Mentre ero in Patria ne ho approfittato per farmi le analisi del sangue e della pipì, un controllo biennale... come il tagliando dell'auto.
E' vero, trovo umiliante il fatto di dover mingere in una provetta di plastica, o di dover essere coinvolto in discussioni assolutamente idiote dal tatticissimo infermiere di turno che, vecchia volpe, cerca di non farmi pensare al fatto che è tipo la terza volta che sta cercando di centrare quella benedetta vena. Tuttavia mi sottopongo al mini-calvario per amor della mia coscienza, che dopo mi lascia in pace per un altro biennio.
Per quei tre cui può interessare qualcosa, ecco i risultati:
1) sono un rottame, ed un infarto mi coglierà a quarant'anni (nella media degli avvocati dibattimentali, insomma);
2) c'ho i trigliceridi lievemente sopra la media, e questo lo sapevo ché negli ultimi mesi la mia alimentazione pre-esame mi ha indotto ad esperimenti culinari peggiori della mitica (per chi se lo ricorda) "mostarda francese a colazione";
3) il mio fegato è a pezzi, e questo non va bene. Cazzo, sono anni che non bevo più abitualmente e che mi inciucco solo durante le feste condannate! E invece no, mi sa che mi tocca diventare astemio. Proprio ieri mi hanno regalato due bottiglie di Frascati Superiore. Grrr...
4) ho dei residui strani nella pipì che fanno pensare che tra qualche anno soffrirò di dolori allucinanti a causa di calcoli renali. Come mio padre.
5) "Carlo, dalle analisi risulta che hai l'influenza", "*#§%&!!?!!@#*!!!!!"
La vita è davvero troia.