Scritta per
Corsa di Natale - Edizione I @
La torre di carta «Gavriil...»
«No! Ce la faccio.»
Il braccio di Gavriil si alza a fermare l’aiuto di Ilyas, tra brandelli della divisa stracciata.
Sulla schiena un coraggio testardo di chi non ha nient’altro se non la forza di andare avanti e sollevare i pugni, anche quando il ragazzo di fronte a sé richiama la sua magia e lo scaraventa contro i banchi di scuola come un birillo.
I compagni ridono - un uomo vale quanto la sua magia e il prezzo di Gavriil è una manciata di sassi.
Ma a Gavriil non servono incanti per rialzarsi - è questione di forza, resistenza e chi meglio di un sasso. Prima che il ragazzo richiami la sua magia, gli è addosso con un pugno e poi un altro.
Nell’aula cala il silenzio.
«Ho vinto.»