Un'altra copertina per la Todaro
Ci metto anche la quarta di copertina stavolta:
Biancaneve
Marina Visentin
Biancaneve, come la favola. Ma non è una favola. O forse sì: una favola noir, molto noir.
La protagonista è una donna come tante, convinta di non avere molto da pretendere dalla vita. Una giovane donna abituata a starsene in un angolo, a guardare gli altri col naso schiacciato contro il vetro opaco dell’invidia.
Un giorno il caso le offre un’insperata occasione di riscatto: la possibilità di diventare finalmente protagonista del proprio destino, in un estremo tentativo di conquistare finalmente un brandello di felicità, ma il prezzo da pagare sarà altissimo.
In nome di cosa avrei dovuto dire la verità? In nome della giustizia? Ma cos’è la giustizia? È giusto che per alcuni il mondo sia una pianura stanca e desolata e per altri un paesaggio incantato, ricco di alberi e fiori profumati? Non so cosa sia giusto e cosa sbagliato, so che in certi momenti ho pensato a Rossana con rimorso e affetto, ma la maggior parte delle volte ho semplicemente cancellato il suo volto. La sua morte non mi riguardava.
Marina Visentin è nata a Novara nel 1960 e da oltre vent’anni vive a Milano. Dopo la laurea in filosofia, ha lavorato come copy-writer in un’agenzia di pubblicità. Dagli anni Novanta lavora come giornalista, traduttrice, consulente editoriale. Ha pubblicato testi di critica cinematografica, saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia, racconti gialli e noir.