[Le cronache del ghiaccio e del fuoco ] Una festa tutta per noi

Jun 27, 2011 23:10

Titolo: Una festa tutta per noi
Fandom: Le cronache del ghiaccio e del fuoco
Pairing: Renly Baratheon/Loras Tyrell
Rating: R
Word Count: 846 (word)
Disclamer: I personaggi appartengono ad RR Martin e non a me. Se fossero miei sarebbero ancora tutti vivi
Note: scritta per il drabble meme, prompt di nessie_sun  "la sera dopo il torneo in onore di Ned". Book!verse.
Dediche: alla mia cognata Stark che non è neanche lontanamente Lannister


I bracieri infiammavano ancora la notte, nonostante la festa stesse per finire e avesse rischiato di finire in tragedia a causa di Robert. Non c’erano più canzoni e anche il vociare si era fatto più blando:la fatica della giornata stava prendendo il sopravvento tra i cavalieri. La fatica e il vino.
Renly aveva approfittato del malumore di Robert, che lo aveva distratto dalla festa, per allontanarsi dalla piattaforma d’onore: era una serata di festeggiamenti e badare ad un fratello maggiore ubriaco e infuriato non era il suo ideale di festa.
Non passò inosservato, ad ogni panca qualcuno lo salutava o lo derideva scherzosamente per il modo in cui era stato disarcionato, ma nessuno prestava reale attenzione a lui.
Trovò Loras circondato dal suo seguito di Alto Giardino e un paio di Frey, tutti intenti a fare pronostici per il giorno successivo -puntando ovviamente sulla vittoria del Tyrell-.
“Mi dispiace interrompervi, miei lords” esordì con un sorriso carismatico. “Ma vorrei parlare con il nostro adorato cavaliere dei fiori e carpirne i segreti di tutta la sua maestria in giostra.”
“Dopo la caduta di oggi ne avete proprio bisogno!” scherzò qualcuno accompagnato da un paio di garbate risate.
Renly non si preoccupò di chi fosse, si limitò ad un “Avete proprio ragione” perché era decisamente più concentrato sul fugace sorriso che Loras, oramai al suo fianco, gli aveva lanciato.
Si congedarono dagli altri ser distrattamente e si diressero verso let ende dei cavalieri giunti per il torneo, unico luogo che permetteva un minimo di discrezione tra tutta quella gente.
“Vi siete battuto valorosamente quest’oggi.” Il tono di Renly era controllato mentre passavano tra le file di panche piene di persone. “I miei complimenti.”
“Vi ringrazio, vostra grazia.” Ci mancò poco che Loras non scoppiasse a ridere. Mantenere quel tono di falsa distanza era esilarante, ogni sacro santa volta,ma di solito era più semplice senza vino in circolo ”Non si può dire lo stesso di voi: un bel volo da sella.” Ma quella seconda frase non fu per niente scherzosa.
Renly lanciò un occhiata apprensiva a Loras, come se avesse paura che si stesse permettere a piangere.
Furono ben presto lontano dai bracieri, dalla festa e da occhi indiscrete.
“Dannato te, Renly!” esclamò a quel punto Loras lasciando che il suo spavento prendesse forma. “Ho pensato che ti fossi ammazzato o rotto qualcosa con quella caduta!”
L’aveva pensato anche Renly, ma oramai era inutile preoccuparsi per qualcosa andato per il meglio.
“Qualcosa me lo sono rotto: un corno!” scherzò divertito una volta che furono al sicuro, protetti da una delle tante tende.
“Spiritoso!” Loras spintonò l’altro. “E se fosse successo veramente?”
Prima che Loras potesse continuare con la ramanzina, Renly gli prese il viso tra le mani e lo baciò con decisione.
A quel punto Loras perse ogni interesse nella discussione e si concentrò sul bacio, su Renly; dischiuse le labbra per permettere alla lingua di questi di intrufolarsi nella sua bocca e approfondire il bacio. Data la foga di Renly, il più giovane dedusse di non essere stato l’unico ad aspettare la festa solo per quel momento.
“Sei stato fantastico oggi.” Affermò il giovane Baratheon, puro orgoglio nella voce e negli occhi, in un modo totalmente diverso e più sincero della frase di rito di pochi minuti prima.
“Ne dubitavi?” ironizzò Loras divertito.
“No.” Renly posò un altro bacio sulle labbra dell’altro. “Ma sono preoccupato per gli incontri di domani.” Aggiunse onestamente subito dopo.
“Ero convinto che parlare fosse solo la scusa per portarmi via.” Protestò il cavalieri di fiori seccato. Anche le azioni di Renly sembravano dargli ragione.
“E lo é.” Confermò il fratello del re, lasciando che l’altro lo baciasse. “Voglio solo dire che Gregor e Sandor Clegane sono pericolosi anche in un torneo. Non voglio vederti fare la fine di quel povero disgraziato morto oggi.”
Loras sbuffò. “Non hai fiducia nelle mie capacità, ora?”
Renly strinse l’altro in un abbraccio quasi soffocante. “Non è questo.” Mormorò con il volto nascosto nell’incavo del collo di Loras. “Pensa a quando hanno disarcionato me, a come ti sei sentito e capirai come mi sento io.”
Loras si rese conto che Renly aveva slacciato il suo farsetto solo quando sentì le labbra di questi sulla pelle nuda. Il sospiro che gli sfuggì dalle labbra era un misto di comprensione delle ragioni dell’altro, di frustrazione per la poca fiducia e di apprezzamento per il bacio sulla gola.
“Ma io sono più bravo di te.” Puntualizzò con un sorriso mentre le sue dita iniziarono ad armeggiare con la cintura dell’altro. “Non è così facile disarcionarmi.”
“Sei bravo in molte cose, Loras.” Sussurrò Renly e quelle molte cose includeva anche la mano nei suoi pantaloni che gli accarezzava la virilità. “E quella che ti riesce meglio è sapere sempre di cosa ho bisogno.” Sentenziò solennemente, la voce che tradiva l’immediata risposta del suo corpo ai tocchi dell’altro.
“Lo so.” Affermò Loras con sicurezza prima di baciare nuovamente l’altro.
Quella era decisamente una definizione di festa più vicina ai gusti di Renly: lontana dalla massa, dal chiasso, dall’ipocrisia e piena solamente di Loras.
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