Characters: Amelia Pond; Eleventh {nominated}
Rating: PG
Genre: Introspettivo;
Words: 358
Prompt: Unicorno
Disclaimers: I personaggi di Doctor Who appartengono a chi di diritto.
Scritta per l'attacco alla Nazione 2 del Cowt-4 @
maridichallenge Amelia lo dipinge con i pennelli della propria immaginazione, colori freddi colorano le porte della cabina della polizia che ha visto distruggere il loro capannone e quelli caldi danno, invece, forma ai capelli spettinati dell'Uomo Stropicciato e alle stelle che lo circondano e riempiono spazi altrimenti bianchi - c'è lei ancora bambina, in quegli spazi bianchi.
Non è sicura che sia venuto dal cielo, è bizzarro che un poliziotto voli, o cada. D'altra parte, un angelo non andrebbe mai in giro con una cabina blu, ma è ugualmente sicura di aver visto polvere di stelle uscire dalle sue labbra e un universo intero aprirsi nei suoi occhi grigi. Se non è un poliziotto - e ha dubbi anche sulla storia del dottore, allora, decide, si tratta di un alieno o una di quelle creature magiche di cui ha letto nei libri.
Un unicorno.
Non che le piaccia molto quest'ipotesi.
Gli unicorni non esistono se non nelle favole e lei, che porta il nome di uno di quei personaggi fittizzi (o così l'Uomo Stropicciato le ha detto quella sera, in quei pochi minuti in cui l'ha convinta a credere in lui ed aspettarlo seduta nel cortile di casa, su di una valigia già pronta), non è più sicura di voler credere in storie inventate dagli adulti.
Vuole credere in ciò che è vero, in un angelo che tornerà da lei, in un alieno che ha chiuso la crepa del suo muro o nel Dottore, che le ha stretto la mano e ha curato la sua paura.
Vuole credere di poterlo vedere un giorno ritornare a chiederle una mela, a sputare yogurt sul pavimento della cucina e divorare bastoncini di pesce ricoperti di crema pasticcera.
Così, Amelia Pond riempie le pareti della propria mente di uno strano uomo e della sua cabina blu e, anche se gli anni passano e lei ci spera sempre un po' meno, non smette di credere in lui.
Tende le orecchie ogni volta che si affaccia alla finestra della piccola casa in cui si sta facendo donna, e, così come la prima volta, aspetta di sentire il rumore curioso di una macchina del tempo travestita da cabina della polizia.
«Amelia! Ho capito cos'era! Amelia!»