La spada e la rosa

Oct 30, 2012 11:06

Chi non muore si rivide!!!! XDD
Ecco a voi un nuovo capitolo tuto per voi e scusate l'immensa attesa!!!

Titolo: La spada e la rosa
Genere: Au, romantico, Angst
Fandom: Arashi
Pairing: Sakumoto,Ohmiya,Ryohkura (accenno), AibaxToma
Rating: PG-15
Disclaimer: Nessuno delle persone citate mi appartiene ma se mi appartenessero... muahahahah XD





Capitolo 18

Jun strabuzza gli occhi.
Cosa? Che sta dicendo? Suo padre sarebbe il vero capo dei sovversivi?
“Non è possibile... mio padre è viscido, un vile ma non è capace di architettare certe cose!” dice Jun.
“Lo state sottovalutando...non avete la minima idea di quanto spietato possa essere quell'uomo...”
“E tu come fai a saperlo?” chiede Jun “Ti ha fatto qualcosa?”
Tomohisa sospira.
“Qualche volta... quando era veramente insofferente per qualcosa che non mi ha ma mai detto...”
Jun lo guarda spalancando gli occhi. Perché gli ricorda tanto una moglie che difende il marito anche se è violento perché lo ama troppo.
“Che tipo di relazione c'è tra te e mio padre?” chiede all'altro che lo guarda mordendosi il labbro “Rispondi!”
“Siamo amanti!” esclama a voce alta scioccando completamente Jun.
“Non può essere vero...”
“Si che lo è! Siamo amanti e io amo perdutamente vostro padre!”
Jun rimane in silenzio troppo sconvolto per dire altro. Si alza da sopra l'altro cominciando a camminare per la stanza sotto lo sguardo di Tomohisa.
Quando pensava che la crudeltà di suo padre fosse arrivata al culmine ecco che scopre di essersi sbagliato. E' stato lui a ideare l'attentato al re e quindi anche a Sho.
Come ha potuto quell'essere ignobile provare a uccidere il suo Sho. Non lo perdonerà mai!
“E' perché lo ami che ti sei finto il capo dei sovversivi?” chiede a Tomohisa che annuisce “Stai facendo soffrire un sacco di persone seguendo le idee folli di mio padre te ne rendi conto?”
“Me ne rendo conto perfettamente ma per la persona che amo farei qualunque cosa... anche la più orribile...”
Jun non ribatte. Anche lui farebbe di tutto per la persona che ama... per Sho. Ma arriverebbe a fare del male a qualcuno solo per conquistare il suo amore? No non lo farebbe mai...
“Sai perché mio padre vuole detronizzare sua Maestà Matsuoka?” chiede.
“Per vendetta...”
“Vendetta?”
“Odia profondamente l'attuale re... tanto da voler utilizzare qualunque mezzo a sua disposizione per liberarsi di lui. Sapete che vostra sorella... non è figlia di vostro padre?” chiede Tomohisa a Jun che cerca di ricordare.
Si... suo padre ha accennato a una cosa del genere prima che fosse tramortito e portato da Tomohisa. “Si... me l'ha detto... di chi è figlia Miyako?”
“Vostra sorella, o meglio sorellastra è figlia di vostra madre e... di sua Maestà Matsuoka...” annuncia Tomohisa.
“COSA?!” strilla Jun incredulo. Sua sorella? Figlia del re?
“A quanto pare... prima di sposare vostro padre, vostra madre e il re erano innamorati...ma non potevano stare insieme, il vecchio re voleva che il figlio sposasse un'altra donna più ricca... vostra madre fu allontanata ma era già tardi... era rimasta incinta. Ha ingannato Koji-san... si è fatta sposare per non crescere la bambina da sola... ha approfittato dell'immenso amore che lui provava per lei visto che la corteggiava da anni! “ si scalda Tomohisa.
“Non ti permetto di parlare di mia madre come se fosse un'arrivista! Se l'ha fatto è perché sapeva che mia sorella sarebbe stata ricoperta d'amore se mio padre era davvero innamorato di lei!” sbraita Jun non tollerando le parole di sdegno dell'altro verso la propria madre.
Si siede sul bordo del letto tenendosi la testa tra le mani. Tutta la sua vita sembra una menzogna. Nessuno gli ha mai raccontato la verità... tutti gli hanno sempre mentito... i suoi genitori gli hanno mentito!
Prima suo padre... ora scopre che anche sua madre gli ha nascosto delle cose...sicuramente anche Miyako è all'oscuro di tutto...
Si sente terribilmente male. Non ha più nessuna certezza nella vita ora... no. Una ce l'ha. E lo sta aspettando a casa. L'unica persona che può far sparire tutta la tristezza, l'unica persona che ora è sincera con lui... Sho.
“Barone...” lo chiama Tomohisa ma Jun non si volta “Aiutate Koji-san a salire al trono... col vostro aiuto riuscirebbe nel suo scopo...”
“Ma sei completamente pazzo?!” lo rimprovera Jun “Io non aiuterò mai quell'uomo!”
“E' comunque vostro padre! Non potete rinnegare questo fatto!”
“L'ho rinnegato nel momento che ha provato ad uccidere il mio Sho! Io non lo perdonerò mai! Ha fatto del male a tutte le persone a cui tengo! Deve pagare per tutto quello che ha fatto! E tu...tu devi svegliarti! Renditi conto di chi è veramente Matsumoto Koji!”
“So che tipo di uomo sia... un uomo che ha sofferto per amore...un uomo che io amo...”
“Tu sei matto! Ma non lo capisci che ti sta solo usando per raggiungere i suoi scopi folli?! Se riuscisse, cosa improbabile perché io lo fermerò ad ogni costo, non esiterà a sbarazzarsi di te come una vecchia cianfrusaglia senza provare il minimo rimorso!”
“Lo so perfettamente!” ribatte Tomohisa con le lacrime agli occhi “Lo so bene... ma non posso farci niente... io lo amo...”
Può l'amore rendere così ciechi? Può travolgere così tanto una persona da non vedere nell'innamorato le cose negative?
Si chiede Jun ma non è il momento di filosofeggiare sull'amore. Suo padre è riuscito a raggirarlo. E' lui il capo dei sovversivi e non Tomohisa.
“Devo fermarlo” dichiara provando ad alzarsi dal letto ma l'altro ragazzo lo blocca trattenendolo per il polso “Che cosa fai?!”
“E' inutile...ormai è troppo tardi...”
“Che intendi dire?”
“Il piano di Koji-san sta per arrivare a conclusione...” Jun lo guarda non capendo “Vostro padre... vuole uccidere il re... dopo che vi ha visto a palazzo dopo il primo attentato... ha pensato di usarti... conosce il re. Sapeva perfettamente che ti avrebbe affidato una missione del genere e ne ha approfittato a suo vantaggio. Aveva previsto tutto... il vostro ritorno a casa... la fuga della moglie e la figliastra... vi ha lasciato fare tutto senza intralciarvi così che aveste l'illusione di condurre il gioco ma in realtà era Koji-san a tirare le file di tutto...” spiega Tomohisa a Jun che si sente un emerito idiota. Si è fatto raggirare per bene è stato veramente sciocco da parte sua pensare di poterla fare al padre. Ha gettato il re in pasto a quell'uomo.
Deve avvertirlo... deve rimediare, correre da Sho e proteggere il re.
“Il vostro Duca credo sappia che voi siete tenuto prigioniero...”
“Ne sono certo.. lui è sveglio...”
“Non molto... è anche lui una pedina di Koji-san... il Duca Sakurai è corso a chiedere aiuto al re per salvarvi... un uomo fidato di Koji-san controlla il Duca da tempo ormai e subito ne è stato informato...”
Jun impallidisce. Sho è in pericolo. Il padre ucciderà anche lui senza battere ciglio, ci ha già provato una volta.
Deve andare da Sho... deve correre da lui.
“Dove siamo ora?” chiede a Tomohisa che non risponde “Rispondimi!” urla ma quello lo ignora nuovamente.
“Ti prego... dimmelo... hai detto di amare mio padre...che faresti di tutto per lui... beh io farei di tutto per l'uomo che amo... dimmi dove siamo! Devo salvarlo!” lo supplica con un groppo in gola.
Tomohisa tentenna ancora ma lo guardo pieno di sofferenza di Jun che gli ricorda se stesso lo fa cedere.
“Siamo in una villa abbandonata a pochi chilometri da dove vive Koji-san...” esala infine.
“Una villa abbandonata...” mormora Jun illuminandosi “La vecchia tenuta dei Kobayashi...” scatta in piedi “Non provare a fermarmi!”
“Non ho intenzione di farlo...non posso mettermi contro l'amore...”
Jun esce dalla stanza non trovando nessuno nella villa. Corre alla ricerca dell'uscita, arriva in cortile e si dirige verso la stalla sperando che ci sia un cavallo. E' fortunato, ne trova uno anche se abbastanza anziano da quello che può constatare.
“Ti prego aiutami...” dice montandogli sopra. Deve tornare a casa... villa Sakurai.

Nel frattempo, Toma insieme al re e il suo seguito sono arrivati a Villa Sakurai.
“Sono arrivati!” esclama Sho correndo loro incontro mentre re Matsuoka smonta da cavallo “Vostra Maestà... vi ringrazio infinitamente... vi siete disturbato a venire fin qui ...”
“Nessun disturbo Duca...il Barone Matsumoto è un suddito leale che si trova in pericolo a causa di una missione che gli ho affidato. Era mio dovere accorrere e portarvi aiuto...” spiega osservandosi intorno.
“La madre del Barone... è in casa sire...” afferma Sho vedendo l'uomo sollevato e poi gli occhi dello stesso brillare quando vede la donna scendere le gradinate. Sho si gira per aiutarla ma Matsuoka è più veloce di lui e le porge la mano.
La donna accetta la mano sorridendo.
“Siete... siete sempre più bella...” dice Matsuoka baciandole la mano.
Sho sorride e fa segno agli uomini del re di seguirlo mentre Toma si avvicina.
“Duca...” lo chiama Toma e gli uomini si allontanano seguendo Satoshi che gli fa strada in casa.
“Barone Ikuta... vi ringrazio per quello che...”
“Masaki-san...” lo interrompe Toma e Sho smette di sorridere “E' andato dalla madre...”
“Come?”
“Ha detto a vostro padre che avrebbe visto la madre anche contro il suo volere. Mi sono permesso di prestargli la mia carrozza e di incitarlo a fare questo passo...” dice preoccupato “Non sono affari miei lo so ma...”
“Masa... sa dunque...” sospira Sho “forse è meglio così. Grazie Barone...”
“Non mi ringraziate... ho urlato parole sgradite a vostro padre...” ammette a testa basse con aria colpevole.
“Fa irritare anche gli angeli mio padre...”
“L'ho notato...” sorride Toma “Non ci ho visto più quando ha insultato la mia famiglia e Jun... mio zio è un cospiratore ma non per questo lo siamo tutti e specialmente non lo è Jun...”
“Mio padre vive in un mondo dove tutto quello che vuole ottiene...” sospira Sho “Sono io a dovermi scusare per il suo comportamento...”
“Oh lo ha sistemato sua Maestà...”
“Come?”
“Gli ha detto che non acconsentirà mai e poi mai a un matrimonio tra voi e la principessa... vuole che la figlia si sposi per amore...”
Sho sorride. Il re è un uomo straordinario.
“Andate a riposare Barone... non avete fatto altro che viaggiare in questi giorni...”
“Spero di riuscire a dormire... ma sono molto in ansia per Masaki... Masaki-san volevo dire...”
“Vi piace molto mio cugino vero?” sorride Sho.
“Quasi quanto a voi piace il mio...” ribatte ridacchiando Toma allontanandosi.
Jun...ti salverò...
Pensa mettendosi una mano sul cuore.
“Pensieri?” dice una voce alle sue spalle. Si volta e trova la sorella di Jun che lo guarda.
“Baronessa... sareste un militare perfetto... mi avete preso alle spalle...”
“Dubito di essere portata per le strategie di guerra... piuttosto spero che non vi incantiate a pensare a mio fratello anche mentre state combattendo...” lo prende in giro.
“Touche...”
Miyako si volta vedendo la madre camminare in lontananza col re.
“Dunque eccolo... mio padre...”
“Come?” chiede Sho.
“Mio padre...” dice Miyako indicando il re “Saprete sicuramente che non sono figlia del Barone Matsumoto...” dice con estrema calma.
“Ma... ma voi come...”
“Come lo so?” sorride “Praticamente da sempre... ne ho sentito parlare da mia madre e quello che dovrebbe essere mio padre... quando mia madre era incinta di Jun... lui le chiese di chi fosse il figlio che portava in grembo... se anche lui era un Matsuoka come me...” spiega.
“E non ne avete mai fatto parola con nessuno?” chiede Sho guardandola incredulo.
“Non volevo turbare nessuno... soprattutto Jun... può sembrare freddo ma in realtà è molto sensibile...”
“Lo so...” sorride Sho “Molto bene anche...”
“La voglio anch'io...” si lamenta Miyako.
“Cosa?”
“Una persona che mi ama così tanto...” afferma sorridendogli e Sho arrossisce.
“Ma Jun... vostro fratello... non credo provi gli stessi sentimenti...” risponde un po' depresso.
“Mh...capisco...” dice Miyako osservando l'espressione abbacchiata di Sho, sorridendo dentro di se.
Non prova gli stessi sentimenti... certo come no...
“Miyako...” sentono dire e vedono la madre della ragazza e il re, decisamente sconvolto in viso.
“Madre...” dice e poi si rivolge all'uomo che la guarda con gli occhi arrossati “Padre...”
“Tu lo sai?” chiede la madre di Jun stupita mentre il re abbraccia Miyako e la donna “Masahiro-san...” balbetta commossa la donna godendosi il calore di quell'abbraccio.
“Vi difenderò...” mormora l'uomo.
Sho si defila. Ha visto e sentito anche troppo e i tre meritano un po' di intimità. Va in casa e trova Satoshi e Nino nel corridoio.
“Sho...”
“Si?”
“Che succederà ora?” chiede Satoshi.
“Andremo a cercare Jun ovunque lui sia e lo salveremo”
“Ne vale la pena?” chiede Nino “Insomma... molto probabilmente Jun non prova gli stessi sentimenti per te...”
“Non ha importanza se Jun non mi ricambia...” afferma Sho “Quello che conta è salvarlo.” dice e i due annuiscono “E... poi Masa... è andato dalla zia... per conoscerla...”
“Davvero?” chiedono stupiti e Sho annuisce.
“Stanno tutti crescendo... diventando più coraggiosi. Devo diventare anch'io più forte. Salverò Jun e... gli dirò quello che provo per lui. Accetterò qualsiasi sua reazione... qualsiasi sua decisione... anche se volesse andarsene... lo lascerei andare...”
Satoshi sorride.
“Forse adesso hai veramente capito qual è il vero significato dell'amare veramente una persona. L'amore non è costrizione ma accettazione dei propri sentimenti e di quelli dell'altro. Non è egoismo ma altruismo. E' la fusione di passione e dolcezza...” afferma il maggiordomo lasciando Sho sbalordito.
“Caspita... dovresti fare lo scrittore di romanzi...”
“Non ho tempo per questo...ho il mio lavoro di maggiordomo e poi sono un uomo innamorato che vuole dedicare tutte le sue frasi romantiche all'unica persona che ama...” sorride Satoshi guardando Nino che è diventato rosso fuoco in viso.
“Anche io vorrei tanto vedere l'espressione imbarazzata di Jun per le mie parole...” sospira Sho amareggiato.
“Sono sicuro che tra poco lo riabbraccerai...” lo rincuora Satoshi “E poi... perché dubiti dell'interesse di Jun nei tuoi confronti? Non vi siete forse baciati nella stalla prima che partisse per la missione?”
Sho strabuzza gli occhi.
“E tu come... come fai a saperlo? Hai spiato?” chiede a Satoshi che, con noncuranza, indica Nino “Sei un piccolo impiccione Nino!”
“Grazie per aver fatto la spia eh! Se ora mi licenzia è colpa tua!” sbraita Nino.
“Stai tranquillo Kazu... non ti farà niente...” sorride cingendogli la vita con un braccio “Mi prenderò cura io di te per sempre...”
Sho sorride per quanto i due sono carini mentre vengono raggiunti da Miyako e la madre.
“Duca!”
“Baronessa che succede?”
“E' arrivato...”
“Chi è arrivato?”
“Mio marito...” risponde la madre di Jun lasciando tutti stupiti.
“Il Barone? Che ci fa qui?”
“E non è solo...” aggiunge Miyako “ci sono tantissimi uomini a cavallo nel vostro giardino...”
“Satoshi, Nino portate la Baronessa e sua figlia in una stanza sicura”
“Certo!” dice Satoshi facendo strada alle due donne mentre Nino rimane con Sho.
“Nino vai con loro.”
“E tu che farai?”
“Affronterò quell'uomo!” afferma Sho correndo a prendere le sue armi in camera. Dopo averle recuperate si precipita fuori, fermandosi sulle gradinate.
Il giardino è pieno di uomini proprio come diceva Miyako e, davanti a tutti con aria tronfia, c'è il padre di Jun.
“Duca... quanto tempo...” lo saluta il Barone e Sho sta per scattare a farlo fuori ma viene trattenuto.
“Non cadete nella sua trappola Duca... vuole provocarvi...” lo ferma Matsuoka.
“Oh si Duca... non cadete nella mia trappola...anche perché ci siete già caduto...”
“Cosa state dicendo?!”
“non lo avete ancora capito Duca?” chiede il padre di Jun con tono di scherno “Avete fatto esattamente quello che volevo io....”
“Io non ho...”
“Sei tu il capo dei sovversivi... vero Koji?” chiede il Re sbalordendo Sho che li guarda.
“Ci sei arrivato finalmente..”
“Ci ho messo un po' a capirlo è vero... non pensavo che fossi un uomo del genere...”
“E io pensavo che tu non fossi così stupido da capirlo quando ormai è troppo tardi...” ride l'uomo “Ma... meglio così no? Almeno posso farti fuori qui... davanti alla donna che ami... davanti a tua figlia...”
“Non vi permetterò di fare del male al nostro Re! Sono un suo fedele soldato!” urla Sho mettendosi davanti a Matsuoka estraendo la spada.
“Fedele? Almeno un Sakurai fedele alla corona...”
“Le vostre insinuazioni non attaccano con me Barone...”
“No? Ma non sono insinuazioni... è solo la verità...”
“Mio padre non è un sovversivo!” grida Sho.
“E allora perché mi ha dato dei soldi?” chiede il Barone Matsumoto...

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