Dreams of Love

Oct 28, 2013 13:07


Titolo: Dreams of Love
Gruppo: Arashi
Genere: Romantico, Commedia
Pairing: Sakumoto, Ohmiya, AibaxToma
Rating: PG-15




Capitolo 8:

La tua parte umana
“O...o...orso...” ansima Jun sovrastato dall'altro.
“Si?” gli chiede baciandogli il collo e Jun non capisce più niente.
Infila le mani nei capelli del pupazzo e ansima pesantemente cercando le sue labbra per baciarlo.
Entusiasta della reazione di Jun, Orso lo bacia con tutta la passione di cui è capace, stordendolo sempre più tanto che Jun è ormai schiacciato sul divano dal peso dell'altro.
“Qui stiamo scomodi... spostiamoci da un'altra parte”
Jun non ha il tempo di elaborare le sue parole o di esprimere il proprio parere che si ritrova sollevato dal divano tra le braccia di OrsoSho che lo conduce in camera da letto.
Il pupazzo chiude la porta con il piede e poi lascia andare Jun sul letto intento a guardarlo.
“Molto meglio così no?” sorride riprendendo a baciarlo.
Jun ormai è un rantolo unico di bassi gemiti e ansimi.
Le mani di Orso lo sfiorano, lo spogliano, lo desiderano.
Da quanto non fa l'amore? Da quanto qualcuno non lo desidera così tanto?
Guarda colui che gli sta regalando quei gemiti di piacere con le proprie carezze.
“Sho...” lo chiama abbracciandolo e togliendogli la maglia anche se lui è già completamente nudo sotto lo sguardo ammirato dell'altro.
Le sue mani che gli sfiorano i fianchi, la bocca che lascia una scia di baci sul suo collo e la mascella facendolo miagolare.
“Sei bellissimo amore mio”
Ed è un attimo.
Jun sbatte le palpebre come se si fosse risvegliato da un sogno e allontana da sé OrsoSho.
“Amore?”
“Non dire nulla!”
“Ma...io... pensavo...”
“Cosa? Pensavi cosa?!” strilla fuori di sé coprendosi con il lenzuolo.
“Amore io non...”
“Esci!” gli urla contro Jun “Esci immediatamente!”
Orso si alza dal letto, raccatta la maglia da terra ed esce dalla stanza di Jun che scoppia a piangere.
Stava per cedere a OrsoSho. Stava per fare l'amore con un pupazzo.
Lo stesso che se fosse andato a puttane.
Non può fare una cosa del genere. Non a se stesso. Non si perdonerebbe mai come mai si perdonerebbe di aver usato quella povera creatura solo per i suoi sporchi comodi.
Sono un mostro.
Pensa continuando a piangere senza sosta e a lungo tanto che, sfinito, si addormenta.
Fa brutti sogni.
Sogna che il mondo intero scopre di OrsoSho, che giudica lui un pervertito, la sua famiglia, i suoi amici... anche gli Arashi lo abbandonano. Sho, davanti a tutti lo schifa e si vergogna di averlo anche solo come collega figurarsi come compagno di vita.
Infine il povero OrsoSho che viene portato via dal Governo Americano ritenuto una creatura aliena destinato ad essere esaminato.
Jun si sveglia di soprassalto, le lacrime che gli bagnano il viso.
“Era... solo un brutto sogno...” mormora tremando ancora al solo pensiero di quelle immagini.
Il ricordo del volto di Sho che lo guarda disgustato è ancora vivido nella sua mente.
Scuote la testa per scacciare quell'orribile scena. Si alza lentamente dal letto e nota che non è più nudo. Indossa il suo pigiama.
“Orso?” lo chiama guardando nella stanza ma del pupazzo nessuna traccia.
Esce e lo trova subito, lì accovacciato per terra con la schiena appoggiata al muro che lo guarda con espressione triste.
“Orso...” mormora inginocchiandosi davanti a lui.
I loro sguardi si incontrano.
“Amore...”
“Io...”
“Stai... stai bene?” chiede con voce tremante e Jun annuisce “Oddio... meno male” singhiozza quello coprendosi il viso con le mani.
“Orso io... per quello che è successo...”
“Non volevo farti del male... pensavo lo volessi anche tu... io... mi dispiace... mi dispiace così tanto credimi...”
A Jun si stringe il cuore a vedere con quanta costernazione il povero OrsoSho gli sta chiedendo scusa e si sente ancor di più un mostro.
“Orso non fare così. Non è colpa tua. Ho sbagliato a lasciarmi andare. E' stato imperdonabile da parte mia. Con il mio comportamento ho fatto del male a te e...”
“Male a me?” chiede Orso guardandolo incredulo “Tu... volevi ma ti sei fermato... per me?”
“Orso non sarebbe giusto... insomma ecco...”
Jun non sa nemmeno da che parte iniziare a spiegargli la situazione.
“Perché tu ami un altro?”chiede senza troppi complimenti Orso.
“S...si” ammette Jun subito colpito nel segno dall'altro “Sarebbe meschino da parte mia se...”
“E' un'enorme sciocchezza” dichiara OrsoSho “Non vuoi farmi del male? Io ti amo... e so che la cosa non è ricambiata... questo vuol dire che non possiamo stare insieme o fare l'amore? Perché vuoi fare il martire...il buono che soffre? Se è per me, per non farmi soffrire... fregatene! Non voglio certi favori da parte tua. Io ti amo! E tanto anche amore!Accetto che tu possa fermarmi perché non mi vuoi, perché ti faccio schifo, perché non mi ami e non vuoi altri che il tuo lui ma non accetto che tu mi respinga per non ferirmi! Non esiste!” sbraita quello.
Jun si morde le labbra e distoglie lo sguardo.
E' confuso, arrabbiato, triste.
E' un enorme casino.
“Ho pensato a te... a me... non posso farti questo...”
“Questo? Vuoi dire quello per cui vivo? Amare te? Ti senti in colpa verso di me per avermi trasformato in un umano quando io ne sono solo felice? Perché non te ne freghi della possibilità che io possa soffrire o meno?! Sono un pupazzo no?! Pensa a quello che vorresti tu! Tu sei importante lo vuoi capire?!”
“Ma... io...” tituba Jun.
“Vuoi la prova che non esiste nulla che possa ferirmi?” chiede estremamente serio.
“Come?”
“Hai capito” si alza e va in cucina. Un brivido attraversa la schiena e lo segue.
“Orso che vuoi fare?” domanda spalancando gli occhi quando, giunto in cucina, vede il pupazzo con un coltellaccio in mano “Che vuoi fare con quello?”
“Sono un pupazzo ricordi?” dice prima di piantarselo nello stomaco.
“Oddio sei impazzito?! Morirai!”
Orso muove il coltello attraverso il proprio corpo producendo una ferita lungo tutto il torace fermandosi all'attaccatura della gola.
Jun ha distolto lo sguardo spaventato.
“Guardami Jun...” dice OrsoSho.
Jun si volta aprendo prima un occhio poi l'altro aspettandosi di trovare uno spettacolo raccapricciante da film splatter ma invece, per sua fortuna, sangue in giro non ce n'è. Orso estrae il coltello la cui lama è perfettamente pulita. Dalla ferita fuoriesce della roba bianca.
“Poliestere...” mormora Jun scioccato “Sei fatto di poliestere...”
“Sono... un peluche...” rantola Orso inginocchiandosi a terra.
“Tu sei completamente pazzo!” dice Jun avvicinandosi a togliendogli dalle mani il coltello per riporlo nel ceppo in cui era riposto “Sta uscendo tutto...”
Lo aiuta a rialzarsi e lo porta a letto.
Il poliestere esce dall'enorme ferita.
“Ti fa male?”
“No...” sibila Orso a denti stretti.
“Si che ti fa male e osi ancora dire che non me ne deve importare nulla se soffri?” lo sgrida Jun.
“Sono un pupazzo...”
“Tu...” Jun sta per replicare quando qualcosa nel corpo dell'altro attrae la sua attenzione “Orso... il tuo petto...”
“Cosa?” chiede quello guardandosi “Ah...questo...” sposta con dolore un lembo della pelle e, tra il poliestere, un cuore umano che batte.
“Tu... hai un cuore... un cuore vero.... com'è possibile? Sei fatto di poliestere, non hai sangue, vene, vasi sanguigni... eppure il cuore batte... come il mio...”
“Strano vero?”
“Dobbiamo fare qualcosa non possiamo permettere che il tuo cuore subisca danni!” esclama Jun.
Si alza dal letto e va verso l'armadio.
Apre l'anta e ne tira fuori una scatola a pois per il cucito ritornando poi a letto.
“Molto virile amore” sorride Orso sofferente.
“Zitto e lasciami fare”
Prende l'ago più grosso che ha e un filo, di colore simile alla pelle umana.
“Farà male...” dice accendendo la luce della stanza e anche l'abat-jour sul comodino “Cerca di stare il più fermo possibile”
Orso annuisce.
Jun prende un profondo respiro e poi inizia a ricucire la ferita di Orso cercando di essere delicato.
Orso stringe i denti mentre Jun, con cautela cuce.
“Se ti stufassi di fare l'idol... hai un futuro assicurato come chirurgo” sorride Orso.
“Non dire cavolate e sta fermo sono vicino al cuore”
“Beh ma è tuo amore”
Jun cerca di non badare alle sue parole e continua il suo minuzioso lavoro.
“Ecco l'ho chiuso” dice mezz'ora dopo asciugandosi il sudore dalla fronte con il dorso della mano.
Orso si mette a sedere con un po' di dolore.
“Ehi vuoi vanificare i miei sforzi?!”
“Assolutamente no amore. Grazie”
“E' assurdo...” dice Jun riponendo ago e filo nella scatola “Ti squarti come un tonno e dentro sei fatto di poliestere ma allo stesso tempo hai un cuore pulsante come qualunque essere umano...”
“Si chiama magia amore... la stessa magia che mi ha permesso di diventare uomo e poterti stare accanto”
“Se sbagliavi... anche solo di un centimetro con quel coltello... ora tu...oddio...” si dispera Jun.
“Amore...” mormora OrsoSho prendendogli le mani tra le sue “Volevo solo dimostrarti che il dolore fisico per me... non ha importanza”
“Ma hai un cuore”
“Uno dei tre organi umani che ho...”
“Tre?”
“Il cuore” e si indica il petto “Il cervello e il caz...”
“Ok ho capito!” lo blocca Jun non volendo approfondire.
“Non mi serve altro”
“Sei molto più uomo di molti altri a questo mondo credimi...”
Orso lo abbraccia e gli accarezza i capelli.
“E' veramente un babbeo”
“Orso...”
“No fammi dire amore. Se avesse un po' di sale in zucca quello scemo crollerebbe ai tuoi piedi! Anzi! Lo avrebbe già fatto da tempo!”
“Non cercare di consolarmi e togli quella mano dal mio sedere...” dice Jun.
Orso sorride e sposta la mano da lì non senza dargli una carezza.
“Ci provo comunque io”
“Ma non faremo niente” dichiara Jun.
“E'... e definitivo?”
“Esattamente” annuncia Jun serio e Orso sospira rassegnato “Hai detto che avresti accettato se ti avessi detto che non volevo...” gli ricorda Jun.
“Si... manterrò la promessa”
Jun sorride e lo bacia sulle labbra.
“Molto coerente amore”
“Ho detto che non faremo... che non comporti spogliarci...”
“Capisco le protezioni ma addirittura restare coi vestiti....”
“Scemo e porco!” lo sgrida Jun “Solo baci! Ma se continui a prenderti gioco di me e abolisco anche quelli!”
“E saresti più triste tu di me amore...” ridacchia Orso.
“Posso fare benissimo a meno dei tuoi baci sai?”
“Bene allora fissami senza baciarmi” sorride Orso sfidandolo. Jun solleva un sopracciglio e si mette davanti a lui con aria spavalda.
Orso non batte ciglio e sta fisso a guardarlo negli occhi.
Jun resiste pochi secondi immobile poi inizia a sbattere le palpebre sempre più velocemente, deglutire e mordersi le labbra.
“Già finito il tuo tempo di resistenza?” soffia OrsoSho e Jun cede definitivamente baciandolo sulle labbra ma staccandosi subito facendo sorride l'altro.
“Hai ceduto Orso” dice tutto rosso.
“Cosa?! Io? Che piccolo...” ma il pupazzo non lo dice in tono arrabbiato ma divertito.
“E' tardi è meglio che prepari la cena” afferma Jun andando in cucina.

Il mattino dopo quando Jun si sveglia è solo. Temendo che Orso si sia sentito male per via della ferita, anche se cucita, lo cerca ma non lo trova.
Sta già per andare in crisi quando una corda avvolge il suo corpo.
“Oddio mi rapiscono!” strilla spaventato.
“Che acuti amore...” dice il suo assalitore facendolo girare verso di se.
“Tu... Orso...oh mamma...”
“Ti piaccio?”
chiede Orso tutto sorridente travestito da Yattaman “Mi dona?”
“No!”
“Eeeeeh? Ma sono ugual! Ho anche il kendama!” si lamenta mentre Jun si libera dell'insidioso filo.
“Smettila di frugare in quella parte dell'armadio”
“Quella dove tieni le cose identiche a quelle che usa Sho quando recita?”
“Devo andare” taglia corto Jun andando a prepararsi velocemente per andare a lavoro.
“Neeeeeeeee amoreeee ma colazione? Non mangiamo insieme?” lo pedina il pupazzo fino alla porta d'ingresso.
“Mangia la pappa di Taboo. Ciao” dice Jun uscendo per poi risbucare subito dopo “ E non uscire!”
detto questo va alla propria macchina e va a lavorare. C'è una riunione alla Je per il tour quindi si dirige all'edificio. Parcheggia l'auto e sale ai piani alti. Saluta i senpai e i juniors che incontra e poi vede un suo caro amico.
“Toma! Ehi sei tornato!” lo saluta andandogli incontro.
“Si... sono tornato MatsuJun” sibila quello rifilandogli un pugno in faccia...

fanfiction, comico, romantico, pg 15, arashi, aibaxtoma, ohmiya, sakumoto

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