Sound of a broken heart

Mar 12, 2014 10:18

Titolo: Sound of a Broken Heart
Fandom: Westlife
personaggi: ShanexNicky Shane/FemeleOc
Rating: Arancio
Generi: Slash, Het, Angst, Drammatico, Sentimentale, AU
Intro: .Shane guardò la porta chiudersi e scoppiò a piangere. Nicky se ne era appena andato.
Non sapeva né come né perché ma era andato di nuovo a letto con lui. Si domandò con quale faccia avrebbe guardato Jackie quando sarebbe arrivata quel sabato, o con quale coraggio le avrebbe risposto al telefono.
Singhiozzò e si diede dello stupido per aver ceduto così facilmente a Nicky. Era da quando aveva conosciuto Jackqueline - sette mesi e mezzo - che non succedeva.
Con mani tremanti afferrò il cellulare, aveva un disperato bisogno di sentire la voce di Jackie. Mentre digitava il suo numero gli cadde l'occhio sull'ora. Le quattro del mattino. No, non poteva chiamarla, l'avrebbe solo spaventata. E non era sicuro che avrebbe detto qualcosa di sensato, così cambiò idea e le inviò un SMS. Prese il portafogli e tirò fuori una loro foto, baciò il viso della ragazza. Chiuse gli occhi sperando di svegliarsi e scoprire che era solo un terribile incubo.
“Sei sempre nei miei pensieri. Mi manchi. Ti amo.”

Shane entrò nella stanza buia e si tolse la giacca, la lasciò cadere, incurante di dove sarebbe finita. Avanzò lentamente nella stanza buia, domandandosi in quale preciso punto della sua vita si fosse perso. Forse quando aveva posato per la prima volta i suoi occhi nocciola su quelli azzurri di Nicky, o quando erano usciti per la prima volta da soli per bere una birra. O forse quando le labbra morbide di Nicky si erano posate sulle sue, o quando - quella stessa sera - Nicky gli aveva detto “Scusa, sono ubriaco.”
O quando si era comportato come se non fosse successo niente. Mentre per lui era cambiato l'intero universo. Quando aveva baciato Nicky aveva capito un sacco di cose e allo stesso tempo non aveva capito più nulla.
Shane cercò a tentoni il mini-bar, lo trovò e lo aprì, afferrò la bottiglietta mignon di vodka e si alzò in piedi, scrollò la testa e prese le altre tre bottigliette di Vodka.
Barcollando si sedette sul letto, aprì la bottiglietta e ne bevve più che poté in un sorso solo. Tossì e si asciugò la bocca con il dorso della mano. Chiuse gli occhi e si sdraiò sul letto.
Nella sua testa apparvero le immagini di quella sera e di quella precedenti. Nicky che lo baciava, Nicky che lo spogliava, Nicky che lo faceva godere... Shane sorrise al ricordo, l'espressione del suo viso cambiò, quando gli ritornò in mente quello che era successo quella sera: Nicky aveva scelto a caso fra le fans, una ragazza bionda con un seno enorme, e l'aveva baciata davanti a lui. L'aveva palpata come se fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto.
E lui si era sentito perso, come sempre, come ogni singola volta che Nicky s'intratteneva con una ragazza. Shane sbuffò e ritornò in posizione seduta, guardò la bottiglietta fra le mani - le altre le aveva abbandonate sul letto -  e finì il contenuto.
Sospirò rumorosamente e strinse gli occhi, impedendo alle lacrime di scivolare lungo le guance. Si alzò in piedi e camminò per la stanza sentendosi in gabbia, intrappolato in un rapporto che non era un vero rapporto, un qualcosa che non andava da nessuna parte.
Nicky lo ammaliava, lo seduceva, gli faceva fare tutto quello che voleva e poi lo abbandonava come un giocattolo rotto o troppo vecchio.
Shane ridacchiò, era proprio così che si sentiva: rotto. Il suo cuore si spezzava ogni volta che Nicky lo ignorava, il che accadeva praticamente un giorno sì e uno no.
Si fermò quando sentì delle voci provenire dalla stanza accanto. Si avvicinò al muro e vi accostò l'orecchio. Risate, gridolini e gemiti.
Gemiti di Nicky e della bionda. Shane rimase lì fermo ad ascoltare, strinse gli occhi e lacrime silenziose scivolarono sul suo viso. Si spostò e colpì il muro con un pugno, sperando che il dolore fisico superasse quello del suo cuore.
Guardò il muro. Non era cambiato nulla. Il suo cuore sanguinava ancora e le mani gli facevano male. Indietreggiò quando sentì i gemiti farsi più forti, si arrampicò sul letto e s'infilò sotto le coperte, le mani sulle orecchie per non sentire Nicky che faceva l'amore con un'altra persona.
Si raggomitolò in posizione fetale e scoppiò a piangere. Non voleva sentire, non voleva vedere, non voleva vivere.

❦❦❦
Shane sorrise, un sorriso finto, mentre abbracciava una fan. La salutò e si voltò verso l'altra ragazza in attesa. Sorrisi finti anche per lei, baci sulle guance freddi come il ghiaccio  e finalmente poté entrare nello studio.
Guardò Nicky e lo vide infilare in tasca un bigliettino.
«Abbiamo fatto conquiste, Byrne?» esclamò allegramente Kian.
Nicky rise, «Cosa ci posso fare se tutte le ragazze mi vogliono?» rispose con la stessa allegria.
Shane si sentì morire. Neppure quella sera sarebbe stato suo.
Abbassò il viso e respirò profondamente. Lo voleva così tanto, così disperatamente... il bisogno che aveva di un gesto di Nicky lo faceva impazzire. Non voleva elemosinare nulla ma allo stesso tempo era disposto ad andare da lui e pregarlo per avere un bacio, una carezza.

«Quando possiamo... noi due... cioè...» balbettò Shane quando fu finalmente solo con Nicky.
Il biondo alzò le spalle, «Non lo so. C'è quella rossa che mi fa impazzire...» rispose con noncuranza e si passò una mano fra i capelli. «Forse domani.» aggiunse e lo baciò velocemente sulle labbra.
Shane lo guardò andarsene e si toccò le labbra sentendole in fiamme. Un semplice tocco di Nicky lo mandava fuori di testa, come ogni volta.
Chinò la testa e sospirò lentamente, con la schiena curva raggiunse gli altri ragazzi che ridevano e scherzavano ignari del fatto che Shane si sentisse triste e vuoto.
Si appiccò un sorriso sulle labbra e alzò la testa, di nuovo pronto a far finta che tutto andasse bene, che fosse felice, che non ci fosse nulla che non andasse.
Rise a una battuta di Brian, commentò con Kian le fan fuori dallo studio, scelse cosa mangiare a pranzo con Mark. Tutto, pur di non pensare a Nicky che gli girava attorno, sfiorandolo, posando le mani sulle sue spalle amichevolmente, un gesto che però non aveva il sapore dell'amicizia.
Nicky gli sfiorò il sedere mentre gli altri non guardavano e Shane rimase fermo immobile, non respirò per qualche istante. Quando Nicky si allontanò ridendo Shane respirò lentamente, con il desiderio che Nicky tornasse e lo facesse suo. Ma non successe.
Nicky si spostò dall'altra parte ridendo, parlando della rossa che gli aveva lasciato il biglietto.
Shane sentì il suo cuore rompersi in mille pezzi per l'ennesima volta.

❦❦❦
Shane sbadigliò e si alzò in piedi, camminò per la stanza d'albergo mezza buia e aprì la porta.«Nicky!» disse sorpreso. Era convinto che la rossa sarebbe rimasta con lui tutta la notte.
«Non mi fai entrare?» domandò Nicky ed entrò, senza aspettare una risposta.
Shane richiuse la porta e guardò Nicky spogliarsi lentamente. La bocca si seccò e le mani iniziarono a tramare mentre il cuore galoppava nel petto.
«Non vuoi?» chiese Nicky facendo scivolare a terra i boxer neri.
Shane scosse la testa e si mosse, andò davanti a Nicky e lo guardò. Il biondo iniziò a spogliarlo e a baciarlo lentamente sul viso. Baci leggeri sulle guance e sulla fronte. Trovò la sua bocca e lo baciò con prepotenza mentre abbassava i pantaloni della tuta.
Shane si lasciò guidare da lui come ogni volta.
Andò sul letto mentre Nicky lo accarezza e gli ordinava cosa fare fra un bacio e l'altro. Era sempre così, Nicky ordinava e Shane eseguiva, come se fosse un cagnolino addestrato e non un ragazzo di ventitré anni.
E mentre Shane cadeva nel suo oblio personale, pensò che avrebbe voluto rimanere così per sempre, abbracciato a Nicky.

Shane si risvegliò e tastò il letto. Trovò solo uno spazio vuoto e lenzuola fredde. Sospirò e affondò la testa nel cuscino. Succedeva ogni volta, facevano l'amore - no, era solo sesso - e quando Shane dormiva Nicky se ne andava.
Il ragazzo sospirò si mise seduto e passò le mani sul viso. Alzò gli occhi e guardò il soffitto color panna.
Perché Nicky non rimaneva con lui? Perché lo faceva star male? Perché lo usava come se fosse una puttana qualsiasi?
Perché si faceva usare. Perché lui era la puttana di Nicky. Era solo quello per lui. Qualcuno con cui sfogarsi. Qualcuno da trattare male. Qualcuno da non amare.
Shane si alzò e andò in bagno, aprì l'acqua della doccia. Si domandò se ci fosse qualcosa che potesse fare per cambiare la situazione.
Non gli venne in mente nulla e, mentre l'acqua calda scendeva su di lui, pianse.
Pianse per se stesso, per quell'amore non ricambiato, per quell'amore che esisteva solo per lui.

❦❦❦
Shane guardò Nicky che chiacchierava con una ragazza e si sentì mancare. Meno di cinque minuti prima si erano baciati nell'ascensore e ora Nicky ci provava tranquillamente con quella.
Shane sospirò e si guardò attorno, deciso a trovare anche lui una ragazza per la notte. Se Nicky lo faceva poteva farlo anche lui.
Avanzò lentamente e si guardò attorno, alla ricerca di una ragazza perfetta per quella notte, la trovò. Era da sola, la testa china mentre scriveva un SMS, i capelli ricci le ricadevano attorno al viso dandole un'aria selvaggia.
Le si avvicinò e le sorrise. «Ciao.» disse, non sapendo come iniziare la conversazione.
La ragazza alzò il viso e infilò il cellulare in tasca. «Ciao.»
Shane deglutì, la ragazza era più carina di quanto si aspettasse. I grandi occhi castani erano circondate da ciglia folte e le labbra carnose erano piegate in un sorriso. «Io sono... sono Shane.» balbettò sentendosi stupido.
«Lo so.» ridacchiò lei, una risata argentina che fece sorridere Shane. «Mi chiamo Jackqueline.» si presentò, «Ma puoi chiamarmi Jackie.»
Shane sorrise sentendosi bene, dimenticando Nicky, il bacio con lui e il suo comportamento. Mentre parlava con Jackie, per la prima volta da molto tempo, si sentì felice.

Shane mugugnò e si girò su un fianco, abbracciò Jackie e le baciò la spalla. «Non voglio andare.» mormorò. «Voglio stare qui con te.»
«Devi andare, tesoro, altrimenti Lou ti farà il culo.» rise lei, con quella risata che Shane amava.
«Voglio stare qui con te.» ripeté Shane stringendosi a lei e posando la testa sul suo seno. «Mi mancherai.»
«Mi mancherai anche tu.» disse lei accarezzandogli i capelli.
Shane sospirò, «Non puoi venire?» domandò. «Per favore!»
Jackie continuò ad accarezzargli i capelli in silenzio. «Devo lavorare Shane, lo sai.» rispose, «Però il fine settimana sono libera.» aggiunse e Shane alzò la testa sorridendo, «Sarò tutta tua.» sussurrò Jackie e Shane la baciò.

«Sembra che tu stia partendo per la guerra!» esclamò Kian prendendo in giro Shane che continuava a voltarsi per guardare Jackie che era rimasta al di là dei controlli dell'aeroporto.
«Mi manca.» rispose lui.
«Ma se non siamo ancora partiti!» disse Brian. «Dio, sei proprio innamorato di Jackie!»
«Ed era anche ora!» esclamò Mark.
Shane arrossì sentendosi completamente in imbarazzo. «La smettete?» si lamentò.
Nicky gli passò accanto, gli sfiorò la parte bassa della schiena, «Se non sei stanco stasera potremmo...» lasciò cadere la frase e guardò Shane.
Lui si scostò come se avesse ricevuto una scossa. «No.» disse, «Io sto con Jackie da sei mesi, in caso te lo fossi dimenticato.» sibilò e si allontanò. Non era sicuro di amarla totalmente ma l'ultima cosa che voleva era tradirla e farle del male.

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Shane guardò la porta chiudersi e scoppiò a piangere. Nicky se ne era appena andato.
Non sapeva né come né perché ma era andato di nuovo a letto con lui. Si domandò con quale faccia avrebbe guardato Jackie quando sarebbe arrivata quel sabato, o con quale coraggio le avrebbe risposto al telefono.
Singhiozzò e si diede dello stupido per aver ceduto così facilmente a Nicky. Era da quando aveva conosciuto Jackqueline - sette mesi e mezzo - che non succedeva.
Con mani tremanti afferrò il cellulare, aveva un disperato bisogno di sentire la voce di Jackie. Mentre digitava il suo numero gli cadde l'occhio sull'ora. Le quattro del mattino. No, non poteva chiamarla, l'avrebbe solo spaventata. E non era sicuro che avrebbe detto qualcosa di sensato, così cambiò idea e le inviò un SMS. Prese il portafogli e tirò fuori una loro foto, baciò il viso della ragazza. Chiuse gli occhi sperando di svegliarsi e scoprire che era solo un terribile incubo.

“Sei sempre nei miei pensieri. Mi manchi. Ti amo.”

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Shane strinse Jackie con tanta forza da lasciarla senza respiro. «Mi sei mancata tanto.» le sussurrò.
Lei rise e gli baciò la guancia. «Non ci vediamo da lunedì!» disse e fece un passo indietro, «Mi sei mancato anche tu.» mormorò dolcemente.
Shane sorrise, sollevato. Per un singolo istante aveva temuto che Jackie lo lasciasse, che avesse scoperto ogni cosa. Sorrise ancora di più e le prese le mani, intrecciando le dite con le sue. La baciò sulle labbra e le sussurrò che l'amava.

«Per fortuna che sei arrivata, Shane stava diventando insopportabile!» esclamò Brian.
«Insopportabile?» chiese Jackie, «Li hai fatti impazzire?» esclamò rivolgendosi a Shane e scompigliandogli i capelli.
Shane rimase in silenzio, temendo che Nicky, seduto accanto a Jackie parlasse e rivelasse il vero motivo per cui lui era così insopportabile in quei giorni.
«Andava in giro con un muso lungo!» rise Mark.
«L'altra sera si è addormentato mentre tornavamo in albergo e mi ha abbracciato mormorando il tuo nome!» disse Kian, «Brr, pensavo che mi avrebbe baciato!» fece una faccia disgustata e rise.
«Stavi scambiando Kian per me?» domandò Jackie scostandosi da Shane.
Lui scrollò le spalle. «Dormivo.» rispose, «Ti stavo sognando.» mormorò.
Jackie rise e lo abbracciò. «Ti manco così tanto?» gli sussurrò e gli sfiorò il viso.
Shane annuì, sentendosi sollevato. «Sì.» rispose, voltò il viso verso di lei e la baciò velocemente sulle labbra. Gli sembrò di sentire Nicky sospirare. Lo guardò per un breve istante domandandosi cosa gli passasse per la testa.
Nicky ricambiò lo sguardo e gli sorrise alzando un sopracciglio, Shane distolse lo sguardo e strinse Jackie.
Lei sbadigliò e posò la testa sulla sua spalla. «Stanca?» domandò passandole una mano fra i capelli, Jackie annuì. «Andiamo in camera?»
«Sì.» sbadigliò lei.
Shane sorrise e l'aiutò ad alzarsi. «Noi andiamo.» disse agli altri.
Si scambiarono la buona notte e Shane condusse Jackie nella loro camera.
«Hai veramente sonno!» rise Shane quando vide Jackie sbadigliare nuovamente.
«Sono esausta.» disse lei lasciandosi cadere sul letto, «Saranno state le tre ore di ritardo dell'aereo.»
Shane si sedette accanto a lei e posò una mano sulla pancia, giocò con l'orlo della maglietta e sorrise. «Stanca quanto?» domandò e si chinò per baciarla sulle labbra.
«Per quello non sono mai stanca.» rispose Jackie, alzò le braccia e attirò a sé Shane.
Lui sorrise e la baciò nuovamente, infilò le mani sotto alla maglietta e le sfiorò i fianchi. «Mi fa piacere.» sussurrò, «Perché mi sei mancata tantissimo.»

❦❦❦
Shane aprì gli occhi, gli era sembrato che qualcuno bussasse alla porta, rimase in ascolto e, visto che non sentiva più nulla, chiuse di nuovo gli occhi.
«Chi è che rompe le palle?» borbotto Jackie.
«Non lo so.» rispose Shane e si sedette sul letto, «Vado a vedere.» si alzò e indossò i jeans.
«Nicky!» esclamò quando aprì la porta. «Cosa ci fai qui?»
Il biondo lo spinse da parte ed entrò, «Volevo vederti.» disse e gettò un'occhiata sprezzante a Jackie.
«Adesso?» domandò Shane e si sentì stupido per la domanda sciocca che aveva fatto.
«Adesso.» disse Nicky e si sedette sul letto.
«Sei ubriaco?» sbottò Jackie, «Torna nella tua stanza.»
Nicky sbuffò, «Voglio solo divertirmi un po'» disse guardando Shane.
Lui rimase fermo senza sapere cosa fare. Deglutì mentre guardava Nicky seduto sul suo letto.
«Nicky!» esclamò Jackie, «Torna nella tua stanza, voglio dormire!»
«Io non ho sonno.» replicò lui, Jackie sbuffò e tornò sotto le coperte.
«Vai in camera tua.» esclamò Shane, si avvicinò a Nicky e lo fece alzare in piedi. «Adesso.» ringhiò.
Nicky rise, «Pensavo saresti stato contento...» disse mentre Shane lo trascinava fuori dalla porta. «Di solito mi preghi di restare con te.»
Shane si morse l'interno delle guance, «Jackie è qui.» mormorò.
Nicky gli accarezzò il viso e Shane chiuse gli occhi e respirò lentamente. «Lo so che sono io il tuo preferito.» sussurrò sulle sue labbra e lo baciò.
Shane si ritrasse, «Smettila, Nicky.» implorò ma Nicky lo afferrò nuovamente e lo baciò con prepotenza.
«Basta.» pigolò Shane anche se il suo corpo gli gridava che ne voleva ancora.
Nicky sorrise soddisfatto, prese la mano di Shane e lo condusse nella sua camera.
«No.» disse Shane, «Devi smetterla.» disse e fece un passo indietro. «Io amo Jackie, adesso.»
Nicky sorrise e piegò la testa di lato, «Non dire così.»
«Io la amo.» disse Shane, più per convincere se stesso che Nicky. «Non m'interessi più.»
«Sei veramente innamorato di quella puttanella?» sputò Nicky.
Shane strinse i pugni. «Come l'hai chiamata?» chiese e sperò di aver capito male.
«Puttanella.» ripeté Nicky. «Jackie è una puttanella.»
Shane avanzò e colpi Nicky con uno schiaffo. «Non chiamarla così.» ringhiò, «Lei è la mia donna.»
Nicky si massaggiò la guancia dolorante. «Preferisci lei a me?» sibilò e Shane annuì con decisione, «Me la pagherai.» disse ed entrò in camera sua. Shane guardò la porta chiusa e sospirò, si passò una mano sulle labbra per cancellare il sapore di Nicky e tornò da Jackie.
«Nicky sta bene?» mormorò Jackie.
«È solo sbronzo.» rispose Shane, «Dormi.» sussurrò mentre le baciava una guancia. Sospirò e si accoccolò vicino a lei, sperò che Nicky non facesse una stronzata come raccontare tutto a Jackie. Sospirò nuovamente e si disse che era stato lui a fare la stronzata del secolo tradendo Jackie.
Si ripromise di raccontarle tutto, un giorno.
Forse.

❦❦❦
«No.» esclamò Shane.
Nicky sorrise e piegò la testa di lato, «Sì, invece.» ribatté, «So che lo farai.» si fermò e fece un passo avanti verso Shane, fermandosi a pochi centimetri da lui. «Altrimenti racconto ogni cosa alla tua cara puttanella.»
Shane sbiancò e strinse i pugni. «Tu non lo farai.» esclamò, «Lascia Jackie fuori da questa storia. Lasciaci in pace.»
Nicky rise e sfiorò il viso dell'altro, Shane si scostò come se il suo tocco lo avesse bruciato. «Oh, sì che lo farò.» sussurrò chinando il viso verso di lui, «Le dirò che l'hai tradita la stessa sera in cui sei partito, che hai baciato un altro quando lei era qui...» si fermò e osservò il viso di Shane che diventava sempre più pallido. «E che sei andato da lei solo per vendicarti.»
«No!» gridò Shane, «Non farlo, per favore!» lo supplicò.
«Oh, lo farò, lo farò se non fai quello che ti dico.»
Shane strinse le labbra e chiuse gli occhi. «Cosa vuoi che faccia?» mormorò, aprì gli occhi e si trovò il viso sorridente di Nicky davanti a lui, «Non dirle nulla, ti prego!»
Nicky sorrise e gli sfiorò il viso con il dorso delle dita, «Tutto quello che voglio» sussurrò, «E non le dirò nulla.» soffiò sulle sue labbra prima di baciarlo.

❦❦❦
Shane entrò nella doccia e aprì l'acqua calda al massimo, si mise sotto il getto e scivolò lentamente sul piatto della doccia. Si sentiva male per quello che aveva fatto a Jackie e a se stesso.
Si strinse le ginocchia al petto e posò la fronte su di esse mentre le spalle venivano scosse dai singhiozzi. L'acqua bollente bruciava sulla pelle ma non era nulla in confronto al dolore che provava per quello che aveva fatto. Avrebbe dovuto raccontare ogni cosa a Jackie, da come era iniziata quella non-relazione con Nicky al perché quella sera era andato da lei.
Sospirò e reclinò la testa posandola contro la piastrelle azzurro chiaro. Lentamente sospirò e si alzò in piedi, regolò la temperatura dell'acqua e afferrò il doccia schiuma.
Strizzò gli occhi e scosse la testa per cancellare quelle lacrime. Sospirò lentamente e verso il doccia schiuma sulla mano. Fissò il liquido biancastro e sperò che oltre a lavarlo fuori, quel liquido lo avrebbe pulito anche dentro, perché in quel momento si  sentiva terribilmente sporco.
Non voleva perdere Jackie ma... non voleva perdere neppure Nicky. Mentre si lavava pensò a quale messaggio inviare a Jackie.

“Sei sempre nei miei pensieri. Mi manchi. Ti amo tanto.”

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