Titolo: Happy BDay, brò
Serie: Supernatural
Character: Sam Winchester; Dean Winchester (nominated);
Pairing; /
Rating: PG
Genre: Introspettivo
Words: 384
Note: Scritta per il compleanno di Sam, che poi è anche il periodo della fic: 2 maggio 2004, per la precisione, che dovrebbe essere il giorno dei suoi 21 anni.
Il rumore dell'orologio a muro riempiva la stanza del suo ticchettare e i pensieri di Sam di ansia.
Sapeva che avrebbe sentito gli squilli del cellulare senza alcun problema, sarebbero rimbombati tra le pareti della camera nei dormitori maschili di Stanford e, ad ogni squillo avrebbe guardato il numero nascosto sul display con occhi di sfida.
Forza, vai avanti. Squilla ancora e scopriamo chi di noi due si stancherà per primo.
Dicevano quegli occhi chiari, che avevano visto troppo, ma avevano avuto la forza di trovare del buono in un mondo fatto di mostri e, facendosi largo tra gente normale -come lui non lo sarebbe mai stato veramente- avevano finalmente trovato il loro posto.
Un altro minuto passato.
Gli sembrò di poter vedere, da qualche parte nel centro America, altri occhi simili sollevati ed in attesa, lentiggini su di un volto più adulto del suo, ed un sorriso scanzonato. Non li aveva mai dimenticati i sorrisi di suo fratello, né le sue lacrime non piante quando gli aveva detto di voler vivere una vita diversa da quella che volevano lui e loro padre.
La lancetta dei minuti si unì a quelle delle ore, scandendo la mezzanotte.
2 maggio.
Trattenne il respiro.
Attese un paio di minuti, poi altri due, altri due... altri due... e quando arrivò l'una di notte aveva smesso di aspettare una telefonata a cui, sapeva, avrebbe risposto solo per sentire il silenzio dall'altra parte della linea e sapere che suo fratello era ancora vivo e che ancora una volta aveva pensato a lui.
Ricacciò la delusione in fondo alla gola e il cellulare nella tasca dello zaino, gettandolo malamente sotto la scrivania. Cozzò contro qualcosa di vetro e, quando si inginocchiò per scoprire di cosa si trattasse, vide un sacchetto di carta marrone sistemato contro il muro, che non aveva notato fino a quel momento.
C'era una bottiglia di birra al suo interno.
Le dita trovarono anche un biglietto prestampato scelto di fretta perché augurava una Felice gravidanza; all'interno la scrittura era sbrigativa e le parole poche.
Sorrise.
Poche, ma, in un modo tutto loro, perfette.
Ora che puoi bere, a te la birra, a me le spogliarelliste.
Happy BDay, brò.
Sam sollevò la linguetta della bottiglia, stappandola e la sollevò, agitandola verso il nulla, in un brindisi solitario.
«Grazie, Dean.»