[Originali] 2012
Prompt: Je suis fait pour rien faire,/Mais surtout pour bien le faire {trad. Io sono fatto per fare niente, / Ma soprattutto per farlo bene} [À qui la faute- Le Roi Soleil OST] (dai Prompt orfani)
Titolo: 2012
Autore: ayame_b
Wordcount: 184
Rating: verde
Avvertimenti: no-sense, schifo
Note dell'autore/Introduzione/Sommario: Avevo in mente di scriverlo, ma lì suonava meglio. È no-sense puro e schifezza al 99,99%, lol.
Un ragazzo barcolla per il locale, una oscena maglietta rossa indosso coordinata con una sciarpa a righe rosse e bianche che fanno pensare ai bastoncini di zucchero.
Sorride, ride e prende un sorso di birra dal boccale di una sconosciuta - molto sexy, deve ammettere, in quella maglietta scollata e argentata e i corti capelli neri - che lo caccia a male parole, in un italiano stentato.
Si avvicina ad una ragazza - almeno spera lo sia - dai riccioli bruni: «Ehi, teshoro vuoi passare questi ultimi minuti del 2012 con me?».
Sorride, cercando di annegare il vuoto e i suoi sensi di colpa; la brunetta si volta, lo fissa e sbuffa chiudendo gli occhi.
«Possibile che ogni anno finisca così, bro?», gli chiede, raccattando la borsa e alzandosi e fissando negli occhi l’amico di suo fratello, Alex, con uno sguardo che parla per lei - e la sua frustrazione.
Mattia sorride, ubriaco, mentre Alex, con la testa poggiata sul braccio steso sul tavolo lo guarda da giù in su, chiedendosi se ogni anni il suo amico si ubriachi per evitare che allo schioccare della mezzanotte baci sua sorella.
Titolo: 2012
Autore: ayame_b
Wordcount: 184
Rating: verde
Avvertimenti: no-sense, schifo
Note dell'autore/Introduzione/Sommario: Avevo in mente di scriverlo, ma lì suonava meglio. È no-sense puro e schifezza al 99,99%, lol.
Un ragazzo barcolla per il locale, una oscena maglietta rossa indosso coordinata con una sciarpa a righe rosse e bianche che fanno pensare ai bastoncini di zucchero.
Sorride, ride e prende un sorso di birra dal boccale di una sconosciuta - molto sexy, deve ammettere, in quella maglietta scollata e argentata e i corti capelli neri - che lo caccia a male parole, in un italiano stentato.
Si avvicina ad una ragazza - almeno spera lo sia - dai riccioli bruni: «Ehi, teshoro vuoi passare questi ultimi minuti del 2012 con me?».
Sorride, cercando di annegare il vuoto e i suoi sensi di colpa; la brunetta si volta, lo fissa e sbuffa chiudendo gli occhi.
«Possibile che ogni anno finisca così, bro?», gli chiede, raccattando la borsa e alzandosi e fissando negli occhi l’amico di suo fratello, Alex, con uno sguardo che parla per lei - e la sua frustrazione.
Mattia sorride, ubriaco, mentre Alex, con la testa poggiata sul braccio steso sul tavolo lo guarda da giù in su, chiedendosi se ogni anni il suo amico si ubriachi per evitare che allo schioccare della mezzanotte baci sua sorella.