre ordini, di dover sottostare ad ogni regola esistente- -Pensa a me che ne devo sopportare tipo il doppio- disse una voce. Fox e Falco si girarono, e si trovarono davanti Pit, il Capitano della potente Palutena.

Wolf salì sulla moto di Wario, chiedendosi quante ne avesse. Questi gli chiese:-Perché non hai ucciso quel borioso e la sua amica?- -Non era necessario- rispose Wolf -Bah- commentò Wario -Ucciderli sarebbe stato di sicuri più semplice per tutti- Wolf non replicò, ma disse solo:-Andiamo a riscuotere- -Avremmo molto di più se non ti fossi lasciato sfuggire Zelda. Almeno io Mewtwo l'ho ucciso- -Be', ho comunque recuperato i progetti della Federaziobe Galattica, anche se ho rischiato di rimanere ucciso per questo. E poi, vogliamo parlare di Donkey Kong?- -Ci sarei riuscito se non fosse arrivata miss teletrasporto- rispose Wario -Tu che scusa hai?- Wolf sospirò di nuovo: era inutile discutere. -Be', non importa, è una bella cifra anche la metá di quanto Noiren c'avesse promesso.-

Se sulla base della montagna le vicende drammatiche si sprecavano, sulla cima tutto sembrava tranquilla, a parte le nuvole nere, e Pikachu e Jigglipuff si divertivano a lanciarsi palle di neve; Lucario però sentiva che qualcosa non andava. Chiuse gli occhi, iniziò a scrutare tutte le auree della zona, e ne individuò due strane, particolari... una era ai piedi della montagna, accanto a quelle che riconobbe essere di Falco e Fox, ma l'altra veniva dal cielo, si avvicinava ed era potente, molto potente. Si alzò e disse nel linguaggio pokemon:-Pikachu, Jigglipuff, a rapporto.- I due pokemon smisero di giocare e raggiunsero il loro capo, il quale disse:-Sta accadendo qualcosa di strano. Dobbiamo andare a controllare la situazione.-

Mentre tutto questo accadeva, Marth era in preda ai sensi di colpa. Era inutile che si dicesse:-Va tutto bene, lo sto facendo per il mio popolo, è il mio dovere, prima di qualunque altra cosa-, il fatto di aver dichiarato guerra a Peach lo lasciava preoccupato. A nulla gli serviva ricordare di come il Regno dei Funghi avesse approfittato delle guerre civili del suo regno per arricchirsi (spesso peggioranfo la situazione) impoverendolo e rovinandolo: si trattava di una storia vecchia, alla quale peraltro Peach, nella sua dolcezza e nel suo senso di giustizia, si era opposta fermamente. «Certo, è più facile essere dolci e gentili quando si hanno i soldi per esserlo» pensò, ma subito si vergognò di questo pensiero meschino: Peach era così di carattere, ed era certo che se non fosse stata ricca sarebbe stata comunque così. All'improvviso sentì bussare, quindi alzò la testa, si rimise insieme per darsi un tono regale e concesse di passare. Entrarono Ike e un tipo strano: una piccola pallina con occhi, elmo, mantello e spada. Ike disse:-Salute, Marth, Re del Fuoco-. Marth rispose:-Salute a te, Ike, mio generale e amico- Non impressionatevi troppo della formalitá dell'incontro: dopotutto, si sta pur sempre parlando di un Re e del suo Generale, davanti ad altri dovevano mantenere un minimo di formalitá: l'unico segno di amicizia che davano agli altri era l'uso del Tu anziché del Lei. -Mi spiace disturbarti, mio signore- continuò Ike -Ma costui è atterrato con la sua astronave nel nostro territorio, e chiede ospitalitá finché non l'avrá riparata.- Marth si girò verso l'individuo sferico giunto con Ike e gli chiese:-È così?- -Sì-rispose, con un tono da cui si capiva molto bene che era infastidito da tutta questa formalitá.-Io sono Metaknight, capitano della Halberd. Prometto di non causare fastidi a questo regno, mi serve solo un posto dove stare nel tempo in cui riparo l'astronave.- -Metaknight? La Halberd?- fece Marth, alzandosi dal trono di scatto. Guardò Ike, e i due si capirono all'istante. Quindi Marth propose:-Mi sta bene, Metaknight, ti ospiterò nel castello, a patto però che tu mi aiuti a difenderlo se attaccato durante la tua permanenza- Metaknight, pur non sapendo che Marth aveva dichiarato guerra a Peach, capì che c'era qualcosa di grosso in ballo. Quindi, rispose:-Mi sta bene. Considerami al tuo servizio intanto che starò qui.-

Sonia si teletrasportò oltre la montagna, e cercò di capire dov'era. Cercò il muschio degli alberi per orientarsi, ma anche così non sapeva di preciso dove fosse. Guardò le montagne, ma conoscendole poco concluse che era meglio aspettare la notte e sperare nelle stelle. Purtroppo, non poteva teletrasportarsi a Novopoli senza sapere dove fosse, e "A Ovest della Grande Catena Divisoria" non era una risposta molto soddisfacente. -Stupida che sono. Perché marinavo Geografia? Imprecherei contro me stessa se non fossi così figa-. Mentre passava dall'imprecare contro se stessa al ribadire la propria figaggine, vide qualcosa scendere verso terra; dopo un po' riconobbe un'astronave che stava atterrando li vicino e esultò: forse l'astronauta l'avrebbe aiutata. Corse nella direzione dell'astronave, ma rimase un po' delusa quando, avvicinatasi abbastanza, notò che era un astronave scassata, dalla quale scese uno strano omino con dei fiori antropomorfi alle spalle; quest'ultimo dettaglio permise a Sonia di riconoscere Olimar, capitano dei Pikmin. Salutò cortesemente, e quando Olinar ebbe risposto al suo saluto disse:-Mi scusi, potrebbe aiutarmi? Non so dove sono, e devo raggiungere casa mia.- Olimar la guardò tristemente e disse:-Non lo sai? L'area sta diventando zona di guerra. Ho incontrato Kirby che volava da King Dedede; ha fatto una pausa sulla Dolphin e mi ha spiegato prima di ripartire che Xenolia sta per invadere Dreamland.- Sentito questo, Sonia capì che Novopoli era in pericolo e disse:-Motivo in più per tornare a casa mia, devo proteggerla!- -Allora diciamo che prendo una mappa e ti dico che strada prendere.- -E tu?- chiese Sonia. Olimar tristemente indicò i Pikmin e disse:-Non posso combattere se non tramite loro, ma questo per loro vorrebbe dire la morte. Loro sono abituati all'idea di nascere a migliaia per morire in centinaia, ma io non riesco a sopportare questo peso-. Sonia capiva fin troppo bene cosa provava Olimar: anche lei aveva sempre cercato di evitare la guerra per proteggere i suoi soldati. -Non si preoccupi, Olimar- disse -Basta che mi aiuti a riaggiustare questo- e gli mostrò il suo badge informatico multifunzione. Olimar notò subito un incredibile tecnologia, superiore a quella a lui nota, ma per sua fortuna i danni erano talmente pochi che bastò sostituire un paio di fili. Così, dal Badge si poterono vedere non solo i dati di Sonia, ma anche la posizione in cui si trovavano, la posizione di Novopoli e persino quello che era accaduto e che stava ancora accadendo in cittá. Olimar e Sonia rimasero impietriti, e la capitanessa (Nda:non sono sicuro si possa dire così, ma scrivendo "Il capitano" temevo ci si confodesse con Olimar e "La capitano" non ci sta) disse:-Devo raggiungete subito la mia città.-

A Novopoli intanto Snake e Sonic cercavano di studiare un piano. All'improvviso sentirono un respiro soffocato dietro di loro, si girarono e videro un uomo di una certa etá, con due baffi, molte contusioni e una grave ferita all'addome; Snake lo riconobbe:-Il generale Baldo- -Ma non era stato ucciso?- -Be' non mi rimane molto da vivere- rispose Baldo -Ma devo dirvi le informazioni che volevamo rimanessero ignote, perché solo con una conoscenza reciproca potremo evitare la guerra.- -Non sono sicuro di aver capito, ma ok- disse Sonic. Snake aiutò Baldo a sdraiarsi, e cercò di medicarlo, mentre lui raccontava:-Un tempo noi Novopoliti non avevamo poteri di nessun tipo, se non quello di immaginare. Questo ci permise di ideare grandi storie e personaggi... come te, Sonic; o come te, Snake.- Sonic e Snake si paralizzarono all'istante: cosa voleva dire tutto questo? -Tuttavia- continuò l'anziano Novopolita -Questa capacitá poteva essere usata anche per scopi egoistici o addirittura malvagi; creammo grandi macchine di morte,ci massacrammo e sfruttammo a vicenda e rovinammo gradualmente il mondo in cui vivevamo- Sonic e Snake strabizzavano gli occh, confusi, e Baldo continuò: -E questo per oltre duecentomila anni- continuò Baldo -Finché la nostra presunzione non ci si rivoltò contro, devastando il nostro mondo, e portandolo in una nuova linea spazio-temporale- -In una che?- chiese Sonic -Te lo spiego dopo- disse Snake -Vada avanti, generale- -Non pochi di noi sopravvissero, forse perché pagassero con il dolore della nostalgia e della colpa i crimini della nostra razza, ma vennero risparmiate anche alcune delle cose belle che avevamo creato: voi e tutte le storie in cuj eravate inseriti. Cambiate, fuse, rese a volte più coerenti, ma di base restano quelle.- Quello che diceva sembrava assurdo, eppure spiegava perché molti abitanti del loro mondo fossero completamente senza genitori, e perché il passato delle varie popolazioni era così limitato nelle testimonianze e nelle storie, sebbene avrebbe dovuto essere plurimillenario. -Ma come?- chiese Snae -E poi, mi sta dicendo che in origine eravamo qualcosa tipi pupazzi?- -Pupazzi? In un certo senso… ma i vostri autori hanno sempre valutato cosa avreste fatto se foste stati reali giá allora, quindi si può dire che pupazzi sia eccessivo. Riguardo a come sia successo, non lo sappiamo: le regole che determinano le differenze tra una linea spazio-temporale e l’altra non sono chiare. Certo è che intorno a noi si è sviluppata una particolare distorsione spaziotemporale, che abbiamo scoperto di poter sfruttare per muoverci velocemente e teletrasportarci.- Il generale fece una smorfia di dolore, quindi continuò: -Ve lo dico perché ho capito che ci siamo sbagliati a volerci nascondere da tutto e da tutti. Ma la vergogna per quanto successo era troppo grande- -E quando avete scoperto delle armi nascoste della Città Antica vi siete spaventati- disse Snake -E temendo per il vostro destino avete agito cercando di non dare nell’occhio. - -Siamo stati pazzi- ammise Baldo -Vi prego, sento che il Capitano Sonia sta per arrivare. Aiutatela a salvare… la mia… città- Detto questo, chiuse gli occhi. Snake e Sonic chinarono il capo, capendo che il generale era morto. Sonic disse:-Non so te Snake, ma io non posso lasciare questa gente nei guai.- -Attendiamo Sonia- disse l’agente segreto -Una volta arrivata, forse sapremo come muoverci in cittá.-
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