Titolo: Dreams of Love
Gruppo: Arashi
Genere: Romantico, Commedia
Pairing: Sakumoto, Ohmiya, AibaxToma
Rating: PG-15
Capitolo 4:
Dolcezza di peluche
“Amore resta ti prego!” lo implora OrsoSho ma inutilmente. Jun nemmeno lo guarda mentre beve il suo caffè amaro “Amore...”
“Basta Orso...” sospira Jun.
Ormai lo chiama solo orso da quando si è svegliato.
“Ma io voglio stare con te!”
“E io devo lavorare! Ciao Taboo fa il bravo” dice al cagnolino che abbaia festante.
OrsoSho lo segue fino alla porta mentre Jun si mette le scarpe.
“Quando torni?”
“Stasera?”
“A che ora?”
“Non lo so...” sbuffa Jun prendendo il borsone.
“Ma io sento la tua mancanza già ora...”
“Guarda la televisione”
“Amoreeeee”
“Smettila di frignare come Masaki! Sei pur sempre la copia di Sho! Ciao!” e detto questo esce di casa per andare a prendere la propria auto.
Prende l'ascensore per scendere nel garage condominiale e sale sulla propria vettura partendo per andare agli studi di registrazione.
Deve incidere il suo solo. Masaki, Nino e Riida andranno nel pomeriggio mentre Sho ha già inciso il suo. Sho... Sho torna domani.
Pensa sospirando.
Ha tanta voglia di rivederlo, il che è a dir poco esilarante visto che nel suo appartamento vive una copia esatta di Sho. Almeno fisicamente.
Perché lui assomiglia a Sho ma non lo è!
Si dice mentre posa le sue cose nel camerino e va a registrare.
Ci mette un paio d'ore. C'è un punto in cui continua a sbagliare e si infuria terribilmente con se stesso.
Deve essere perfetto. Odia l'idea che ne possa uscire un lavoro mediocre. Magari il suo pezzo non sarà quello più bello dell'intero album che uscirà da lì a pochi mesi ma lui vuole essere sicuro di aver dato il 100% per quella canzone e di averla resa al meglio.
“Che ne pensa Matsumoto-san?” chiede uno dello staff facendogli sentire per l'ennesima volta, la sua incisione.
“Si. Così va bene. Grazie per la pazienza” sorride all'uomo che sorride sollevato.
Jun ringrazia tutti i collaboratori avviandosi verso il camerino.
Qualcosa di veloce da mangiare per poi andare sul set.
Passa vicino a una donna delle pulizie e le fa un cordiale saluto.
“Come va con il suo amante-pupazzo?” chiede la donna e Jun si volta a guardarla. Ma è lo strambo ometto!
“Tu! Come sei entrato qui? C'è la sicurezza!” schiamazza Jun “E quel... coso non è il mio amante!”
“Ma ha le sembianze dell'uomo che ami...”
“Dettaglio irrilevante”
“Allora... come procede la vostra relazione?” chiede ignorandolo.
“Non c'è nessuna relazione tra me e quel peluche muta forma!” si scalda Jun.
“Non è un muta forma... è solo un povero peluche che è stato trasformato da una magia. Una magia scaturita da un tuo desiderio mal formulato...”dice saccente l'uomo irritando Jun.
“Tu sei la causa di tutti i miei problemi!”
“Assolutamente no. E' totalmente colpa tua” ribatte l'omino tranquillamente sistemandosi la gonna “Terribilmente comoda la gonna... anche se sento l'aria sotto....”
“Non mi interessano le tue sciocchezze! Voglio sapere se c'è un modo per risolvere il problema. Ha un altro pupazzo col nome Sho?” chiede Jun.
“Vuoi farti l'harem composto da sosia del tuo amato?”
“No! Voglio far sparire OrsoSho!” urla.
“Non esiste un modo per farlo sparire”
“Non è possibile! C'è sempre un contro incantesimo... qualcosa deve esserci!”
“Fin quando ti ostinerai a credere che sia un problema non risolverai mai niente”
“Si che è un problema!” replica Jun furioso “Voglio riportare tutto com'era”
“Nella vita nulla accade per caso. Di certo... se ti è capitata questa disgrazia, come la intendi tu, un motivo c'è sicuramente.... ma non sta a me dirlo. Fin quando non inizierai a capire che forse... più che una disgrazia... questa è un'opportunità più unica che rara” afferma l'omino e Jun sembra rifletterci su, voltandosi.
“E... quale sarebbe l'opportunità che...” ma quando si rigira è da solo nel corridoio “Tsk. Ama le uscite di scena in sordina...” brontola tornando in camerino.
Spera vivamente che OrsoSho sia rinchiuso in casa e che non gli venga in mente di fare qualche follia che possa metterlo nei guai.
Mangia in fretta qualcosa e poi di corsa sul set.
Immergersi nel suo personaggio per qualche ora lo fa distrarre dai problemi ma quando il regista dice che per oggi può bastare, l'ansia di tornare a casa sale.
Non osa immaginare che abbia combinato quello in casa sua mentre non c'era.
“Beh... il palazzo c'è ancora...” dice mentre posteggia l'auto al suo posto e poi sale al suo piano. Arrivato davanti la porta di casa prende un profondo respiro e poi entra.
“Ta...tadaima!” annuncia vedendo corrergli incontro Taboo tutto contento “Ehi ciao cucciolotto” lo saluta accarezzandolo.
Si guarda in giro e per ora sembra tutto in ordine, tutto calmo... troppo calmo.
“Orso?”
“Okaeriiii!” grida quello arrivando di corsa, fortunatamente vestito, abbracciandolo “Mi sei mancato tantissimo amore!”
Jun sospira tralasciando il fatto che lo abbia chiamato per l'ennesima volta amore nonostante le regole che aveva fissato la sera prima però, deve ammetterlo, avere qualcuno che ti accoglie felice di vederti quando torni a casa è una cosa stupenda.
Accarezza i capelli del finto Sho trovandoli irresistibilmente morbidi.
“Che hai combinato invadente Orso?” chiede ma il suo tono è scherzoso non arrabbiato.
“Ho fatto tanti pisolini su rilassone-san e ti ho sognato sempre! Ho dato la pappa a Taboo e ho giocato con lui e guardato scatola magica-san!” afferma tutto allegro e Jun arrossisce.
“S...sai che...”
“Che chiami la televisione scatola magica-san si!”
Jun fa un sorriso tirato.
Se fosse il vero Sakurai Sho a sapere queste cose di lui ne morirebbe di vergogna più di quanto ne provi ora.
A proposito di Sho... oggi non si è fatto sentire per nulla.
Di certo con Masa di è sentito... Loro sono così amici...
“Amore pensi così intensamente che ti è uscita una ruga” dice OrsoSho sfiorandogli la fronte.
“Ma che rughe e rughe!” sbraita Jun levandoselo di dosso. “Vado a farmi un bagno” dichiara marciandovi.
Si spoglia in fretta sentendo un rumore in corridoio. Sbuca dalla porta solo con la testa e vede OrsoSho sgridare Taboo per aver urtato un tavolino e aver fatto cadere un soprammobile che fortunatamente non si è rotto.
Ritorna dentro e sta per chiudere a chiave la porta ma non lo fa e si mette a fare il bagno.
Si rilassa nell'acqua calda dopo una dura giornata di lavoro.
“Non gli piaccio più?” si domanda dopo un po' vedendo che OrsoSho non ha ancora fatto irruzione nel bagno, già nudo, pronto a farlo innervosire e rovinargli il momento di relax ma, i minuti passano e di quello neanche l'ombra.
L'acqua è orma fredda ed esce dalla vasca avvolgendosi nell'accappatoio.
Meglio così. Forse ha capito come si deve comportare.
Si asciuga e fa per andare in camera a vestirsi ma, per tutto l'appartamento, aleggia un odore acre e penetrante mentre dalla cucina esce fumo.
“Oddio!” esclama correndo dentro, tossendo per tutto il fumo che c'è, andando ad aprire la finestra “Hai deciso di affumicarci?!” strilla a OrsoSho che sta tirando fuori dal forno una teglia di biscotti carbonizzati.
“No...”
“E allora?!”
“Oggi stavo guardando un programma di cucina... è bello cucinare per le persone che amiamo...” spiega mortificato guardando lo scarso risultato ottenuto “Tu ieri hai cucinato per me... volevo ricambiare e farti trovare dopo il bagno una bella cenetta...”
“Cenetta? Questo vuol dire che... hai cucinato un'intera cena?” chiede Jun sconcertato accrescendo la mortificazione del povero OrsoSho.
Si volta verso la tavola vedendola apparecchiata.
L'odore proviene da quei piatti dai colori assurdi. Sembra il tavolo da lavoro di una fattucchiera.
Deglutisce.
Che fare ora?
“Butto via tutto” dichiara OrsoSho.
“No!” lo ferma Jun e quello lo guarda “Mi cambio e... mangiamo”
Corre in camera e si ambia.
Non sa nemmeno lui perché ha detto che avrebbero mangiato quella roba che solo dall'odore è stomachevole... ma il viso di OrsoSho.. i suoi occhi dispiaciuti... gli hanno fatto tenerezza.
Non può più tirarsi indietro.
Torna in cucina dall'altro che lo aspetta.
Si siedono a tavola e Jun prega qualunque divinità di proteggerlo durante questa cena suicida.
“Itadakimasu!” afferma guardando nel piatto davanti a lui. Una strana brodaglia dal colore verde marcio. Ne prende una cucchiaiata e, prendendo un profondo respiro, lo porta alla bocca e assaggia.
Mai nella sua vita ha assaggiato una cosa così schifosa. A confronto l'AIbacha di Masaki sembra distillato di rose! La bocca e la gola gli stanno andando a fuoco, ha le lacrime agli occhi e lo stomaco che si contorce.
OrsoSho si alza e butta via tutto quello che ha preparato nell'immondizia e poi passa un bicchiere d'acqua a Jun che accetta con gratitudine.
“Mi dispiace così tanto amore...” dice inginocchiatosi vicino alla sedia su cui Jun è seduto.
“Sto...sto bene...” tossicchia Jun abbozzando un sorriso.
“Amore scusami...” singhiozza con le lacrime agli occhi.
Dispiaciuto per lui e colpito dal suo bel pensiero nei suoi riguardi gli accarezza il viso.
“Grazie per aver pensato a me Orso” sorride asciugandogli le lacrime.
“Volevo viziarti un po'...”
“Grazie... OrsoSho” sorride Jun “Ora preparo qualcosa io per cena ok?” dice alzandosi e preparando qualcosa di poco impegnativo ma delizioso.
OrsoSho mangia riconoscente continuando a scusarsi.
Quando vanno a letto, OrsoSho si accoccola tra le braccia di Jun come ha fatto la notte precedente e si addormenta prima di Jun.
Forse non sarà un completo inferno quella strana convivenza, non sempre almeno...
“1!2!3! 1!2!3!”
Jun si sveglia sentendo quella cantilena.
Gli occhi bruciano. Oggi dovrà evitare le lenti a contatto.
Tasta con la mano la superficie del comodino e trova gli occhiali da vista mettendoli.
Segue la voce e trova OrsoSho con la porta finestra del balcone aperta che fa strani esercizi con Taboo che lo fissa perplesso.
“1! 2! 3!”
“Che cosa stai...” si blocca mentre il ragazzo si volta e nota che è vestito come Sho nel drama Kazoku Game “Che...”
“Ohayou!” esclama Sho in una spiccicata imitazione di Yoshimoto Kouya.
“Che cosa credi di fare?!”
“Sono il tuo insegnante privato!”
“Ti sei ammattito?!”
“Mi hai detto tu che non sono il vero Sho...” dice pronunciando il nome di Sho con una punta di fastidio “Così ho guardato tra i tuoi DVD e ho guardato questo Kazoku Game...” spiega mostrando la custodia dei DVD che Jun ha comprato non appena sono usciti “Certo che è un po' pazzoide il vero Sho...”
Grazie al piffero è un drama in cui sembra uno squilibrato a volte! Figurati se guardava The Quiz Show!”
“Stava recitando...” spiega Jun “E poi perché sei vestito così?!”
“Perché se assomiglio di più al vero Sho ti piacerò di più!” esclama sistemandosi la giacca “ E ho trovato pure questa nel tuo armadio!” dice mostrando la stessa borsa che Sho usa nel drama.
Un folle acquisto.
“Non romperla!” strilla controllando che la borsa sia integra senza nemmeno un graffio “A che ti serve?!”
“Per entrare meglio nella parte”
“Non hai bisogno di entrare meglio nella parte tu! Non devi uscire di casa lo sai!” urla andando a prepararsi per andare a lavoro.
Si veste con cura. Dopo due giorni vedrà Sho. Il vero Sho.
Non che vestirsi con particolare premuta cambierà la situazione tra loro.
Pronto esce dalla stanza.
“Haaaaai cheese!” esclama OrsoSho scattandogli una foto con il cellulare di Jun “Sei bellissimo con l'aria sorpresa!” sorride e Jun gli strappa di mano il cellulare.
“Smettila di fare il coglione!” lo rimprovera mettendo il cellulare in tasca “Non ti azzardare ad uscire capito?!”
Saluta Taboo ed esce dall'appartamento, chiama l'ascensore e vi entra. Mentre si chiudono le porte non nota che OrsoSho è sgattaiolato fuori e che ha preso le scale.
Arrivato all'auto, sale e parte senza nemmeno controllare se nell'abitacolo c'è qualcun altro.
Lascia l'auto nel parcheggio sotterraneo degli studi televisivi e sale.
Il cuore gli martella nel petto. Tra poco rivedrà Sho. Il vero Sho che gli fa battere il cuore.
Saluta i membri dello staff e va verso il camerino.
“Ii nee...” mormora OrsoSho seguendo Jun senza farsi vedere.
“Sho-chan! Sei già arrivato?” chiede Masaki beccando il falso Sho in flagrante.