May 30, 2013 14:29
Praticamente stamattina sono uscita a comprare il pane, torno al negozio e mia madre mi aspettava con una tizia che io non avevo neanche mai visto, e mi chiede se voglio fare la rappresentante AVON. Io? Che a malapena so mettermi la matita senza rischiare di rimanere cieca?
Comunque sia, come al solito la mia libertà di decisione è pari a zero, e mi sono ritrovata a diventare rappresentante. Ma la domanda non è "perchè?" la domanda è "a chi dovrei vendere tutta questa roba, se non conosco nessuno?".
Mia madre ha iniziato con la menata del "Raccogli le tue amiche.. ecc ecc". Amiche? Come se ne avessi.
Non capisce un concetto fondamentale, per avere "amiche" dovrebbero piacermi le persone, e dovrei piacere alle persone. Ora, non so quale delle due sia più difficile. Probabilmente la seconda.
Le persone mi piacciono, e mi piacerebbe essere circondata di amici, solo che non ho la più pallida idea di come fare amicizia, e soprattutto di come mantenerla. E soprattutto fare in modo che la gente non si stufi di me.
Che poi, parla proprio lei che dalla notte dei tempi a sempre contestato tutte le "amiche" che mi sono ritrovata.
Poi si lamenta con mio padre dicendo che non mostro un minimo di entusiasmo... ma seriamente?? Io e l'entusiasmo viviamo in due mondi paralleli, non ci incontreremo mai.
Mi da un fastidio che si deve lamentare sempre. Non mi fraintendete, sono contenta che mia madre si preoccupi per me e per il mio futuro, solo che ha quel modo di fare che mi ha sempre mandato in bestia. Mi chiede le cose e io mi sento sempre in obbligo di dire di si, e dico sempre si, si, si, quando la mia testa dice no, no, neanche se mi paghi, ecc ecc.
Penso che chiederò in palestra se posso fare un po' di pubblicità, me lo lasceranno fare?
Ho dei dubbi esistenziali, non so più che devo fare con la mia vita. Università? Lavoro? Espatriare?
Mi sono svegliata ieri mattina, ho acceso il computer e ho cominciato a cercare delle facoltà che mi potessero interessare, però la verità è che non saprei neanche dove metterci mano, e non mi sono mai sentita abbastanza intelligente per frequentare l'università. Ed è una cosa che odio, ditemi che sono obesa, che sono brutta o antipatica, mi ferisce ovviamente. Ma sentirmi stupida o comunque non abbastanza intelligente, mi uccide.
La cosa che mi uccide più delle altre, è che so di essere un completo fallimento, e che non ho mai reso mia madre orgogliosa di me. Vorrei essere la figlia che vuole lei, vorrei laurearmi e sapere che è orgogliosa perchè sono la prima in famiglia a prendere la laurea; ma allo stesso tempo sono bloccata e non riesco più a muovermi da questo periodo di stallo.
Il fatto è che mi riempio la testa di scuse, quando invece dovrei riempirmi la testa di motivazioni. Dovrei dirmi "alza il culo e fai qualcosa!" invece mi dico sempre "lo farò domani" oppure "non lo so fare".
Vorrei crescere, ma allo stesso tempo non voglio farlo. Una volta che cresci non puoi più tornare indietro. E io purtroppo ho la sensazione di aver saltato tutta una parte della mia vita che nessuno mi ridarà indietro.
Riportatemi a quando avevo 14 anni, fatemi rivivere la mia adolescenza con la consapevolezza di ciò che potrei diventare se non mi godessi gli anni più belli della mia vita.
Sto leggendo "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" e ho comprato il Kindle, unica nota positiva da gennaio ad ora.
stanca,
sfogo,
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avon,
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lavoro,
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io