Titolo: Di ozio, neve e coltelli
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Bielorussia/Natalia Arlovskaja
Parte: 1/1
Rating: Verde
Conteggio Parole: 630
[Parole: 630]
Di ozio, neve e coltelli.
Quando l’ozio e la neve si mescolano e lasciano spazi alle
intemperie
L’amore è l’attività degli
oziosi e l’ozio degli attivi.
E. Bulwer-Lytton
Stavano
aspettando che West venisse a prenderli all’aeroporto di
Berlino, la neve che scendeva costante e fredda, si scioglieva sui
vestiti e si incastrava tra i capelli, cadeva a terra, ghiacciando il
fondo stradale.
E da sotto il lampione dov’era poteva ammirare
come il vento spostasse quei piccoli fiocchi, come a rendere onore alla
sua magnificenza.
Prussia aspirò un’ultima volta dalla
sigaretta nera, per poi buttarla su un piccolo accumulo di neve e
pestarla con il piede per spegnerla. Poi si voltò.
Guardò i suoi capelli biondo chiaro, lunghi,
lisci, scendere dolcemente lungo il collo niveo e le spalle coperte da
un pesante maglione blu scuro.
L’espressione, fredda e distaccata, gli occhi
lontani facevano pensare che la ragazza stesse in un mondo chiuso e
privato, a pensare a qualcosa di precluso alla sua mente.
Ciò ai suoi occhi le dava ancora più
fascino: eppure, anche essendo il magnifico, grande Prussia, non aveva
mai saputo i pensieri di nessuno. O forse più semplicemente
pensava che tutti avessero come centro del mondo e della propria mente
lui stesso.
L’eccezione era quella ragazza: Natalia non
sembrava voler lasciare trapelare ciò che si agitava nella
sua testa.
Per una ex-Nazione, abituata all’ozio e al dolce
far nulla, sapere cose del genere, per quanto insignificanti
- e Gilbert specificava che non erano
insignificanti, anzi,
erano il contrario! - era diventata un’ossessione,
dandogli qualcosa di nuovo da fare.
La sua nuova attività era infastidire la sorella
di Russia; rise di gusto, il volto animato da un sorriso curioso che
illuminavano della medesima sensazione gli occhi.
Le accarezzò una guancia, fredda, come la
porcellana di cui erano fatte le bambole, come la bombola che lei
stessa sembrava.
La neve cadeva su di loro, ma a Prussia non poteva importare
di meno: c’era lei, e Bielorussia non immaginava quanto
contasse.
Gilbert continuò ad accarezzare la sua guancia
dolcemente, su e giù, ma Natalia sembrava ancora non
reagire, non accorgersene, impegnata com’era nei suoi astrusi
ragionamenti.
Allora la ex-Nazione decise che poteva concedersi di
più: la guardò dolcemente, ancora un
po’ strafottente, come il suo solito.
Chissà
se sta pensando a me … si
chiese Prussia, un po’ malinconico.
Un piccolo sorriso malinconico incurvò
tristemente le sue labbra, gelide e rosse a causa della neve che
scendeva a fiocchi piccolissimi: Sicuramente
la sua mente è
rivolta a Russia.
Lei aveva spezzato il suo dolce far nulla, non si sapeva
come, quando e perché: Bielorussia non aveva fatto nulla di
concreto per avere questo risultato, per irrompere con la forza delle
tormente nella sua mente, nel suo corpo, nel suo Magnifico essere.
Stava per chinarsi a baciarla - diciassette
centimetri di divario, Feliciano si sarebbe suicidato -
quando Natalia si voltò verso di lui, gli occhi e la bocca
spalancati da qualche rivelazione improvvisa, l’espressione
apatica era diventata quasi shockata.
Gilbert però non se ne accorse visto gli occhi
rossi chiusi, per non vedere nulla, per godersi un momento come Prussia
comanda; la ragazza si trovò all’improvviso il
prussiano su di lei; ma, con somma sorpresa del ragazzo, che non
l’aveva abbracciata, Natalia rispose al suo bacio.
Lui aprì gli occhi all’improvviso,
trovandosi davanti le palpebre chiuse, fini e chiare della bielorussa,
non sapeva che fare: quella era imprevedibile, strana, incomprensibile;
era per quello che l’attirava tanto.
Imprendibile, ecco l’aggettivo giusto.
Sentì le sue labbra fredde riscaldarsi come
quelle di lei, mentre il resto congelava; poi Bielorussia interrupe
bruscamente il bacio, facendo prendere un altro colpo al povero
prussiano.
Circondò il torace di Gilbert con le braccia; lui
allora, rassicurato e ormai sorridente, tirò fuori le mani
dalle tasche e l’abbracciò a sua volta; sorrise
contro la spalla di Natalia, mentre non poteva vederlo.
Hai stravolto
la mia vita come una tormenta,
pensò chiudendo gli occhi e lasciandosi abbracciare, mentre
si riscaldavano a vicenda.