Don't laugh...- Cap. 3

Dec 05, 2010 18:30






Don't Laugh, 'cause it's too Late!

Cap 3



Capitolo 1:  I Killjoys occupano una caserma dei pompieri abbandonata, parlano della missione che implica la ricerca di GNOMI e la sconfitta di un nemico insolito: Crazy Clown.

Capitolo 2: I Killjoys mettono a punto altri particolari della missione e trovano un indizio che li porterà a raggiungere la discarica.

Eccomi qui con il nuovo capitolo Kill-gioioso!!! Allora se avete fatto il puzzle dell'altro giorno sarete curiosi di sapere cosa c'entra la mora in questa soria....beh, in realtà mi sono dilungata troppo in questo capitolo, e non c'è stato spazio per l'ingresso della mora!!! T____T
Scusate, sono un po' confusionaria! =__O
Ma la tipa ci sarà sicuramente nel prossimo aggiornamento!!!!!! Intanto posto la foto intera:



In effetti sembra rossa...ho esagerato col photoshop!!! =__=

In questo capitolo però c'entra il famoso video dell'altra volta:

image Click to view



Infatti in questo capitolo vedremo cosa succederà alla discarica...Attenzione: questo aggiornamento è altamente demenziale, perciò preparatevi!!!

Capitolo 3

I Killjoys saltarono in sella alle loro moto e raggiunsero la discarica che si trovava nella zona Nord di Bridgeport, la stessa nella quale era situata la caserma dei pompieri.









La discarica era composta da un recinto arrugginito, un piccolo edificio per la manutenzione e cumuli di immondizia puzzolente abbandonata probabilmente da tempo immemore, ormai era diventata la casa di diversi animaletti di cui i comuni mortali non dovrebbero conoscere l’esistenza.
“Ma sei proprio sicuro???”, chiese Bullet a Nico, tappandosi il naso per la puzza.
“Sì, qui c’è una traccia”, rispose Nico sicuro.
“Non perdiamo tempo, ed iniziamo a cercare!”, ordinò Eazy.
Bullet guardò Crime in cerca di sostegno, ma lui nascosto dal suo casco rosso fiammante si limitò a seguire Eazy e a svolgere gli ordini. I quattro iniziarono a cercare sparpagliandosi in tutta l’area.



“Qui non c’è niente!”, esclamò Crime dopo 20 minuti di ricerca. Nemmeno gli altri avevano trovato nulla.



“Ma deve esserci…il segnale indicava proprio questo posto!”, insisté Nico.



“Ok, e allora vorrà dire che dobbiamo sporcarci le mani…”, disse Eazy, “Guardiamo nei cumuli”.
Bullet fece una faccia schifata, e nemmeno Crime pareva tanto contento, ma comunque tutti si misero a cercare. Dovevano fare dei turni per sorvegliare l’entrata, era meglio che nessuno li vedesse, dato che non sarebbe stato molto facile spiegare perché 4 tipi vestiti in maniera improbabile stavano con le ginocchia nella polvere e le braccia infilate fino ai gomiti in cumuli di spazzatura maleodorante.





Dopo aver scavato insieme agli altri tocco a Eazy stare di guardia.
“Che bella schifezza”, commentò Bullet, “E scommetto che il ragazzino si è sbagliato, qui non ce un tubo!”



“Beh diamogli una possibilità”, rispose Crime.

“Sì, ma alla fine sono sicuro che nessuno mi impedirà di prendere la testa del moccioso e di infilarla in un cumulo di immondizia”, minacciò Bullet.



Crime non disse nulla, si era incantato a fissare Eazy per capire che cavolo stava combinando. Strizzò gli occhi da dietro il casco e lo vide fare boccacce rivolto verso qualcosa.



Ok, forse Eazy stava definitivamente impazzendo, e dopo quella mattinata poteva anche capirne il perché…si alzò, mentre Bullet continuava a borbottare da solo come un disco rotto, e si avvicinò piano piano a Eazy.
“Cosa stai facendo?”, gli chiese con calma, ma con decisione.
“Oh, niente…c’è una telecamera!”, rispose Eazy tranquillamente.



“Cavolo, no! Ma cosa aspettavi a dircelo?! Invece di stare qui a fare lo scemo! Così salta tutta la nostra copertura! Me%&$£!”, Crime si era leggermente inalberato come al solito.



Eazy non aveva per nulla voglia di impantanarsi in una delle solite discussioni con Crime perciò gli spiegò subito che aveva controllato con Nico, che quelle telecamere non erano collegate a nessun database centrale e che avrebbe chiamato qualcuno per entrare nella casetta del custode e portare via i nastri. E dicendo questo prese subito il telefono e chiamò una delle sue misteriose conoscenze per risolvere la cosa il più in fretta possibile.




Appena risolse il problema arrivò Bullet a lamentarsi con Eazy.
“Qui non ci sono Gnomi, abbiamo guardato dappertutto!”



“Sì, a questo punto lo penso anch’io.”, convenne Eazy, per una volta d’accordo con Bullet. “Torniamo alla base, siamo stati fuori fin troppo!”



“No, ma sono sicuro che sia qui!”, esclamò Nico, che aveva raggiunto il gruppo.



“Allora forse qualcuno è venuto prima di noi…”, provò a consolarlo Crime.
“Sì, può essere…”, disse pensoso Eazy. Sarebbe stato un brutto colpo per Nico sapere di aver fallito la sua prima missione ufficiale da Killjoys.
“Il segnale veniva da qui, siamo partiti subito, nessuno può averci preceduto…”, ragionò Nico.
“Non importa torniamo alla base”, disse Eazy categorico. Erano fuori da troppo tempo, ogni minuto che passava aumentava il rischio che qualcuno potesse vederli.
“Sì, andiamo.”, esultò Bullet. E poi aggiunse: “Ucciderei per una doccia”, guardando male Nico.


Nico si innervosì. “Ma che cavolo”, gridò e poi calciò una roccia.



“Hai”
“Chi è stato???”, si chiesero in coro i quattro Killjoys.
“Veniva da lì”, disse Crime.



“Che cavolo è?”, borbottò Bullet.
Eazy si avvicinò alla pietra che Nico aveva calciato…la pietra si mosse ed iniziò a ROTOLARE.
Eazy si ritrasse: “Ma che…?!”



Tutti e quattro guardarono ipnotizzati il masso rotolare…finché non si alzò una leggera polvere giallognola. I Killjoys si irrigidirono. Poco a poco la polvere giallastra si diradò, e sbucò la sagoma di uno GNOMO!
“Ca£&§, è uno Gnomo!”, disse Bullet, come se ci fosse bisogno di rimarcare la cosa.



“Ciao…”, disse lo gnomo con voce angelica.
“C-Ciao”, balbettò Eazy ancora sconvolto. “Come ti chiami gnometto?”



“Gnometto dillo a tua sorella! Io sono Pietro, lo gnomo di Pietra”, sbraitò lo gnometto, ma sempre con voce celestiale.



“Ah…ok scusa gnom…ops…Pietro-lo-gnomo-di-Pietra”. Eazy era troppo sorpreso per arrabbiarsi con quell’esserino. Finalmente aveva uno Gnomo! Ora la ricerca degli altri pezzi sarebbe stata certamente più facile!



“E tu, non ti presenti? Che maleducato!”, disse lo gnomo con la sua faccina imbronciata.
“Oh! Sì scusa, io sono Eazy, lui è Nico, e loro due sono Crime e Bullet”, rispose cortesemente Eazy.
“Che nomi da sfigati”, commentò lo gmono.



“Ma che %$%£”, esclamò Bullet innervosito. “Eazy, metti il mostriciattolo in un sacchetto e torniamo alla base”, aggiunse annoiato e con voce atona.



“Shhhh! Così lo spaventi!!!”, bisbigliò Eazy. E poi si rivolse gentilmente verso lo gnomo. “Non ti preoccupare, non vogliamo farti del male”.
“Beh vi conviene! Altrimenti vi spacco la testa in due come un melone! Sono fatto di pietra!”. La seraficità della voce dello gnomo strideva in maniera amplificata con il contenuto delle sue parole.



“Ah è per quello che ti chiami gnomo di Pietra? Perché sei fatto di pietra?”, osservò Crime.



“Ha che spiritosone! Perché tu ti chiami Umano di Carne perché sei fatto di quella poltiglia informe?”, lo gnomo non aspettò la reazione di Crime e continuò: “Mi chiamo Gnomo di Pietra perché la mia padrona si chiama Pietra, baucco!”
“Ahhh scusa….sai noi umani non abbiamo padroni, sai com’è..”, rispose polemico Crime.
“Ok, basta!”. Eazy mise fine a quella surreale discussione. “Senti…Pietro-lo-gnomo-di-Pietra”



“Basta che mi chiami Pietro”, precisò lo gnometto.
“Scusa…Pietro”, Eazy ce la stava mettendo tutta per mantenere la calma, ma si stava davvero innervosendo. “Ti andrebbe di venire con noi ed aiutarci a trovare altri tuoi simili?”



“No, sto bene qui!”, rispose indifferente lo gnometto.
“Ma potresti aiutare altri gnomi in difficoltà…”, lo incoraggiò Eazy.
“Non me ne importa nulla degli altri!”



“Ma c’è un crudele rapitore di gnomi li fuori…potrebbe rapire anche te, noi vogliamo aiutarti”
“Vaffancoccola!”, rispose lo gnomo con la sua vocina soave.



“Ma che cavolo!”, esplose Bullet e se ne andò sbuffando.



“Ma non pensi agli altri? Non ce l’hai un cuore?”, Eazy ormai stava scadendo nei luoghi comuni pur di convincere quello $%§$°$£.
“Sì, sì…ma è di Pietra pure quello! FFFFFFgggggHHHH”, lo gnometto sghignazzò con la sua vocina angelica.
Intanto Bullet si trovava già alle sue spalle con un sacchetto marrone simile a quello per le patate, e catturò lo gnomo.
Eazy lo guardò sollevato, non ne poteva davvero più di avere a che fare con quel coso irragionevole!
“Beh ok, non era così che avrei voluto che le cose finissero, ma non c’era altra scelta.”, si autoconsolò Eazy.



“Siamo diventati come il Clown: rapiamo gli Gnomi”, osservò Crime.
“Sì, ma noi lo facciamo per una buona causa!”, intervenne Nico, che prima era troppo sconvolto per parlare.
Bullet dopo aver legato il sacchetto si accese una sigaretta con stile e disse: “La doccia la faccio io per primo!”, mentre dal sacchetto continuavano a provenire imprecazioni varie.

Fine!!!! Bene...dunque Eazy ha telefonato per far sparire il filmato...ma in realtà l'operazione non è andata a buon fine...come al solito: chi vivrà vedrà!!!!

Ciao Ciao!!!

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