Oct 02, 2005 14:14
L’ALBA ROSA, L’ARCOBALENO, LA LUCE INTENSA E TIEPIDA DEL SOLE QUANDO LE NUVOLE SI APRONO PER FARLO USCIRE DOPO IL TEMPORALE.
Ed in effetti in questo momento c’è un temporale con i fiocchi. Avevo un sacco di ispirazione per proseguire, ma nel frattempo ho cenato ed è evaporata. Ora vorrei essere sotto la pioggia a ridere, cantare e festeggiare il miracolo dell’acqua fredda sulla pelle. E ora che mi viene in mente, l’unica volta in cui l’ho fatto avevo 14 anni. Era un po’ che non ripensavo a questa cosa.
Era l’estate dopo l’esame di terza media, l’anno in cui ho passato agosto in casa con la mononucleosi. Ma poi sono guarita ed eccomi verso la fine di agosto, alla festa della Madonna della Guardia (la sera dei fuochi d’artificio) con i miei amici. In mezzo a questi amici c’era un tale Emiliano, basso basso con gli occhi grandi grandi e verdi verdi che “mi faceva il filo”, come direbbe mia mamma. Ad un certo punto scoppia un temporale pazzesco e noi tutti ci mettiamo a correre di qua e di là per cercare riparo, ma quando ho trovato riparo, non ci sono andata. Sono rimasta sotto la pioggia, con la camicia (ricordo che avevo una di quelle orrende camicie a fiori che andavano di moda quell’anno) appiccicata alla pelle, i capelli appiccicati sulla testa. Guardavo Emiliano nei suoi grandi occhi verdi e sorridevo in un modo che si capiva che mi piaceva anche lui. Ricordo nitidamente solo l’istante in cui ci siamo guardati. Ma stranamente invece di ricordarmi lui, mi ricordo meglio il mio viso, come se mi stessi guardando da fuori, come se in quell’istante io avessi guardato me da fuori e non lui. Certamente non può essere quella l’immagine che mi si è stampata sulla retina, ma chissà perché ho distorto il ricordo. Mi sentivo bella in quel momento, forse è per quello. Scavando ora mi sembra di ricordare l’espressione languida di Emiliano. Io ho capito di averlo conquistato.
Ho sempre saputo di avere un sorriso disarmante.
E ogni tanto un po’ ne approfitto.
avanti e indietro nei ricordi