Mi riprometto di postare più in fretta e non riesco... devo rimettermi in carreggiata!!! assolutamente!!!!
Ecco un nuovo capitolo! <3
Titolo: La spada e la rosa
Genere: Au, romantico, Angst
Fandom: Arashi
Pairing: Sakumoto, Ohmiya,Ryohkura (accenno), AibaxToma (da questo capitolo)
Rating: PG-15
Disclaimer: Nessuno delle persone citate mi appartiene ma se mi appartenessero... muahahahah XD
Capitolo 15
E' l'alba e Jun non ha chiuso occhio. Ha pensato e ripensato a come permettere alla sorella e alla madre di fuggire con Masaki e Toma.
C'è solo un modo...
Conclude quando ormai il sole sta timidamente sorgendo.
“Masa... svegliati...” dice andando sul letto dove l'amico ha dormito, agitandosi tutta notte “Masa...”
“No!” esclama Masaki svegliandosi di soprassalto spaventando Jun.
“Che ti prende?”
“Io...” il ragazzo si guarda intorno “Ho fatto un brutto sogno...” pigola tristemente.
“Che hai sognato?” chiede Jun dolcemente.
“Mh...”
“Masa...”
“Ho sognato che Sho-chan mi faceva torturare da Nino-chan. Sembrava un demonio mentre mi aveva legato ad un tavolo per allungarmi le braccia! E tutto per quello stupido bacio!”
“Masa non ci ha visto nessuno... e soprattutto io non dirò niente a Sho e nemmeno a quel tremendo di Nino... dimentichiamo e basta. È stato uno sbaglio no?” dice Jun e Masaki annuisce “Allora non conta niente...”
“Perché tu ami Sho-chan...” ridacchia Masaki.
“Vuoi farti torturare?”
“No no pietà Jun-chan! Non glielo dire! E' troppo geloso Sho-chan mi farebbe la pelle!” frigna Masaki implorandolo.
“Geloso?” chiede Jun con una punta di speranza nel cuore.
“Certo!” afferma l'altro guardandolo in viso “Hai l'aria stanza Jun-chan... hai dormito?”
“No... per niente...e non ho tempo da perdere. Mio padre sta agendo non posso permettermi il lusso di dormire...”
“Hai... trovato un modo per mettere in salvo Miyako-chan e tua madre?”
“Si... e l'arrivo di Toma è fondamentale per attuare il piano che ho in mente... Dobbiamo solo trovare il momento giusto per informarlo privatamente dei nostri piani...”
Dopo essersi cambiati scendono in sala da pranzo per la colazione. Jun raccomanda a Masaki di restare tranquillo e trattenersi sul parlare di Sho e della villa.
Mentre percorrono il corridoio che porta alla stanza incontrano Miyako e insieme entrano.
“Buongiorno ragazzi...” li saluta il padre pulendosi la bocca col tovagliolo mentre si alza da tavola “Purtroppo devo già lasciarvi... ho degli impegni che mi terranno fuori tutta la giornata. Miyako mi raccomando che il nostro ospite sia servito e riverito...” dice andandosene.
“Perfetto... non lo avremo tra i piedi...” mormora Jun “Miya... tu devi andare da nostra madre...”
“Non mi faranno entrare...”
“Miya devi assolutamente... devi dirle che la faremo scappare da qui!”
“Scappare? E dove andremo?” chiede la sorella preoccupata.
“In un posto sicuro dove....” mentre Jun parla la porta si spalanca e compare un ragazzo “Toma...”
“Cugini!” li saluta con dietro uno dei domestici di casa Matsumoto.
“Perdonate... è piombato in casa e non ho potuto fermarlo...”
“Andate pure... Toma è uno di famiglia...” sorride Jun mentre Miyako abbraccia il cugino con entusiasmo.
“Cugina...” dice Toma facendola girare tra le braccia quando il suo sguardo si posa su Masaki e si blocca a guardarlo con la bocca aperta.
Anche Masaki, impalato lo sta guardando con il viso che prende un colore rosso intenso. Quando riesce a muoversi fa un inchino.
Jun ha notato tutta la scena e alterna lo sguardo tra il cugino e l'amico sorridendo.
“Toma ti voglio presentare un mio caro amico...” annuncia Jun mentre la sorella si stacca dal cugino “Questo è Aiba Masaki...Masa, lui è mio cugino, il Barone Ikuta Toma...”
Masaki si inchina ancora di più guardando il pavimento.
“Molto piacere...” dice Toma.
“Il piacere è tutto mio Barone...” dice Masaki.
“A dopo i convenevoli... devo parlare con te Toma...” dice Jun ansioso. Deve assolutamente mettere al corrente Toma del suo piano.
Vanno tutti in uno dei salotti della casa e Jun racconta per filo e per segno al cugino tutto quello che è successo, quello che ha combinato suo padre.
Toma rimane scioccato nell'apprendere le crudeltà dello zio.
“Jun... dimmi che stai scherzando...non può davvero averti fatto delle cose così orribili!” dice disgustato.
“Quanto vorrei che fosse tutto uno scherzo... però non lo è...” ammetta Jun tristemente, ritrovando il sorriso dopo un secondo “Però devo ringraziarlo... ho capito che il mondo in cui vivevo io era tutto falso... non sapevo niente di quello che succedeva nel regno...e poi... ho conosciuto persone fantastiche...”
“L'amore...” mormora Miyako non trattenendo un sorrisino e pure Masaki si deve tappare la bocca per non ridere.
“Ehi!”
“Voi... state...” chiede Toma indicando Jun e Masaki col dito.
“NO!” esclamano i due in coro.
“Perché dovrei stare con lui!? Sono un uomo!” sbraita Jun.
“No è innamorato del Duca Sakurai...è Shocchi...” spiega Miyako al cugino che scoppia a ridere.
“Allora l'ha ritrovato! Il suo primo amore!”
“TOMA!”
“Primo amore?” chiede Masaki confuso guardando Toma che gli sorride e l'imbarazzo si riappropria di lui.
“La smettete?!” strilla Jun irritato “Io non...”
“Sono contento che Jun abbia avuto vicino un amico leale come voi Masaki...” dice Toma sorridendo ammiccante.
“Io... io... non ho fatto nulla...”
“Ora basta!” urla Jun alzandosi in piedi inviperito “Dobbiamo discutere del piano di fuga!”
“E allora spiega Jun... tu hai ideato il piano no?” risponde Toma tranquillamente zittendo il ragazzo che si risiede sul divano.
“Allora... come stavo dicendo... dobbiamo mettere a punto il piano...”
“Esattamente cosa dobbiamo fare Jun?” chiede la sorella che sembra l'unica interessata visto che gli altri due si continuano a lanciare sguardi.
Questi due sarebbero carini insieme ma ora pensiamo alle questioni serie.
Pensa Jun.
“Toma... quando riparti?”
“Domani mattina... sul presto...”
“Domani avrai un po' di gente sulla tua carrozza...”
“Perfetto...” sorride il ragazzo verso Masaki che ormai sa a menadito com'è fatto il pavimento a furia di guardarlo.
“Toma sii serio per favore!” lo rimprovera Jun severo “Questo non è un gioco!”
“Scusami...”
“Dovremo agire uniti se vogliamo portare via di qui Miya e la mamma...il piano è semplice... io distrarrò nostro padre... mentre voi tre eludendo la sorveglianza porterete via la mamma fino alla carrozza di Toma e partirete subito...”
“E tu?” chiede Masaki alzando lo sguardo su Jun.
“Io vi seguo subito dopo a cavallo...”
“Jun è pericoloso... dovrei restare con te per...”
“No” lo interrompe subito Jun “Devi andare via... hai sentito mio padre vuole sbarazzarsi di te per cui sei in pericolo anche più di Miya e la mamma...”
“Allora resto io con te...”
“Ma mi volete ascoltare o no?! Il piano è perfetto solo se vi attenete alle mie disposizioni!” sbraita Jun per poi calmarsi “Scusatemi... è solo che...ho vissuto per così tanto non facendo niente di veramente utile...non avevo capito che mio padre era un tale bastardo finché non ho aperto gli Sho... non lo perdonerò mai... e voglio che Miya e la mamma siano lontane da un uomo così...”
“Jun.. ti capisco..” dice Toma comprensivo “Ti aiuterò stanne certo... dopotutto siete l'unica famiglia che ho...”
“L'unica... famiglia?” chiede Masaki.
“I miei genitori... sono morti...Quando ero piccolo mio padre è morto dopo una rissa.. mentre mia madre.. è morto qualche anno fa di malattia... Jun, Miya..la zia... sono gli unici parenti che mi sono rimasti e sono un po'... la mia famiglia...” spiega Toma “Per cui Jun non ti preoccupare farò di tutto per aiutarti...”
“Anche io ti aiuterò Jun-chan!” esclama Masaki commosso dal racconto di Toma “E poi ho promesso a Sho-chan che ti avrei aiutato e soprattutto protetto!”
“Masa...”
“Beh io che devo fare?” chiede la sorella desiderosa di partecipare alla missione.
“C'è qualcuno che tiene controllata la mamma?”
“Si... c'è un rozzo uomo...”
“Perfetto seducilo...” afferma Jun spiccio.
“EH?! COSA?!”
“Sei una donna... seducilo!”
“”Ma tu sei completamente impazzito! Non farò mai la carina con quell'essere rivoltante!” strilla la ragazza completamente in disaccordo.
“Vuoi restare in questa casa con la costante paura che nostro padre ti venda per un gruzzolo di monete che sperpererà al tavolo da gioco? Miya svegliati! Dobbiamo allontanarci da lui!” le dice Jun “La collaborazione di tutti è indispensabile!”
“Ho capito!” ribatte lei “Lo farò... ma non... non lo bacio...”
“Nessuno ha detto che devi baciarlo...” precisa Toma.
“Beh.. volevo metterlo in chiaro...” borbotta.
“Tu distrailo mentre io entro in camera e spiego tutto alla mamma...”
“Bene...”
Poco dopo sono tutti e quattro dietro una statua del corridoio che porta alla stanza in cui è reclusa la madre di Jun.
Miyako prende un profondo respiro e sta per andare quando Jun la ferma.
“Che?”
“Ma vai così?”dice Jun.
“Così come?” chiede quella guardandosi.
“Sei provocante come una monaca!” dice abbassandogli il vestito “Mostra un po' il seno e arrossa queste guance così...” e le pizzica con forza le gote.
Masaki e Toma imbarazzati guardano altrove per poi ritrovarsi a fissarsi.
“Ma sembro una poco di buono!” schiamazza Miyako.
“Muoviti!” la spinge Jun nascondendosi nuovamente dietro la statua mentre Miyako lo stramaledice. Prende a camminare tranquillamente per il corridoio com'è solita fare per andare verso la biblioteca quando, finge di inciampare nel tappeto.
“Signorina Matsumoto tutto bene?” chiede l'uomo allungando una delle mani pelose verso la giovane che vorrebbe scappare.
“Certo...”dice accettando la mano dell'uomo ringraziando il fatto che il suo disgusto sia scambiato da quell'uomo per timidezza “Ah... la caviglia...” dice quasi ricrollando a terra ma l'uomo la sorregge passandole un braccio intorno alla vita.
“Credo che abbiate preso una distorsione...” dice quello guardando la scollatura “Vi... vi porto a far medicare...”
“Davvero sareste così gentile?” chiede Miyako con voce cadenzata mentre quello l'aiuta a camminare. Miyako si volta e guarda Jun con odio.
“Perfetto... Toma... tu prendi la scorciatoia dietro il quadro, fai finta di incontrarli per caso e intrattienilo...Masa... tu mettiti di guardia...” dichiara Jun prima di scivolare furtivo nella camera della madre.
“Che sei venuto a fare? A darmi altri dispiaceri?” chiede la donna seduta su di una poltrona rivolta verso la finestra.
“Madre...” mormora Jun avvicinandosi “Madre sono io... sono Jun...” dice correndo da lei, inginocchiandosi davanti.”
“Jun... bambino mio...” si commuove la donna abbracciandolo “Stai bene...”
“Si madre...”
“Jun... non ci credo... sei proprio tu...” singhiozza la donna.
“Madre non piangete...sto bene ma non abbiamo molto tempo...” dice sofferente “Sono tornato qui perché voglio portarvi in salvo... voi e Miyako...”
“Come?”
“Scapperemo domani... appena sorgerà il sole...Toma ci aiuterà...”
“Jun perché sei tornato... tuo padre...”
“Mio padre vuole darmi al capo dei sovversivi...”
“Sovversivi?” chiede la donna spaventata “Tuo padre è... è un...”
“Si madre... è uno dei sovversivi che voglio detronizzare il Re incoronare un nuovo sole... ma io sono qui per conto del Re in persona per indagare sui membri di questa organizzazione che mina alla sua vita...”
“Il re in persona... lo hai incontrato?” chiede sorridendo.
“Si...e non vi preoccupate... conosce la nostra situazione...sarete al sicuro una volta che mio padre sarà consegnato alle sue guardie insieme a tutti i nobili coinvolti nella congiura...”
“E' un buon re vero?” chiede la donna dolcemente e Jun nota una luce negli occhi della madre.
“Si...”
“Sei scappato da quel Duca?”
“Veramente no... io...” dice guardando la madre che gli accarezza la guancia “Io lo amo...” ammette finalmente.
“Lo ami?”
“So che non dovrei... è un uomo... non c'è futuro... e lui ha anche una promessa sposa... ma...”
“Non possiamo prevedere di chi ci innamoreremo nella nostra vita... uomo o donna che sia... se lo ami vuol dire che per te è speciale....”
“Non vi disgusto?”
“Perché mai dovresti disgustarmi? Sei mio figlio e l'amore non è un crimine... “ lo rassicura la madre “E lui? Ricambia i tuoi sentimenti?”
“Io...non lo so...”
“Non gli hai confessato i tuoi sentimenti?” chiede e Jun scuote la testa “Su questo potrei rimproverarti caro... la vita è imprevedibile...devi dirglielo Jun...non perdere tempo...” dice la donna sorridendogli.
“Lo farò madre... appena saremo in salvo alla villa... glielo dirò...” dice sentendo qualche battito alla porta, il segnale convenuto con Masaki che non aveva più te “Madre devo andare... non temete... domani saremo a casa... a Villa Sakurai... Sho si prenderà cura di noi...”
“D'accordo figliolo...”
“Non potete portare via molto...”
“Non voglio niente delle cose di tuo padre... solo tu e Miyako... siete l'unica cosa bella che ho... nessun gioiello o abito è più importante dei miei figli...”
“Madre vi voglio bene..” dice Jun abbracciandola mentre Masaki apre la porta.
“Jun-chan scusa non c'è più tempo...”
“Arrivo. Ci vediamo madre...” la saluta Jun dandole un bacio prima di correre via e con Masaki nascondersi dietro la statua appena in tempo perché l'uomo ritorna a guardia della stanza.
Vanno verso la sala da pranzo e trovano Miyako seduta al tavolo con Toma che a stento trattiene le risate mentre le sfascia la gamba.
“Che hai fatto?” chiede Jun.
“Quel buzzurro! Non sa nemmeno dove sia la caviglia! Mi ha fasciato la coscia! Mi toccava!” brontola lei.
“Una palpata per una buona causa...” dice Jun sedendosi per mangiare qualcosa mentre Toma scoppia a ridere.
“Smettila! E sia chiaro che non ti aiuterò mai più!”
“Dovrai rifarlo domani...” taglia corto Jun “ma questa volta mentre tu lo distrarrai Toma lo colpirà per fargli perdere i sensi così potremo portare via la mamma...”
“Io che devo fare?” chiede Masaki sedendosi anche lui.
“Tu ti occuperai dei nostri cavalli... per la fuga...non ci stiamo tutti nella carrozza di Toma...”
“E tu?”
“Io... io distrarrò quel bastardo...”
I quattro passano tutto il giorno insieme a definire ogni dettaglio del piano per l'indomani. Jun deve ricordare alla sorella che non vanno in vacanza, quindi non deve portarsi dietro la casa ma devono scappare.
E' nervoso, l'indomani tutto deve andare secondo i piani...aiuterà i ragazzi a scappare e poi tornerà indietro dal padre dicendogli di non averli trovati.
La sua missione resta sempre quella di scoprire i nomi dei congiurati.
Masaki e Toma dopo l'iniziale imbarazzo hanno iniziato a parlare e raccontarsi la propria vita. Toma si rattrista quando scopre che il povero ragazzo è stato abbandonato dalla madre.
“Io le voglio bene... anche se ha lasciato me e mio padre...” dice stringendosi un po' nelle spalle.
“Siete un ragazzo meraviglioso Masaki...” si complimenta Toma.
Quando il Barone torna a casa i ragazzi decidono di essere il più normali possibili. Cenano con lui mentre l'uomo continua a parlare male di Sho come se fosse un mostro.
A Jun fa una rabbia tremenda sentir uscire dalla bocca di quell'uomo simili ingiurie verso Sho. E' lui il mostro! Non Sho! Forse ha sbagliato modo all'inizio di aiutarlo e proteggerlo ma lui ha sempre pensato al suo bene al contrario del padre che ha sempre e solo pensato a se non avendo nessun rimpianto per quello che stava facendo.
“Jun-chan... lui non sa niente... il vero Sho-chan è quello che conosci tu e che ami...” sussurra Masaki a Jun mentre il Barone Matsumoto sta dicendo a Toma quanto trovi rivoltante Sho e il ragazzo annuisce convinto rispondendo sdegnato. Fa tutto parte del piano per insospettire l'uomo.
“Si... lo so...” sospira Jun “Ma mi infastidisce comunque... solo Nino può insultare Sho...”
“Etciù!” starnutisce Nino mentre sparecchia la tavola.
“Ti sei preso il raffreddore?” chiede Satoshi passandogli accanto.
“Credo che qualcuno stia parlando male di me...”
“Se così fosse avresti il raffreddore tutto l'anno...” sorride Satoshi vedendo lo sguardo perso del ragazzo “Kazu...stavo scherzando... non intendevo...”
“Starà bene? Jun intendo...”
“Ah...” Satoshi fa un sorrisino mentre lo abbraccia “E così sei preoccupato per la principessa...”
“No che non lo sono...” borbotta Nino arrossendo.
“Potrei essere geloso sai...”
“E se fosse?” chiede Nino guardandolo con gli occhi socchiusi “Che faresti?”
“Ti ricorderei che sei solo mio...” mormora baciandolo mentre qualcuno richiude la porta senza fare rumore ed esce dalla stanza.
“Non si sono nemmeno accorti che ero lì...” mormora Sho trascinandosi verso la sua stanza.
Jun è via da due giorni e lui sembra un morto che cammina. Sta impazzendo. Gli manca Jun da morire. Gli manca perfino litigare con lui, i loro abbracci con mille e più significati nascosti... i loro baci...
“Oddio Jun...torna presto ti prego...mi sento male!” dice buttandosi sul letto a torturare un cuscino finché non cade addormentato.
“Masa... svegliati...” lo chiama Jun. E' ancora scuro ma presto il sole sorgerà “Masa...”
Il ragazzo apre gli occhi tirandosi a sedere sul letto grattandosi la testa.
“Ho sonno Jun-chan...”
“Dobbiamo muoverci!”
“Si...”
Si alza dal letto e si rimetti i vestiti.
Jun apre la porta e gli fa segno che possono uscire. Trovano Toma fuori dalla stanza che gli aspetta.
“Buongiorno...” li saluta regalando un enorme sorriso a Masaki che ricambia con un timido sorriso.
“Puoi smetterla di fare il provolone con Masaki?” dice Jun a Toma mentre vanno verso la camera di Miyako.
“Sei per caso geloso cugino?”
“Per nulla!” dice cercando di tenere un tono basso per non svegliare tutta la casa “Ma non è affatto il momento di sfoggiare le tue doti di seduttore! Abbiamo altro a cui pensare...”
“Si si lo so... solo che tu ci hai dormito insieme stanotte...” si lamenta Toma.
Fortunatamente Masaki non li sente è ancora su un altro pianeta per il sorriso di Toma.
Arrivati alla camera di Miyako, Jun bussa alla porta. La ragazza esce un secondo dopo con solo una borsa da viaggio.
“Miya...” la rimprovera Jun.
“Ti giuro! E' l'essenziale! Qualche mantella se dovessimo nasconderci in città e la bambola che mi ha regalato la nonna...” dice supplichevole.
“Va bene...” cede Jun “Masa vai a preparare i cavalli. Prendi la borsa di Miya e va... voi due andate a prendere la mamma... io tengo lontano quel maledetto. Se non mi vedete arrivare entro cinque minuti scappate... io vi raggiungerò sulla strada..”
“Jun-chan...”
“Masa fidati di me...” dice mettendogli una mano sulla spalla “E se... dovesse succedermi qualcosa dai questa a Sho...” e gli porge una lettera che ha scritto nella notte per il Duca.
“Jun-chan...” riesce solo a pigolare Masaki come se quella fosse l'ultima volta in si parlano.
“Andrà tutto bene Masa... tornerò a casa non ti preoccupare...” dice abbracciandolo “Ora andate... ci vediamo dopo...” dice e si dividono.
“Signorina.. come sta la sua caviglia?” chiede l'uomo davanti alla porta della camera della madre vedendo arrivare Miyako che zoppica.
“Mi fa male... e la fasciatura si è allentata nella notte... non è che... potrebbe aiutarmi nuovamente?” chiede la ragazza sbattendo le ciglia e gli occhi dell'uomo si accendono.
“Con molto piacere...” afferma avvicinandosi a Miyako.
“Buon riposino...” dice Toma alle sue spalle colpendolo con un grosso vaso sulla testa e quello crolla a terra tramortito.
“Grazie Toma...” respira finalmente la ragazza per poi dare un calcio all'uomo “Porco schifoso!”
Entrano nella stanza.
“Miyako... Toma...” dice la madre, vestita per uscire, vedendoli entrare “Jun?”
“Sta tenendo impegnato lo zio...” dice Toma “Siete pronta zia?”
“Si...possiamo andare...” barcolla un po' ma i due la sorreggono.
“Madre...”
“Non ti preoccupare Miyako... sto bene...”
“Scusate zia...” dice Toma prendendola in braccio “Così non vi affaticherete”
Mentre Miyako e Toma portano via la Baronessa, Jun sta controllando dove sia il padre.
“Forse dorme...” pensa quando due enormi uomini lo afferrano sotto le ascelle e lo portano via “Ehi! Chi siete! Che volete! Lasciatemi!” strilla provando a liberarsi ma inutilmente fino a che non viene lasciato andare nello studio del padre dove l'uomo lo aspetta.
“Jun... eccoti qui...” dice il padre mentre uno di quegli uomini lo fa stare inginocchiato a terra.
“Voi...”
“Pensavi di raggirarmi vero?” chiede quello rifilandogli uno schiaffo “So perfettamente che eri a corte... hai pure salvato la figlia del re...”
Lo sa? Era lui che ha attentato alla vita del re? Sa che è una sua spia?
“Sei molto intimo con il Duca Sakurai...che dispiacere... pur un figlio deviato ho... sempre che tu sia... mio figlio....”
“Che state dicendo?! Io, purtroppo, sono vostro figlio!”
“Tua sorella no...”
“Cosa?”
“Resteresti sorpreso sapendo di chi è figlia...” mormora il padre prima che l'altro uomo tramortisca Jun che cade svenuto sul pavimento....