cox18

Jan 23, 2009 12:06

http://www.petitiononline.com/cox18/petition.html

In questi mesi un po’ ovunque a Milano, nel contesto della mostra It’s
Difficult di Alfredo Jaar, si potevano scorgere cartelli con la domanda Cos’è
la cultura? La risposta di Letizia Moratti e Riccardo De Corato ci è giunta
in questi giorni, con la chiusura di uno dei luoghi culturalmente più
dinamici e stimolanti della città. Il tutto in nome di uno spirito
legalitario di cui gli stessi amministratori non sembrano dare prova quando
in gioco sono questioni edilizie, sanità privata o poteri forti. Con
sgomento abbiamo appreso dello sgombero di Cox 18. In una città sempre più
tetra e asfittica, Cox 18 ha rappresentato per tutti noi un punto di
riferimento importante. Una programmazione musicale di alto livello, aperta
sul mondo a 360 gradi, che dava a molti, e a prezzi irrisori, la possibilità
di confrontarsi con le produzioni più innovative o, in altre serate, di
ballare o fare quattro chiacchiere.

Questo sarebbe già abbastanza, ma non è certo tutto. Nel corso degli anni
Cox 18, con al suo interno la Libreria Calusca e l’Archivio Primo Moroni ha
costituito un luogo unico di confronto fra le idee. Tutti noi abbiamo
presentato i nostri libri, abbiamo organizzato dibattiti o vi abbiamo
assistito. Se c’era un’idea, in Cox 18 la si poteva realizzare, magari
testandola per poi portarla altrove. Presentazione di libri, si diceva, ma
anche rassegne cinematografiche, convegni, seminari, spettacoli teatrali o
di danza, mostre o installazioni. E magari tutto insieme, unendo forme e
mondi distanti. Non è questa la sede per illustrare tutto quello che Cox 18
ha fatto in più di dieci anni. Noi lo sappiamo e ci auguriamo che il
collettivo di gestione sappia, in queste settimane, rendere consapevoli
coloro che non lo sono dell’importanza di Cox 18, della sua storia, del
livello delle iniziative che in questi anni si sono succedute.

C’è un’immagine che rende chiaramente l’idea di che cosa sia la cultura per
Letizia Moratti e Riccardo De Corato: i poliziotti che si avventano sui
libri della Calusca e dell’Archivio Moroni per sequestrali e spedirli al
macero. Fortunatamente qualcuno li ha fermati, almeno per il momento. Ma Cox
18 è sotto sequestro. Non può finire così. Ormai siamo quasi al capolinea.
Non resta più molto, in questa città, che non sia consumo scadente o trash
provinciale. Da qualche parte bisogna iniziare a fare qualcosa per porre
fine al “genocidio” culturale avanzato inesorabilmente in questi ultimi
anni.

Mobilitiamoci per difendere Cox 18, la Libreria Calusca e l’Archivio Primo
Moroni.

[Marco Philopat]
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