Character: Fuyuki H. Roodobin {oc}; Ares Waruses {oc}; Deirdre Sha'en {oc}; Jesse Cross {oc};
Pairing: FuyukixAres;
Rating: PG
Genre: angst;
Words: 808
Prompt: missione Langley - morte
Disclaimers: I personaggi sono stati creati per un gdr su Fairy Tail (con ambientazione ispirata al manga di FT) e, se i prestavolto appartengono a chi di diritto, loro appartengono invece ai player che li hanno creati, solo ai player, tutti ai player.
Io li ho solo rapiti per farne i miei porci comodi.
Scritta per la 4° Settimana del
Cow-t8 @
lande di fandom Aria umida si appiccica alla pelle, gocciolando insieme al sudore che già imperla la fronte.
Il cielo è un telone cinereo di nuvole temporalesche in cui lampi affamati rimbalzano all'interno, caricandosi di scintille ed elettricità.
Pozzanghere d'acqua si aprono per tutto il terreno.
Plic. Plic. È il suono di ogni goccia che si infrange nelle pozze, in un concerto che apre cerchi concentrici sul pelo della superficie.
Plic. Plic.
Non è pioggia, anche se per un momento gli occhi di Deirdre si fanno ingannare, quando si pulisce le guance con il dorso della mano.
Una delle gocce le scivola tra le labbra e la lingua, immediatamente, la lecca via. Il sapore di sale si deposita sul palato.
Lacrime.
Il primo istinto è quello di sollevare gli occhi al cielo, con la fronte bianca corrucciata, ma sa bene che quelle non sono lacrime piante dal cielo, ma i resti di un giovane drago che muore.
«Fuu...» il suo nome è un sussurro lieve, se il vento non fosse il suo elemento, non avrebbe la forza di affidarlo all'aria perché lo trascini con sé fino alle orecchie della sorella.
Fuyuki è in piedi davanti a lei. È una schiena sottile, spalle piccole, curve acerbe e capelli ovunque. Il berretto è volato in terra, si è rotto nella lotta e quella sua espressione di maschiaccio ora è una maschera sofferta tra linee delicate e femminili.
Stringe i pugni. Trema. Piange in silenzio.
Del mastodontico Leviatano, dalle sfumature azzurre e violacee, che galleggiava oltre la sua testa, in attesa dell'ordine della padrona { Leviatano, distruggi! } non è rimasta che una pioggia di minuscole gocce salate che investe il corpo della manipolatrice e cola via, come non fosse mai esistito. Sciolto da un'unica frase che da sola è arrivata dove nessun proiettile è riuscito a raggiungerla.
Ares Waruses non tornerà.
«Stai...» la voce le si impasta sulla lingua e improvvisamente è come se avesse dimenticato la lingua di Fiore e nessuno dei vocaboli che potrebbe pronunciare pare avere un senso. Quando le pronuncia, le parole hanno il suono delicato di petali di ciliegio; Deirdre fatica a comprendere, l'ha sentita poche volte usare la lingua di sakura «Stai mentendo... ha promesso che sarebbe tornato da me... che sarebbe tornato a casa...»
«Ce-certo che sta mentendo, Fuu! Charlie si deve essere solo perso!» rinsalda la piccola fiamma di speranza.
Ma davanti a loro si trova l'Arconte dei Wild Bunch e negli occhi ha una verità arrogante e una sicurezza cieca. Ha solo giocato finora, è stato un allenamento per sgranchirsi le ossa e riempire una serata altrimenti vuota. Ha incontrato per caso la piccola manipolatrice ("Ehy, mi ricordo di te, sei la ragazzina simpatica con la magia dell'acqua!" "Ti... ti ricordi di me?! Cioè, sì, sì, certo che sono io e ora ho anche un soprannome, sa'? Sono la terrificante, l'immensa, la famosissima LEV-" "Non sarai quello che chiamano...?" "-ISSIMA!" "Oh. Umpf, per un attimo ho davvero pensato potessi essere tu.") e per gioco - per gioco? - hanno voluto combattere.
Le mani guantate dell'Arconte si svuotano delle magic gun, le restituisce al piano astrale da cui le ha estratte e svaniscono tornate nel luogo in cui le custodisce. Scuote il capo, passando le dita tra i capelli rossi, scoprendo la benda che gli circonda la nuca e gli nasconde l'occhio destro.
Tra le labbra, la sigaretta non si è mai spenta. Ha rischiato di perderla quando, davanti allo sguardo, il mostro d'acqua si è innalzato tra lui e la manipolatrice - allora ha capito { Sei tu, sei davvero tu... }.
«Non ti mentirei, ragazzina.»
«Allora non stai parlando del nostro» mio, vorrebbe dire, mio «Res!» ruggisce.
Ma Jesse ha già la risposta pronta.
«Ares Waruses, Dragon Slayer del fuoco di Fairy Tail.»
«N-no...»
«Non ci sono dubbi che sia lui.»
«Smettila!»
«È morto.»
Fuyuki crolla con le ginocchia in terra, incapace di sostenere la verità. Il cervello si rifiuta di elaborare i nuovi dati, quando Jesse Cross le si avvicina per posarle il cappello dalla tesa vecchia e rovinata, con cui si è fatto strada anonimamente per le vie di Magnolia, sulla testa. Non reagisce quando la sua mano si ferma su di lei più di quanto ci si aspetti, muove un cenno del capo verso Deidre che si è fatta statua e uno a Kuro (ancora riverso sull'asfalto, la magia soporifera che l'ha colpito non ha ancora smesso il suo effetto) e si tira indietro.
«Mi dispiace, Leviathan.»
Leviathan è il soprannome che la gente ha dato al mago di Fairy Tail che ha il mare, la tempesta e il caos dentro di sé. Al Drago che si rifiuta di essere una Fata. Non l'ha mai capito, Fuyuki, che si parlasse di lei, ma ora tutto quello che sente è un fischio alle orecchie e l'infrangersi di una promessa.
"Tornerò."
...bugiardo...