Uccidete la Democrazia

Dec 18, 2006 15:21

Recentemente insieme al prete messicano, mi sono beccato il film di Deaglio che ha riaperto il dibattito sulla regolarità del voto alle scorse politiche. Dal basso della mia posizione lo stronco subito e senza riserva dato che l’ho trovato quasi tutto inutilmente fazioso e inconcludente. Il nocciolo della questione, ossia i dubbi in merito alla presenza di brogli nelle votazioni, si esaurisce in circa 15 minuti dove si espone in modo chiaro e semplice la questione delle schede bianche e del voto elettronico.
Riguardo alla seconda questione ci sono solo delle supposizioni abbastanza motivate, ma senza portare in concreto nessuna prova né conclusioni accettabili.
In merito invece alla questione delle schede bianche, che effettivamente è quella che ha riportato a galla il confronto, nel film si forniscono dei dati rispetto all’appiattimento delle percentuali di schede bianche appunto, tra le diverse regioni d’Italia. Nelle votazioni del 2001 queste percentuali erano varie e variegate tra le diverse regioni con una forbice che andava grosso modo dal 1 al 10 % ma in quelle del 2006 invece le percentuali in tutte le regioni si aggirano tra l’1 e il 2% anche nel Sud notoriamente più astensionista. Fatto singolare che giustamente ha riaperto la questione a livello politico. Si parla anche della stranezza relativa alle previsioni totalmente sbagliate degli exit-pol, altra questione da chiarire.
Ma più di questo nel film non c’è. Tutto il resto sono filmati, spezzoni di altri programmi, scenette con attori che dovrebbero riproporre dialoghi tra politici, ospiti americani, ecc. insomma espedienti per portare la pellicola alla canonica oretta, oretta e mezza di intrattenimento.
Non nego che “Uccidete la Democrazia” abbia sollevato delle domande alle quali spero si dia risposta presto: chiarire l’interruzione del trasferimento dei dati elettronici dal Viminale, chiarire la questione delle schede bianche, delle statistiche errate degli exit-pol e far luce sul comportamento di certi ministri nelle ore dello spoglio, ma in generale l’inchiesta non c’è. Personalmente preferisco lo stile di Report più scarno di contorni ma più concreto nelle affermazioni, nel metodo e nelle conclusioni.
Prima di vedere il film comunque mi sono posto delle domande alcune delle quali sono state anche toccate da Deaglio, ma senza convincermi: perché se Berlusconi ha fatto in modo che il voto venisse falsato ha perso? Ora Berlusconi ribalta l’accusa verso il centro sinistra, ma perché se il CS ha falsato il voto, ha vinto con una maggioranza talmente misera da rendere difficile governare? Perché ancora il governo sembra non interessarsi troppo a questa questione? Di cosa ha paura? Perché non mi stupirebbe un insabbiamento? C’è qualcosa di strano nell’inerzia della sinistra, vedremo intanto il riconteggio del 10% delle schede, mah!
Gli espedienti di cui parlavo prima che fanno da contorno al film, mi ricordano un po’ lo stile di Michael Moore ed è proprio per via questi elementi che è difficile capire chi sia veramente la vittima del successo di questi film, se il protagonista o il regista.
Mi spiego meglio? Bush ha stravinto e Deaglio è indagato.

banALE

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