Broken

Aug 12, 2010 21:54

Titolo: Broken
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Wincester, Alastair
Paring: forse Dean/Sam ma non è stata creata come slash
Rating: R (per la violenza?)
Parole: 727 (secondo Word
Genere: Blood, angst
Prompt: Cuore di bingo_italia
Disclaimer: Non ho idea di quello che sia realmente successo all'inferno, non guadagno nulla nel scrivere i miei viaggi mentali sulle sofferenze del povero Dean e i personaggi appartengono a chi di diritto, non certo a me.
Note: Non mi convince per niente .-.

Non si interrompono mai. Non per dormire, non per mangiare, non per pisciare o altre stronzate, mai. Tagliano, squartano, incidono, ridono. Io urlo, piango, prego. Non serve a nulla. Loro ci godono -dio come ci godono- a farmi soffrire. Vorrei che ci fossero le loro anime al mio posto, vorrei torturarli tutti, scuoiarli un ad uno, cavagli gli occhi fuori dalle orbite e fare una corda con i loro intestini, strappargli il cuore -se ancora lo hanno-. Li odio.
-Buongiorno, Dean.- Dice Alastair avvicinandosi alla mia ruota della tortura.
Sono il suo preferito, lo dice sempre, dice di avere grandi progetti per me. Quando è abbastanza vicino raccolgo le poche forze che mi rimangono e gli spunto in un occhio. Solitamente, al fine di una giornata, non sono in grado neanche di tenere gli occhi aperti -se me li hanno lasciati-, sta volta invece ci sono andati leggeri.
-Dean, Dean, Dean, fai il bravo bambino. Non sei a casa tua, sei un’ospite qui, comportati educatamente.- Mi rimprovera con tono scherzoso, accarezzandomi la guancia tumefatta con le sue dita lunghe e scheletriche, sembra un gesto quasi premuroso.
-Allora, cacciatore, - lo dice ghignando, per prendersi gioco di me, -la mia offerta è sempre la stessa. Scendi dalla ruota e mettici qualcun altro.-
-Puoi mettertela in culo la tua offerta.- Rispondo con voce roca, appena udibile.
La sua risata è sguaiata e fastidiosa, quasi mi ferisce le orecchie. -Mi stupisce come, dopo quasi trent’anni, tu abbia ancora la forza di fare lo stronzo, non hai capito che qui non sei nulla?-
-Li sono ancora qualcosa…-
Nel mondo io sono ancora il fratello maggiore di Sam, sono certo che lui stia pensando a me, ogni giorno, ogni ora della sua vita. Sono certo che stia cercando vendetta, che ammazzi tutti i figli di puttana dagli occhi neri che incontra. Sono certo che stia tenendo fede al nostro patto. Li io sono ancora qualcosa per Sam. Come lui è tutto per me.
Alastair rotea gli occhi sbuffando. -Cazzo, quanto siete fottutamente troppo sdolcinati tu e tuo fratello. Sicuro di non essere finito all’inferno per l’incesto e non per il patto? Lo vuoi capire che ormai a Sam non gliene frega più nulla di te? Son passati trent’anni, avrà una vita sua, magari non si ricorda neanche più la tua faccia, o il tuo nome.-
Mi salgono le lacrime agli occhi. Non può essere così, non deve essere così!
-Smettila!- Cerco di urlare e dalla mia bocca esce sangue insieme alla parole.
-Non affaticarti.- Dice facendosi più vicino e poggiando i palmi sul mio petto dilaniato. -Come fai ad avere ancora un cuore dopo tutti questi anni di tortura? Come fai ad avere ancora tuo fratello nel tuo cuore, dopo che è per colpa sua che tu subisci tutto questo?-
Sento le sue dita perforarmi la carne e entrare nel mio petto, lentamente, centimetro per centimetro. Riesce a passare la cassa toracica e un urlo stridulo mi sfugge dalle labbra, quando le sue dita si chiudono attorno al mio cuore. Con uno scatto improvviso ritira la mano, stringendo ancora il cuore. Delle costole escono dalla pelle e il sangue esce copioso dal buco nel petto. Qualunque cosa mi facciano io rimango sempre cosciente, fa male da morire ma nulla più uccidermi di nuovo. Io vorrei solo non esistere più. Né in terra, né all’inferno, né in paradiso. Sparire e basta.
Alastair ride nuovamente tenendo stretto il mio cuore. -Guardami, Dean.- Gracchia. -Sei un essere senza cuore anche tu ora. Cosa ti impedisce di torturare?-
Provo a rispondere ma esce solo del sangue dalla mia bocca.
Butta il mio cuore a terra e lo schiaccia con un piede. -Sei un mostro come noi. Fattene una ragione. Ogni giorno, d’ora in poi, la prima cosa che farò sarà strapparti quell’inutile organo pompa sangue che voi idioti ritenete così importate, così ti ricorderai sempre di essere un mostro. Di essere un demone.- Si avvicina nuovamente a me e mi da un bacio sulla guancia. -Ci vediamo domani, dopo domani e il giorno dopo ancora, ancora e ancora. Sono certo che prima o poi farai la scelta giusta.-
-Fottiti, stronzo.- Tossisco sputandogli addosso sangue.
Lui ride. -Non c’è bisogno che mi dimostri il tuo affetto,- dice ironicamente, chinandosi a raccogliere il mio cuore da terra, -mi hai già donato la tua anima e il tuo cuore.-

fanfic: supernatural, bingo_italia

Previous post Next post
Up