Fondamentalmente
E' una di quelle parole lunghe su cui mi impappino perchè parlo troppo velocemente (paura che cada l'attenzione prima che io abbia detto tutto quello che avevo da dire. E non ho il dono della sintesi).
Però.
Fondamentalmente.
Voglio avere voglia. Di qualcosa. Una qualsiasi va bene.
Voglio svegliarmi al mattino e non aspettare di far passare la giornata, voglio essere contenta di viverla e aspettare contenta che arrivi il giorno dopo.
Oppure passare le giornate senza farci caso, ma passeggiare per la strada pensando che quello che faccio mi rende soddisfatta.
Voglio che le difficoltà non mi sembrino più grosse di me. Ne ho affrontate in scioltezza di molto insolite. Quelle che ho adesso le hanno tutti.
Voglio ridere di gusto.
Voglio sentirmi felice per l'odore dolce dell'inverno, l'aria secca, il camino acceso. Non ci riesco.
Voglio vivere come facevo prima, con i miei 5 sensi all'erta, guardarmi intorno, avere il tempo di constatare che il mondo è bello.
Voglio ballare in senso bacchico.
Voglio fregarmene. In generale. Voglio che sia il mio cuore a dire chissenefrega, invece di sforzarmi per non pensare (che è la cosa peggiore, perchè più ti sforzi di non farlo, più lo fai).
Voglio impregnarmi di vita, non voglio che mi scivoli addosso.
Perchè la vita è una cosa semplice, tipo quelle che il fiore dei mille colori lo cerco per il mondo e lo trovo alla fine nel mio giardino. Non voglio girare il mondo, voglio esplorare a bene il mio giardino senza perdermi in cazzate.
Non voglio sentirmi appagata solo quando sento di essere sopravvissuta a qualcosa di catastrofico.
In sintesi.
Voglio che il senso che do alla vita sia qualcosa di più essenziale.
Però.
Fondamentalmente.
Voglio avere voglia. Di qualcosa. Una qualsiasi va bene.
Voglio svegliarmi al mattino e non aspettare di far passare la giornata, voglio essere contenta di viverla e aspettare contenta che arrivi il giorno dopo.
Oppure passare le giornate senza farci caso, ma passeggiare per la strada pensando che quello che faccio mi rende soddisfatta.
Voglio che le difficoltà non mi sembrino più grosse di me. Ne ho affrontate in scioltezza di molto insolite. Quelle che ho adesso le hanno tutti.
Voglio ridere di gusto.
Voglio sentirmi felice per l'odore dolce dell'inverno, l'aria secca, il camino acceso. Non ci riesco.
Voglio vivere come facevo prima, con i miei 5 sensi all'erta, guardarmi intorno, avere il tempo di constatare che il mondo è bello.
Voglio ballare in senso bacchico.
Voglio fregarmene. In generale. Voglio che sia il mio cuore a dire chissenefrega, invece di sforzarmi per non pensare (che è la cosa peggiore, perchè più ti sforzi di non farlo, più lo fai).
Voglio impregnarmi di vita, non voglio che mi scivoli addosso.
Perchè la vita è una cosa semplice, tipo quelle che il fiore dei mille colori lo cerco per il mondo e lo trovo alla fine nel mio giardino. Non voglio girare il mondo, voglio esplorare a bene il mio giardino senza perdermi in cazzate.
Non voglio sentirmi appagata solo quando sento di essere sopravvissuta a qualcosa di catastrofico.
In sintesi.
Voglio che il senso che do alla vita sia qualcosa di più essenziale.