Dec 17, 2010 20:08
Un sacco di persone dicono che Gary Oldman come interprete di Sirius Black non era appropriato.
Ho letto "L'Ordine della Fenice" un mucchio di volte, e tutte le volte mi sono commossa. In particolare l'ultima, quando cercavo di trovare la tragedia che pensavo non gli fosse stata concessa. Mi sbagliavo, se si legge con attenzione la parte posteriore alla sua morte, ci si accorgerà di come, invece, la Rowling abbia voluto dare rilievo alla morte dell'uomo per cui ha scritto il più lungo dei libri della saga di Harry Potter. Perché potranno esserci duelli di fronte a specchi delle brame, morte di unicorni, pietre filosofali, libri-horcrux, basilischi e fantasmi prototipi di emo, lupi mannari, grami, insegnanti di Divinazione, profezie, topi, ma quello che c'è ne "L'Ordine della Fenice" non c'è in nessun altro.
Nell'introduzione del quarto capitolo, quella che si trova nella parte interna della sovraccopertina, si dice che quello è un libro importantissimo, perché segna la fine dell'infanzia di Harry. Fine segnata dall'incontro con Voldemort, secondo me. Il quinto libro è diverso. E' già un Harry che si avvia verso l'essere adulto, ma che ancora crede di essere in una specie di gioco. E' un Harry a metà tra il ragazzino e l'uomo, uomo che nascerà dalla morte di Sirius. Sempre per quanto mi riguarda.
La morte di Dumbledore, la morte di Dobby, la morte di Colin... sono morti particolari, piene di pathos, pathos che non è in quello che succede dopo, ma nel mentre.
Quando muore Dobby, Harry è stanto di tutta quella sofferenza, è qualcosa di cui sono stata convinta anche quando l'ho letto.
Nel caso di Sirius era appena all'inizio e si affacciava ancor più precisamente sulla morte, dopo quella di Cedric. Era un ragazzino spaventato che sognava, durante la notte, come un ragazzo - come lui, e anche più talentuoso - era stato falciato da Voldemort, Voldemort che causa distruzione, Voldemort che uccide, confonde, separa, distrugge. Distrugge.
(La ricordate tutti la parte in cui il signor Weasley spiega com'era terrificante il marchio di Voldemort? Dà i brividi, tanto è sentita e piena di emozione).
La morte di Sirius (e anche quella di Severus) è diversa.
Ma vorrei soffermarmi su quella di Sirius perché è di lui che sto parlando. E' di lui che parlo costantemente. L'apice dell'amore che si prova per lui è quando muore. Ed è su questo che mi sto soffermando ora.
Sirius non muore cadendo dietro il velo - dentro la bocca del Lethifold -, sarebbe troppo facile, semplice morire così. Significherebbe che basta un alito di vento a portarci via da questo mondo. Sirius muore dopo, muore da quando Harry cerca invano di andarselo a riprendere, quando Remus è sconvolto, quando Harry perde contro Bellatrix ancora una volta - e c'è tutta la disperazione di questo mondo in quel gesto, in quel non riuscire a sconfiggerla perché lei ha vinto e continuerà a vincere come Sirius è morto e continuerà a morire - muore nello studio di Dumbledore Sirius, ripetutamente lì dentro, muore nell'incapacità di decidere di Harry, dopo, se preferisce la solitudine o la compagnia.
E' qualcosa che non hanno saputo tradurre nei libri, ma hanno saputo dare un pathos leggermente maggiore durante la sua morte.
E qui entra in gioco Gary Oldman.
Non lo so com'è nata questa passione, forse perché per Saverio è un attore talentuoso e ho pensato che se Saverio lo credeva, doveva essere proprio così. Ho iniziato a vedere dei suoi film, ho scoperto "State of Grace". Ho rivisto alcune scene de "L'Ordine della Fenice".
Sembra che lui non stia recitando, ma che lui sia dentro quell'arazzo della famiglia Black, sembra che stia cadendo dietro quel velo e viene quasi voglia di urlare "Gary, no!" anziché il nome di Sirius. Perché per me Sirius è Gary.
Quest'opinione sarà impopolare, naturalmente, ma non m'importa.
Magari sarà anche troppo vecchio per il ruolo, a qualcuno potrà sembrare brutto. Ed io non sono d'accordo. Sirius ha trascorso tredici anni dentro un carcere, i segni dell'età credo stiano bene dove sono. Idem per Remus (a me piace tanto Thewlis, proprio tanto) che, nonostante abbandonato da tutti i suoi amici, ha dovuto continuare a vivere e trasformarsi chissà dove, in una landa sperduta dove nessuno poteva raggiungerlo e.
Non è questo il punto.
Il punto è che per me Sirius è in quell'occhiolino che Gary fa a Harry. Quell'occhiolino non è quello di Sirius, se proprio vogliamo precisare, è quello di Gary! E se qualcuno crede che sia appropriato, beh, allora Gary è appropriato per Sirius. E lo è stato da, all'incirca, quando è nato.
E' un attore, certo, gli esseri umani tendono a essere poco piacevoli quando li si conosce, figurarsi un attore che ha avuto un discreto successo; sarà una persona orribile quasi senz'ombra di dubbio. Ma sullo schermo!
Io voglio conoscerlo soltanto sullo schermo, ecco. E' una persona eccezionale lì. Che è identica a un uomo vissuto negli anni '60 e '80 apparentemente uscito da un racconto Medievale, un cavaliere con macchie e paure con un senso radicato d'abbandono e amicizia.
Remus, Remus il fragile cucciolo sciupato con barriere animalesche intorno, ringhia e scopre i denti e argina se stesso. Il cavaliere oltrepassa le mura e salva il cucciolo.
Ma poi il cavaliere è costretto ad attraversare un brutto periodo, deve dimenticare il divertimento, l'adolescenza, "no, la guerra non è uno scherzo". In men che non si dica si trova senza vita, senza amici, in una cella puzzolente di Azkaban nel Mar Nero con nessuno a cui raccontare ridendo istericamente la sua storia di follia e anormalità.
Poi ritorna, nuotando trasformato in cane, per qualche strana ragione ritorna. Trovo un figlioccio distrutto.
Ed è qui il bello. Riesce a salvare anche lui. Salva Harry Potter.
Questo è molto importante.
Io ho perdonato la Rowling. Per ucciderlo, come ho già accennato, ha tentato in tutti i modi di allontanare l'evento scrivendo pagine su pagine di avvenimenti e piccole cose irrilevanti che servissero a creare un puzzle dietro il quale nascondersi, nel quale confondersi. E l'ha ucciso. Perché i Malandrini dovevano scomparire tutti, avrebbero rubato la scena altrimenti, morire e lasciare libero il terreno per permettere agli altri di vivere, perché - diavolo - non potevano mica vivere soltanto loro!
No, magari è che dovevano morire sennò non li avremmo capiti a pieno, la Rowling li ha uccisi così che si stampassero bene nella nostra testa - e non soltanto loro, ma anche Lily, Remus, Severus (chi non ama Severus?) - e non potessimo pensare "cristo, quanto lo odio".
... e così che certe persone nel freddo di un pomeriggio di Dicembre scrivessero righe e righe su qualcosa e qualcuno che nella realtà non esiste - e non sto parlando certo della magia - perché Sirius non può esistere, BRUCIARE, senza che qualcuno si scotti con lui.
Si porta dietro un numero incredibile di vittime e di persone che credono nel "love will tear us apart"...
Cristo.
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