Fandom: Harlem Beat (Yuriko Nishiyama)
Titolo: Shitau kono yatsu
Rating: Nc-13
Conto parole: 302
Characters: Yasuhiko Kuwata, Shuji Sakurai
Pairing: YasuhikoxShuji
Challenge: Rivelazione#3@
it100Note: La drabble finisce così, con Yasu-kun che si getta e senza che ci sia una probabile risposta da parte di Sakurai, perchè effettivamente non c'è e non voglio che ci sia. Il seguito non è contemplato, che ognuno la pensi come vuole, da parte mia io l'ho immaginata come una coppia oneside che termina in una YasuhikoxNarucho, ma queste sono le mie solite fantasie XD.
«Io adoro quel ragazzo.»
Lo aveva detto così, senza neppure doverci pensare.
Aveva pronunciato la prima frase che si era formata nel cervello.
Se ne dicono, in fondo, di cazzate quando si è giovani.
Ma quando si stese sul letto, sfogliando distrattamente la rivista di Street Basket che Okuda-sama gli aveva lasciato, scosse il capo per togliersi dalla testa l’idea -il sospetto- che forse quella cazzata era quanto di più vero avesse mai detto.
Sospirò mentre abbandonava la rivista sul letto e con la mano ricercava il cordless lì vicino.
Si diede mentalmente dell’idiota quando compose un numero imparato a memoria (non che lo chiamasse spesso, eh, lo aveva imparato a furia di rigirarsi la rubrica tra le mani aperta sempre e comunque alla lettera S. “S” di Sakurai).
E quando la voce del numero Quattro del Johnan rispose dall’altro capo della cornetta, non riuscì a trattenere l’impulso di scoppiare in una fragorosa risata per l’assurdità della situazione.
«Kuwata-kun?» domandarono dall’altra parte.
«Proprio io!» la voce di Yasuhiko fu una ventata d’allegria «Posso rubarti un paio di minuti?»
«Certo. Anche se ammetto che è strano ricevere una tua telefonata.» Shuji fece una pausa, apparendo pensieroso nonostante l’Asso dello Yotsuyaunohara non potesse vederlo «Non sarà successo qualcosa con la squadra, spero.»
Yasuhiko rise ancora. Un po’ per sfogare la tensione per star parlando al telefono con Sakurai -il suo eroe-, un po’ perché non ne avrebbe potuto fare a meno. Era fatto così: tutto basket e risate.
«No, niente del genere, tranquillo.»
Lo sentì tirare un sospiro di sollievo e, in un certo senso, si sentì rassicurato a sua volta.
Il resto infatti fu naturale.
Semplice come mettere un pallone nel cesto.
L’ovvietà delle cose così come stavano: «E’ solo che credo di essermi innamorato di te.»
E così com’era giusto che stessero.
Non mi quadra del tutto >_>", ma il titolo dovrebbe significare "Adoro quel ragazzo". Se mi sbaglio (possibilissimo*_*") qualcuno me lo dica XD.