Character: Billy Hargrove; Steve Harrington;
Pairing: Steve/Billy { harringrove };
Rating: nc-17
Genre: erotico;
Words: 889
Warning: slash; pwp; linguaggio volgare;
Prompt: Billy Hargrove/Steve Harrington; Bottom Billy
Note: Prima fic su questo fandom e probabilmente anche ultima, ma il p0rnfest mi fa fare cose - e soprattutto ci sono tanti di quei prompt belli e interessanti, che non ce la farò mai a scrivere su tutto quello che vorrei.
La coppia l'ho "scoperta" da poco per merito delle fic di
NekoRika (e se non le avete ancora lette, just go and do it!); non sono una gran fan di Billy, ma ammetto che lui e Steve insieme hanno il loro perché (poi, continuerò comunque a preferire la Steve/Jonathan, ma va benissimo anche così).
Disclaimers: i personaggi di Stranger Things appartengono a chi di diritto.
Scritta per l'
Italian p0rn fest 11 @
Fanfic Italia Billy è un figlio di puttana, una bomba caricata a odio e violenza pronta ad esplodere.
Steve non si chiede se un giorno quel bastardo esploderà davvero, ma quando. Non si chiede chi raccoglierà i suoi pezzi, sa che sarà lui a farlo, il suo dubbio è se sarà in grado di trovarli tutti o se, come al solito, farà un casino e manderà tutto a puttane.
Nei lieti fine possono crederci giusto i mocciosi, lui no. Lui è quello con il cazzo seppellito nel culo di uno stronzo che non ha nemmeno aspettato di arrivare in camera - lo ha sbattuto in terra con un calcio allo stomaco, schiantandogli la testa contro il pavimento e ha piantato un coltello serramanico a una manciata di millimetri dal suo orecchio. L’ha usato per tagliargli i vestiti, uno squarcio alla maglia e uno ai jeans (e, cazzo!, se c’è andato vicino a castrarlo), perché usare quelle fottute mani che si ritrova per spogliarlo come si deve è troppo mainstream (troppo da frocetti) per Billy Hargrove.
«T’ammazzo, Harrington! T’ammazzo se non la smetti con quella faccia da culo, cazzo! Scopami e basta!»
Billy è un figlio di puttana che s’impala sull’erezione di Steve e stringe le mani al suo collo. I pollici premono contro la trachea - schiaccia forte, toglie ossigeno - e per lunghi secondi Steve boccheggia, soffoca e il suo sesso pulsa così forte tra le natiche di Billy che gli sembra di scoppiare. Negli occhi si stampa il corpo nudo di Billy che ondeggia su di lui con la stessa furia con cui fa a botte; si solleva e si cala sull’asta umida di Steve ed è così stretto, così caldo e Steve soffoca e Billy è uno stronzo che dall’alto lo guarda, compiaciuto, e finalmente sorride. E gode.
«Bravo, così. Guai a te se mi guardi ancora a quel modo.»
Billy lascia la presa, tira indietro la testa e socchiude occhi lucidi di desiderio. Una botta e via, è il suo motto, chiudi quella fogna, Harrington, e scopami, è il suo saluto ogni volta che solca la porta di casa sua.
E Steve non ha motivo per dirgli di no, perché, dopotutto, alla fine può averlo dove vuole: sotto di sé.
Steve tossisce, le mani si aggrappano ai fianchi di Billy e le unghie scavano nei suoi muscoli. Stringe finché non lo sente grugnire di dolore e allora si spinge in alto con il bacino, tenendolo fermo contro di sé. L’erezione si fa spazio tra le natiche del ragazzo e la punta del glande che trova e sbatte contro la prostata. Billy trema, urla il nome di Steve, ma a metà lo trancia tra i denti, per non dargli alcuna soddisfazione ed è in quel momento che Steve fa forza su di lui per buttarlo di lato e ribaltare le posizioni.
«Giuro che questa volta ti fotto a sangue» nello sguardo non c’è più pietà, la tira a fondo, dove un giorno, è sicuro, troverà anche il cadavere di quel coglione.
«Non hai che da provarci!»
Le mani di Billy tornano al collo di Steve, ma la presa vira ai suoi capelli. Stringe, tira e ansima a bocca aperta, con la lingua fuori e lo sguardo di una puttana. Steve si china a baciarlo, un bacio fatto di denti e di «Fanculo, Hargrove», dove le lingue si danno battaglia nella bocca di Billy e un rivolo di saliva cola lungo il collo.
«Sei uno stronzo, cazzo» Steve si cala dall’alto, la spinta è feroce e i muscoli di Billy cedono e si fanno abbraccio di pelle e calore asfissiante intorno al proprio sesso «Sei uno stronzo. Sei uno stronzo. Sei uno stronzo» insulta, affonda, grida e lo scopa come un animale, senza gentilezza, finché non ci sono che singhiozzi tra le labbra di Billy, finché tutto il suo corpo non trema sotto il proprio, tra gli schiocchi umidi delle spinte.
Il pene del ragazzo è duro, gonfio e rosso, lo sente premere tra i loro stomaci e strofinare con il glande umido contro il suo addome. Le dita di Steve si allacciano all’asta, pompano a ritmo delle spinte, fino a strappargli a forza ogni gemito, ogni fremito e, perfino, il suo nome mormorato male tra le labbra «Ste… ve…»
Billy vorrebbe nascondersi, incrociare le braccia davanti alla faccia perché Harrington (nessuno!) lo veda piangere. Col cazzo, sibila il cervello di Steve; con una mano gli blocca i polsi e questa volta è lui il più forte, è lui che gli puntella le braccia sopra la testa e lo guarda, mentre i suoi occhi blu sembrano fatti d’acqua, i capelli sono strisce biondastre che si appiccicano al volto, le labbra sono di un rosa acceso e, mentre gode, Billy è il più bel figlio di puttana che Steve si sia mai scopato. L’unico, in effetti, che si sia mai scopato.
Vengono insieme, Steve nel preservativo e Billy tra le sue dita. Rimangono a lungo in quella posizione scomoda, con il respiro pesante a far loro da sottofondo e il battito impazzito del cuore.
Il primo a rompere il silenzio è Steve, batte l’altro per poco, parlandogli sopra con prepotenza - è l’unica cosa che funziona con lui: «Sei il mio stronzo, idiota.»
E, nel bacio (dolciastro) con cui Billy lo mette a tacere, si perde il suo “crepa, frocio”.