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Scritta per
Corsa delle 24h - Speciale X Edizione @
La torre di carta - prompt:
056. Ferite (130w)
Oszkàr ha mani piccole. Si chiudono delicate sul calcio della pistola, come un ornamento in nero, un fregio dell’arma, eleganti, sottili, che non t’aspetti essere così letali.
Oszkàr ha mani di cuoio. Guanti neri e cuciture d’argento, che sfilano bottoni dalle asole con sacra lentezza, come un rosario snocciolato a cui Alexi rivolge ogni preghiera - spia le clavicole appuntite, il collo sottile, la pelle d’ambra calda.
Le dita si fermano, Oszkàr gli dà le spalle e col pudore di una vergine si sistema la camicia.
Oszkàr ha mani gentili. L’ago affonda nella pelle di Alexi, cuce punti con la dolcezza di una carezza, piano, disegnandogli sul braccio piccole croci sotto cui seppellisce il suo silenzio.
«Mi parlerai mai?» gli chiede Alexi.
Ma le mani di Oszkàr si allontanano sempre.