...'sti giovani d'oggi...

Jul 12, 2007 19:32


...'Sti giovani d'oggi sn proprio strani, nn ci sn più le mezze stagioni, nn c'è più religione, ai miei tempi...che strana età l'adoloscenza. Ti regala istanti indimenticabili e altri ke vorresti dimenticare subito. Un giorno ti senti un eroe e il giorno dopo l'essere più insignificante su questo pianeta. Un giorno la persona più felice, il giorno ( Read more... )

pensieri, adolescenza

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...^^sono una frana ma questo dovrebbe essere la risposta al tuo commento^^ breettiu August 23 2007, 08:45:35 UTC
Credo che questo sia tutto uno schifo...insomma passiamo una vita a cercare di cogliere l'attimo, che non sempre si vede, come dici tu, e poi sbagliamo tutto. Passiamo la nostra vita a cercare la nostra strada, a inseguire i nostri sogni, alla ricerca di quello che non c'è. Però sono dell'idea che anche se abbiamo sprecato una vita a cercare la felicità, alla fine è vita anche quella no?
Almeno non avrai accettato in silenzio, ma sarai diventata parte stessa del, chiamiamolo così, destino...
Cesare Pavese mi influenza ma non posso non citarlo:
[...]
Britomarti: Oh Saffo, non è questo il sorridere. Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. Sorridere è morire a una forma e rinarscere a un'altra. Sorridere è accettare, accettare, se stesse e il destino.
[...]
Britomarti: Non hai conosciuto donne mortali che vivessero in pace nel desiderio e nel tumulto?
Saffo: Nessuna...forse si...[...]Elena Tindaride, la figlia di Leda.
Britomarti: E costei fu felice?
Saffo: [...] Non mentì con nessuno, non sorrise a nessuno. Si, forse fu felice.
Britomarti: E tu invidi costei?
Saffo: Non invidio nessuno. Io ho voluto morire. Essere un'altra non mi basta. Se non posso esser Saffo, preferisco esser nulla.
Britomarti: Dunque accetti il destino?
Saffo: Non l'accetto, lo sono. Nessuno l'accetta.
Britomarti: Tranne noi che sappiamo sorridere.
Saffo: Bella forza, è nel vostro destino. Ma che cosa significa?
Britomarti: Significa accettare ed accettarsi.

ok, ho divagato come al solito...perdonami. Comunque ti consiglio di leggere il libro da cui è tratto questo spezzone. Si intitola "Dialoghi con Leucò", appunto di Cesare Pavese...io l'ho adorato.
Un bacione e grazie di essere passata.

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