La spada e la rosa

Sep 02, 2012 17:39


Eccomi eccomi!!! Un nuovo capitoloooooooo <3

Titolo: La spada e la rosa
Genere: Au, romantico, Angst
Fandom: Arashi
Pairing: Sakumoto, Ohmiya,Ryohkura (accenno)
Rating: PG-15
Disclaimer: Nessuno delle persone citate mi appartiene ma se mi appartenessero... muahahahah XD





Capitolo 12

“Io?” chiede Jun confuso “Perché sono stato convocato da sua maestà?”
“Per quando è richiesta la nostra presenza?” chiede Sho al messaggero, scioccato quanto Jun dalla notizia.
“Entro oggi...se volete scusarmi...” dice il messaggero andandosene a cavallo.
Sho si volta a guardare Jun che ha l'aria terrorizzata mentre arriva anche Yoko, rimasto per la notte per tenere sotto controllo le condizioni di Ryo.
“Tuo zio, il Re ha convocato me e Jun a palazzo...” spiega Sho.
“Cosa? E perché?”
“Non ci è stato detto...” mormora Sho più preoccupato per quello che potrebbe succedere a Jun che a lui “Credi che abbia saputo che Jun in realtà non è figlio di un diplomatico e...”
“Sho” lo interrompe Yoko “Mio zio è un uomo buono...”
“Lo so Yoko ma il Re non è tollerante con i giocatori d'azzardo...”
Jun trema solo all'idea di finire in prigione o addirittura sulla forza per gli errori del padre.
“Jun-sama non preoccupatevi... mio zio non farà alcun male...” prova a rassicuralo Yoko.
“Vi proteggerò io Jun... statene certo... qualunque cosa succeda...” dice abbracciando Jun sotto lo sguardo tristemente velato di Yoko.
“Quando dovete presentarvi a palazzo?” chiede Yoko dopo alcuni minuti che i due sono stretti in quell'abbraccio silenzioso.
“Oggi...” risponde Jun con un filo di voce.
“Bene... andremo con la mia carrozza...” dice sorridente “Tanto dovevo comunque andarci...”
Sho e Jun si dividono e dopo essersi a lungo guardati negli occhi vanno nelle loro stanze per preparare un bagaglio da portarsi dietro.
“Quindi ora... il vostro rapporto è mutato...” prova a dire Yoko a Sho mentre rientrano in casa.
“In che senso?”
“Beh... vi abbracciate...”
“No... io l'ho abbracciato... lui era un blocco di granito...” dice affrettando il passo per andare nella sua stanza.
Dopo un'ora sono tutti pronti per partire. Sho affida la gestione della villa al fidato Satoshi e, dopo aver salutato tutti, con un Masaki in lacrime come se fosse un addio i tre partono alla volta del palazzo di Re Matsuoka.
Jun, seduto vicino a Sho guarda dalla finestrella, pensieroso e silenzioso.
Yoko cerca di distrarlo parlando di qualcosa di buffo ma non c'è verso, Jun sembra essere in un altro posto con la mente.
Pensa a quanto suo padre sia orribile, di quante azioni abominevoli si è macchiato. Non si accorge di aver iniziato a piangere finché non sente il dorso della mano di Sho asciugargli una lacrima sulla guancia e si volta a guardarlo.
Sho lo guarda dolcemente mentre la mano scende e prende quella di Jun intrecciandone le dita mentre Yoko li guarda in silenzio, sorridendo.
Dopo alcune ore di viaggio arrivano all'immenso palazzo reale.
La carrozza si ferma nel vialetto davanti alle gradinate che portano in casa.
Mentre scendono il re, li raggiunge.
“Duca Sakurai! Barone Matsumoto! Kimitaka! Ben arrivati!” dice sorridente, circondato da alcuni nobili.
“Vostra Maestà i miei omaggi...” dice Sho ossequioso inchinandosi mentre anche Jun fa lo stesso.
“E' sempre un onore vedervi Sire...” afferma proprio Jun.
“Sono contento che siate venuti subito!”
“Perdonate Maestà... qual è il motivo per cui ci avete convocato?” chiede Sho irrequieto ma l'uomo scuote la testa.
“No no Duca... oggi non si parla di niente di troppo impegnativo. Questa sera c'è una festa a palazzo e sarei felicissimo di avervi in mia compagnia. Resterete qui questa notte e domani vi prometto che la vostra curiosità verrà soddisfatta.”
“Come desiderate...”
“Ora andate a riposarvi un po'. Ho fatto preparare due stanze per voi... il viaggio dev'essere stato stancante...” afferma il re “Kimitaka vieni ci sono i nostri cugini Kamenashi.... a stasera allora...” dice ancora portandosi via il nipote.
Così Jun e Sho seguono il maggiordomo reale che li scorta nelle camere designate per loro sullo stesso piano, fianco a fianco.
“Prego...” dice per poi congedarsi mentre i due ragazzi sono davanti alle porte delle rispettive stanze.
“Non temete Jun... non sarà nulla di grave...” cerca di rassicurarlo Sho.
“Si...”
“Buon riposo allora...”
“Anche a voi Sho-sama...” e si lasciano per riposare anche se l'agitazione per il giorno dopo non accenna a sparire.
Alla fine arriva il momento della festa. Quando vengono annunciati nel salone, questo è già pieno di persone.
“Le feste del re sono sempre così...” dice Jun meravigliato.
“Esagerate...”
“Stavo per dire piene di vita... però se preferite esagerate...” ride Jun e Sho sorride.
“Più che altro... c'è gente non proprio...”
“Barone Matsumoto-sama!” dice una voce femminile e poco dopo vengono investiti da un profumo dolce “Che bello vedervi ancora... vi ricordate di me?”
“Come potrei dimenticarmi di una splendida principessa come voi?” dice Jun cercando di essere il più cordiale e affascinante possibile mentre si inchina e accetta la mano della ragazza e la sfiora delicatamente con le labbra.
“Duca... ci siete anche voi questa volta...” dice con aria di sufficienza a Sho mentre vengono raggiunti da Yoko “Cugino...
“Cugina...”
“Ho saputo che avete subito un'aggressione mesi fa Duca...come state ora?” chiede la principessa senza nessun interesse particolare.
“Si Principessa... sto meglio e vi sono grato per l'interesse che avete avuto per la mia salute...” dice Sho anche se in realtà vorrebbe strozzare quella gallina vanitosa.
“E non sapete chi è stato?”
“No purtroppo...”
“Di sicuro devono essere stati quei schifosi sovversivi!” afferma disgustata Maki “Sono rifiuti umani... mi fa rabbrividire solo il pensiero che si possano sprecare i soldi così con un gioco... e pretendono pure che la famiglia reale dia loro dei soldi per risollevarsi e riavere il loro titolo nobiliare! Inammissibile! Se mio padre accettasse di supportarli dove andremmo a finire? Il regno cadrebbe nella vergogna più totale! Quella gente merita solo di morire!” esclama indignata sotto lo sguardo furioso di Sho e Yoko.
“Quello che fa più schifo, Principessa, è come quegli uomini non tengano conto dei sentimenti dei propri famigliari...” dice Jun freddo “Come riescono a rovinare la reputazione di moglie e figli...”
“Avete ragione Barone...” asserisce la ragazza “Siete un uomo molto buono... mi ricordate mio padre...”
“Non sono di certo buono come Sua Maestà...”
“Ma perché stiamo parlando di cose avvilenti? E' una festa! Ballate con me Barone?” chiede Maki con una risata altamente finta.
“Con molto piacere...”
I due si allontanano sotto lo sguardo indemoniato di Sho che peggiora di minuto in minuto al solo vedere quell'arpia tra le braccia del suo adorato Jun.
“Quante maledizioni stai lanciando da mia cugina?” chiede Yoko prendendo dal vassoio di uno dei camerieri, due bicchieri di vino.
“Troppe...”
“Sho...anche tu qui.” dice il padre di Sho avvicinandosi al figlio.
“Padre... come state.”
“Starei meglio se vedessi il figlio di quel sovversivo lontano dalla tua futura moglie...” sibila.
“Padre...che state dicendo?”
“Te l'ho già detto! Sta cercando di fregarti! E' un nemico della corona! Devi denunciarlo prima che sia troppo tardi!” dichiara l'uomo mentre vengono raggiunti da Mai e dal suo promesso sposo, il Visconte Narimiya Hiroki.
“Che invidia...” mormora la ragazza guardando Jun e Maki ballare insieme.
“V-volete...b-ballare...m-mia c-cara?” balbetta il giovane visconte.
“Preferirei ballare con il mio cane!”
“Mai!” la riprende il Duca severo.
“Scusate... Si vi concedo di ballare insieme...” dice Mai al ragazzo che le sorride raggiante e si portano sulla pista da ballo mentre il re si avvicina.
“Allora come vi sembra la festa? Vi divertite?” chiede sorridente ma vedendo il vecchio Duca Sakurai, il sorriso si spegne un po' “Duca... come state?”
“Bene Vostra Maestà...”
Il ballo è cambiato e Jun e Maki tornano da loro.
“Visto che siete miei ospiti vorrei invitarvi ad una battuta di caccia domani!” dice il re provando a tirare fuori il solito entusiasmo.
“Certamente Vostra Maestà” sorride Sho.
“Sarà un piacere” risponde Jun mentre Maki vorrebbe trascinarlo di nuovo nelle danze.
“Invita la principessa a ballare” sussurra il Duca a Sho.
“Non mi sembra il caso...”
“Fai come ti dico!”
“Principessa...” la chiama Sho riluttante e questa si volta verso di lui come se a parlare fosse stato l'ultimo dei poveracci “Mi concedereste un ballo?”
Maki sta per dire che preferirebbe ballare solo con Jun ma il padre la guarda con sguardo eloquente.
“Con molto piacere Duca..” così lascia il braccio di Jun per attaccarsi a quello di Sho.
Jun ci resta male. Lo sa perfettamente che è desiderio del padre di Sho vederlo sposato alla principessa ed ereditare il titolo reale però la cosa lo disturba comunque.
“Bene... vado dagli altri ospiti...essere il Re comporta dei doveri...” sbuffa divertito l'uomo allontanandosi.
“Aspettare Sire... vengo con voi” afferma il Duca Sakurai seguendolo come un cagnolino.
Patetico...
Pensa Jun.
“Triste perché non hai più una dama con cui ballare?” gli chiede Yoko.
“Ti dirò... sono estremamente felice invece... tu piuttosto... non ti vedo mai ballare con qualcuna... come mai? Non mi dire che sei troppo timido per chiedere a una ragazza di ballare!” ride Jun.
“Non piaccio alle ragazze... mi trovano goffo e impacciato... e poi... anche volendo non c'è nessuna che mi interessi particolarmente...”
“Nessuna nessuna?”
“No.... in realtà... c'è una persona che mi piace...” dice sorridendo.
“E allora perché non la inviti a ballare?” chiede Jun per incoraggiarlo.
“Sarebbe fuori luogo...e poi... è già innamorata di un'altra persona...” spiega Yoko rabbuiandosi un po'.
“Mi dispiace...” dice sinceramente affranto per l'amico Jun “Se sapesse quello che provi ti adorerebbe... sei un ragazzo straordinario Yoko...”
“Non posso competere con l'altro...neanche tra un milione d'anni”
“Sei troppo pessimista Yoko...” dice dandogli una pacca sulla spalla “Scusami vado a prendere un po' d'aria... il profumo di tua cugina mi ha un po' rimbambito...” dice e si allontana da lui. Esce sul balcone osservando il panorama mentre respira a pieni polmoni. Alza lo sguardo verso il cielo, invaso dai ricordi. Quante volte lui e la sorella hanno sognato di andare, un giorno, ad una festa reale. Per un momento gli viene nostalgia di casa, della madre, della sorella... ma poi ripensa a tutto quello che ha fatto il padre e gli sale una rabbia furiosa.
“Eccovi...” dice qualcuno dalla porta finestra e Jun non deve neanche voltarsi per sapere chi è “Cos'avete Jun? Non vi sentite bene?” chiede Sho abbracciandolo da dietro.
Jun si lascia abbracciare sentendo quella rabbia scivolare via.
Sho lo fa voltare verso di lui senza smettere di abbracciarlo.
“Avete abbandonato la principessa per venire a cercare me?” chiede Jun.
“Si... perché siete l'unico con cui vorrei ballare...” mormora Sho facendolo sorridere mentre inizia a muoversi.
Jun si lascia condurre dall'altro che non sembra molto bravo come ballerino ma è comunque piacevole. I loro volti sono vicini così vicini che i loro nasi si sfiorano. Un soffio separa le loro labbra e proprio mentre stanno per togliere ogni distanza tra di loro...
“Barone...finalmente vi ho trovato!” esclama la principessa e i due si dividono prontamente “Duca... che succede?” chiede vedendoli imbarazzati.
“Sono l'insegnante privato di danza di Sho-sama... gli stavo dando qualche ripetizione dell'ultimo minuto...” dice Jun e la ragazza sembra crederci.
“Dovete dare più lezioni al vostro allievo... non è bravo quanto voi...” dice prendendo a braccetto Sho “Vediamo se il Barone ha fatto miracoli...” dice trascinandolo dentro con Jun che li segue.
Per tutta sera, anche se Sho vorrebbe fermarsi, il padre, che lo tiene costantemente d'occhio, non può che continuare a restare incollato alla principessa Maki mentre Jun si intrattiene parlando con Yoko.
Quando finalmente, a tarda ora la festa volge al termine, gli invitati salgono sulle loro carrozze per tornare a casa loro mentre gli ospiti del palazzo, dopo aver dato la buonanotte al sovrano e alla figlia, si dirigono nelle proprie stanze per dormire.
“Mi raccomando Sho... tieni d'occhio quel farabutto...” si raccomanda il padre prima di andare via.
“Come sta mia madre?” chiede Sho ma il padre non aggiunge altro e, salito sulla propria carrozza se ne va.
Torna verso la propria stanza e vede Jun appoggiato alla porta della propria camera.
“Jun... non siete ancora a letto?”
“No vi aspettavo....” risponde il ragazzo facendo provare un tuffo al cuore di gioia al Duca “Volevo augurarvi la buonanotte... tutto qui...”
Fa per entrare nella stanza quando Sho lo trattiene prendendogli la mano.
“Non vedo l'ora che sia domani per rivedervi...”
“Domani c'è la caccia...” sorride Jun “Non mi sottovalutate Duca... sono abbastanza bravo...”
“Sono proprio curioso di vederlo con i miei occhi se siete bravo o meno...” ride Sho avvicinando le proprie labbra per baciarlo.
Jun non si muove all'inizio lasciandosi baciare fino a che le sue braccia con si avvolgono intorno al suo collo e inizia a ricambiare dolcemente al bacio.
“Buonanotte Sho-sama...” sorride Jun quando si staccano.
“Buonanotte Jun...” dice Sho. Vorrebbe di più di un semplice bacio ma non può forzare Jun, non ora che sembra proprio che sembra aver bisogno del suo supporto.
Gli accarezza il viso e poi ognuno va nella propria camera.
Jun si lascia andare contro la porta chiusa toccandosi il petto. Il cuore sta martellando come impazzito. Quell'arrogante Duca gli piace così tanto...Si cambia e si distende a letto agitato più di prima non solo per il colloquio col re ma anche per il semplice fatto di rivedere Sho.
Passa il tempo ma non riesce a prendere sonno ma proprio quando sta per crollare addormentato sente dei passi nel corridoio.
La sua fantasia inizia a galoppare. E' Sho che sta venendo da lui!
Si alza e va alla porta cercando di fare meno rumore possibile, aprendola piano e mettendo fuori la testa. Rimane sconcertato quando vede si Sho, a dorso nudo con i soli calzoni leggeri con cui dorme sulla porta della propria stanza e, davanti a lui, in camicia da notte, la principessa Maki.
Sho si fa da parte e fa entrare la ragazza richiudendo la porta non accorgendosi di Jun.
Questo richiude la porta e torna a letto. Si sente morire e soprattutto si sente così stupido per aver anche solo pensato che Sho potesse andare da lui quando ha la principessa tutta per se.

“Principessa di che mi dovete parlare di così urgente da venire di notte nella mia stanza?” chiede Sho alla ragazza che lo guarda, studiandolo. Sho inizia a preoccuparsi che la ragazza abbia strane idee per la testa.
“Non preoccupatevi Duca. Non sono qui per fare qualcosa di sconveniente... anzi sto cercando di evitarvi di fare pazzie...” sorride sedendosi sul letto “Ditemi... voi mi amate e volete sposarmi?” chiede a bruciapelo mettendo a disagio Sho.
“Io...”
“Non vi preoccupate Duca... voglio la verità. Non abbiate paura...” dice per rassicurarlo ma Sho non sembra convinto “Se vi può essere d'aiuto... io non vi voglio sposare... sono interessata ad un altro uomo...”
Sho tira un sospiro di sollievo dentro di se ma poi un dubbio comincia a farsi strada dentro alla sua mente. Non sarà...
“Sono molto interessata al Barone Matsumoto...”
Maledizione... Jun non sarà mai suo! Jun è il suo unico, grande amore!
“Per cui caro Duca, vi consiglierei di lasciar perdere ogni mira che avete su di lui” dice tranquillamente, sorprendendo Sho “Mi sono accorta di come lo guardate e poi... nessuno avrebbe mai creduto alla storia dell'insegnante di ballo privato... voi provate qualcosa per il Barone ma... volete davvero gettare fango sull'onore della vostra famiglia se si venisse a sapere del vostro amore impossibile?”
“Mi state minacciando principessa?” chiede Sho guardandola con aria di sfida “Perché io non ho paura di voi... in più non so di che state parlando. Jun è mio amico nulla di più”
“Vedo che non volete accettare il mio consiglio...bene...” afferma la ragazza alzandosi con un sorrisino tirato sulle labbra “Ma non mi sottovalutate Duca...sono pur sempre la figlia del Re...” e detto questo esce lasciando Sho turbato. Quella ragazza potrebbe essere davvero una spina nel fianco. Deve stare attento.

“Buongiorno Jun...” lo saluta Sho sorridendo incontrandolo per il corridoio mentre esce dalla stanza ma il ragazzo tira dritto e non gli risponde “Tutto bene?” chiede seguendolo ma Jun è determinato a non parlargli.
Dopo quello che ha visto non si fiderà più delle sdolcinate parole di Sho.
“Jun mi dite perché mi ignorate?” insiste Sho mentre arrivano nella sala da pranzo del palazzo per fare colazione tutti insieme “Jun..”
“Buongiorno ragazzi” li saluta Yoko.
“Buongiorno Yoko” lo saluta Jun ferendo Sho. Perché ha salutato Yoko e lui no? Dov'è finita quella dolce atmosfera della sera prima?
Mentre prendono posto Sho si sta per sedere vicino a Jun ma questo strattona Yoko e lo fa sedere tra di loro.
“Gomen....” dice Yoko mortificato.
“Non ti preoccupare...” dice Sho.
E' certo Jun ce l'ha con lui... ma perché?
Appena arriva, Maki corre a sedersi vicino a Jun e parlando solo con lui al punto che il padre è costretto a rimproverarla più volte.
“Maki smettila. Lascia un po' in pace il povero Barone Matsumoto e sii più cordiale con il Duca e gli altri ospiti...” dice a denti stretti per non farsi sentire dai commensali ma tutti hanno notato la faccia piena di disappunto del re al vedere la figlia fare la sciocca col povero Jun che, educatamente le risponde.
“Do la mia attenzione a chi mi pare, padre...”
“Smettila di comportarti come una ragazzina viziata o ti spedisco in camera tua e non esci per mesi hai capito?” sibila il re minaccioso per poi rivolgersi ai suoi ospiti “Bene possiamo avviarci.”
Escono tutti e, preso un fucile gli uomini, si dirigono a piedi nel bosco vicino.
Re Matsuoka spiega loro che preferisce la caccia a piedi piuttosto che quella a cavallo perché le povere bestiole soffrono a sentire il rumore degli spari.
Jun continua a fare di tutto per evitare di stare anche solo vicino a Sho e sta con Yoko che sembra agitato.
“Yoko? Tutto bene?” chiede.
“Ecco... non amo particolarmente la caccia... insomma...spare a dei poveri animali solo per il semplice gusto di farlo e non per una vera necessità...”
“Sei un rammollito cugino...” lo prende in giro Maki ridendo “A differenza tua io adoro la caccia. Amo seguire le tracce della mia preda e poi farla cadere nella mia trappola...” dice allusiva guardando Jun che spera che qualcuno sia così incapace con il fucile da spararle accidentalmente.
Sho continua a guardare Jun chiedendosi cosa possa aver fatto per farlo arrabbiare così.
Stanno camminando da quasi un'ora e non hanno ancora trovato nessun animale a cui sparare.
Sho decide di affrontare Jun.
“Jun... che succede?” chiede avvicinandoglisi quando Maki si mette in mezzo tra loro due.
“Questa mattina sembra che gli animali non vogliano farci divertire vero Barone?” chiede civettuola.
“Già...” risponde Jun educato “O forse hanno paura della vostra bravura principessa”
Sei stomachevole quando ti lanci a fare elogi alle persone che non sopporti...
Pensa Sho al fianco di Maki, ancora una volta con qualcuno che lo divide da Jun.
All'improvviso, mentre continuano la loro battuta di caccia, dagli alberi compaiono alcune frecce.
Tutti cercando di ripararsi. Jun non ci pensa su due volte per proteggere Sho gli si getta addosso trascinando a terra anche Maki.
Quando l'attacco a sorpresa sembra essere finito tutti sono sconvolti e spaventati.
“Guardie! Setacciate il bosco!” esclama il re rialzandosi, fortunatamente illeso come gli altri nobili.
“Jun...” mormora Sho vedendolo ancora sopra di lui e Maki temendo il peggio ma questo si risolleva. Una freccia ha bucato la manica della sua camicia di seta ma non ha fortunatamente toccato la pelle.
“State bene?” chiede Jun aiutando sia Maki che Sho a rialzarsi.
“Barone... avete salvato mia figlia!” esclama Re Matsuoka abbracciando Jun che vorrebbe dirgli che lui voleva proteggere Sho ma non sua figlia “Vi sono debitore...” dice commosso.
“Barone... grazie...” dice Maki fingendosi altrettanto sensibile come il padre ma sa perfettamente quali fossero le vere intenzioni di Jun.
“Vostra Maestà non abbiamo trovato nessuno...” si rammaricano le guardie tornando a meni vuote tra lo sconcerto generale.
“Che siano i sovversivi?” chiede un nobile impaurito.
“Si sono spinti fino al Palazzo?” trema un altro.
“Miei gentili ospiti credo sia meglio tornare a palazzo per oggi...abbiamo tutti bisogno di calmarci” annuncia il re e tutti, spaventati si avviano in silenzio.
Sho ha una gran voglia di stare un po' da solo con Jun. Sarà la prima cosa che farà appena potranno congedarsi dagli altri.
Purtroppo per lui il re ha altri piani in mente.
“Duca... Barone... è arrivato il momento di parlare... so che sarete turbati da questo attentato improvviso ma ho assoluto bisogno di parlare con voi...” dice serio e i due ragazzi lo seguono nello studio.
Jun è agitatissimo. Può succedere di tutto. Non sa che aspettarsi ora.
Entrano e sono solo loro tre. Nessun domestico a disturbarli, nessun nobile attaccato al re.
Re Matsuoka fa segno loro di accomodarsi ma i due sono troppo agitati per potersi sedere.
“Innanzitutto vorrei ringraziarvi nuovamente Barone per aver protetto mia figlia a costo della vostra vita” si inchina l'uomo.
“Vostra Maestà non c'è bisogno che vi inchiniate davanti a me...”
“Ve lo devo.”
“Vostra Maestà...” si intromette Sho “Voi pensate che sia stato un attentato da parte dei sovversivi?”
“Si. Ne sono certo... ed è per questo che vi ho fatto convocare subito...Yoko mi ha recapitato la vostra lettera Duca...”
Jun guarda Sho. Lettera? Quando mai...la mattina del suo risveglio dopo essere stato ferito Sho doveva assolutamente mettere un sigillo a una lettera. Gli ha detto che era per il capo dei gendarmi di zona... ha scritto al re? Allora sono stati i sovversivi a ferire Sho...
“Voglio scoprire i piani dei compagni del tramonto...” sta dicendo il Re e Jun torna a prestargli attenzione “E qui... entrate in gioco voi Barone...”
“Io?”
“Siete il Figlio del Barone Matsumoto... non di un diplomatico... ecco perché...”

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