Titolo: About Dean Winchester
Autore:
bonnie_singerFandom: Supernatural/Roswell
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel, Sam, Max Evan ed altri di Roswell
Rating: nc17
Charapter: 1/??
Beta: me medesima
Words: 871 parole
Genere: azione, commedia, romantico, erotico.
Warning: cross-over
Summary: La più grande ondata di caldo degli ultimi decenni e uno strano omicidio nella famosa città degli UFO. Il tutto contornato da un segreto su Dean che suo fratello,Sam Winchester avrebbe preferito non scoprire mai.
Note: Avviso già da ora che i capitolo usciranno molto ma molto lentamente. La storia è nella mia testa lo giuro, devo solo trovare un modo per metterla per iscritto senza che sembri un porno da quattro soldi XD. Dedico questa cosa a mia moglie lirin chan e alla mia personal pusher di piccioni cretini, ohmygod.
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla.
Capitolo 01Fried eggs in the desert
Sam odiava da sempre i mini market.
Si esatto, proprio quelli che tutta l’America metteva in ogni dannatissimo centro abitato con meno di duemila anime o peggio, alle pompe di benzina lungo strade male asfaltate e dimenticate da Dio. Non gli piacevano, punto e basta.
Primo, perché erano cari come il fuoco e secondo, vendevano cibo così malsano e scadente per la salute umana che a volte si domandava come facesse certa gente a sopravvivere a simili schifezze ma poi, gli bastava guardare suo fratello ingurgitare quel cibo così pieno di colesterolo e coloranti vari e con un enorme sospiro pensava -prima o poi lo dovrò portare all’ospedale per una lavanda gastrica-
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Era una della tante mattine di fine primavera. Proprio le tipiche giornate dove l’aria calda e l’umidità avrebbero fatto friggere tranquillamente un uovo sul cofano di una macchina. Perché poi uno dovesse mettersi a cucinare la colazione sulla carrozzeria della propria auto, rimaneva un mistero anche nella mente dei fratelli Winchester.
Stavano tornando verso casa di Bobby a Sioux Falls nel South Dakota, dopo aver praticamente passato le ultime due settimane nel deserto del Messico a dare la caccia al leggendario Chupacabra che si scoprì poi, essere solo una possessione demoniaca di una povera capra che nonostante tutto era sopravvissuta all’esorcismo.
-Demoni che s’impossessano di povere bestie, davvero non so più cosa pensare sulla fantasia di questi demoni-esclamò Sam mentre osservava l’animale scorrazzare verso l’orizzonte.
-Vorrà dire che quando beccheremo il prossimo demone, gli faremo anche questa domanda prima di rispedirlo all’inferno- fece Dean sorridendo sornione al fratello prima di scoppiare a ridere entrambi.
Erano già le otto del mattino e il sole splendeva alto nel cielo e picchiava così forte sull’asfalto logoro e crepato di quella stradina del New Mexico che Sam non si stupì affatto quando la loro auto cominciò da prima a rallentare e poi a sbuffare fumo bianco da sotto il cofano come nel più classico dei film di serie B.
-Oh no, ti prego Baby non farmi questo- esclamò Dean girando il volante e accostando ai margini della strada.
Sam l’osservò scendere in fretta e tentare maldestramente il cofano della sua Baby, con il risultato di finire ustionarsi le dita e i palmi della mani.
-Cazzo! Merda…- imprecò dando un calcio con gli anfibi al meccanismo di apertura e facendola miracolosamente spalancare.
Dopo alcuni minuti anche Sam scese dall’auto per controllare il danno -Allora?! Come siamo messi?- domandò il più piccolo dei Winchester, guardando vago i vari pezzi che componevano il motore.
Per lui tutta quella roba di meccanica, olio e pressione, erano peggio dell’arabo o della lingua enochiana di Castiel.
Una o due volte aveva chiesto al fratello di spiegargli bene o male qualcosa, come cambiare la cinghia se si rompeva, ma inevitabilmente quelle pseudo lezioni finivano sempre con Dean che perdeva subito la pazienza e Sammy che non la smetteva di chiedere perché questo e perché quello…
-sei peggio di pinocchio- lo canzonò una volta il fratello maggiore prima di mollargli un calcio nel sedere e farlo allontanare dalla sua bambina mentre gli puliva le candele.
-Ok, adesso questa me la spieghi- replicò Sam -dimmi cosa c’entra pinocchio con il motore?!-
E Dean sbuffando, lo guardò con una delle sue tipiche espressioni da ‘non è colpa mia se non conosci la Disney’ e tornò al suo lavoro senza dargli una risposta.
-eh- rispose Dean chinandosi ancor di più dentro il motore -siamo messi abbastanza male caro Sammy. In pratica l’acqua del motore è evaporata per il troppo calore e ora finché non si raffredda, possiamo solo spingerla nella prima zona d’ombra in cui incappiamo-
Sam annuì convinto anche se in realtà aveva compreso ben poco e quel poco era che l’avrebbero dovuta spingere a braccia per diversi chilometri e guardandosi intorno, notò che c’era solo un deserto sconfinato davanti a loro per miglia e miglia.
-Sarà una lunghissima giornata- fece rivolto a Dean che finalmente uscì da dentro il motore e richiuse il cofano stando ben attendo a non bruciarsi di nuovo le mani.
-Beh, che possiamo farci- replicò il maggiore, -prima iniziamo a spingere e meglio è-
e così dicendo salì in macchina, la mise in folle e con l’aiuto di Sam la rimisero sulla strada, cominciando quel lento viaggio sotto quel sole cocente.
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Incontrarono la prima traccia di civiltà umana dopo almeno tre ore buone di strada dissestata e la miracolosa riuscita di un svolta a destra ad un incrocio in mezzo al nulla.
-Roba da matti- aveva sbuffato Dean scuotendo la testa.
-Beh, è normale che un incrocio avesse un semaforo- obbiettò Sam, ben sapendo a cosa si stava riferendo il fratello con quello scuotere che ben conosceva.
-Un fottuto semaforo in mezzo al deserto Sammy!!!-
Quando arrivano al distributore, il sole aveva raggiunto lo zenit in cielo e il caldo era diventato pressoché insostenibile.
Sam e Dean mollarono finalmente l’Impala all’ombra di una tettoia e subito si fiondarono dentro il mini market accanto alla pompa di benzina.
Il fresco dell’aria condizionata venne loro incontro come una manna dal cielo e restarono per tipo due minuti buoni lì all’ingresso ad asciugarsi dopo quella mattinata che di sicuro, avrebbero ricordato per parecchio tempo.
-non credevo che l’avrei mai detto ma in questo preciso istante, adoro i mini market- esclamò Sam, fiondandosi subito a prendere un paio di bottigliette d’acqua fresca dal banco frigo ed andandole a pagare in cassa.