sorry, this is in Italian, this time :)
it's something I promised to
iridania, maybe I'll translate it in English some day :)
Immagini sfocate passano davanti ai suoi occhi stanchi e arrossati. Piano piano, quelle immagini diventano più nitide, più vicine, potrebbe quasi allungare una mano e toccarle, afferrarle, ma loro gli sfuggono dalle mani, giocano con lui, con la sua mente, si infilano fra le dita tese e poi scappano, lasciandolo sempre più prostrato, stanco, in cerca di qualcosa di più.
Il treno per Hogwarts, la porta che si apre, quegli occhi... occhi che scavano nella sua anima fin dal primo sguardo, quel sorriso che come una rete coperta di miele lo imprigiona e lo rende schiavo, inconsapevole e compiacente.
La sala grande, mani che si sfiorano sotto il tavolo, dita che si intrecciano furtivamente. Nessuno deve sapere, nessuno sa, ma è più forte di loro...
Il dormitorio, i due letti così vicini, facile scivolare sotto le sue coperte, per giocare, almeno all'inizio. Le sue labbra sono dolci, e il suo corpo è caldo la notte, e inebria la mente.
I lunghi anni da solo... Ricordi grigi che gli danzano attorno come falene affamate. Il suo ricordo come unico sostentamento, chiudere gli occhi e rivederlo, rivedere il suo sorriso, il sorriso che era solo per lui... e poi riaprire gli occhi e guardare in faccia la cruda realtà, lui non c'è, non è con te, fa freddo...
Lacrime gli scendono dal viso, mentre la sua vita gli passa davanti impietosa, veloce, impersonale, come fotografie scattate da qualcun altro mentre tu non guardi. Le gambe non lo reggono, e cade a terra. Le immagini gli sono attorno, lo stringono d'assedio, non gli danno tregua, lo colpiscono da ogni lato e lui urla, urla, urla fino a perdere la voce, la mente, il cuore...
Le mani coprono orecchie che non sentono più, il buio riempie occhi che non vedono altro, labbra secche si chiudono attorno a una parola. Un'unica parola, prima che il Velo lo porti via...
"Remus..."