[Axis Powers Hetalia] 24 hours of fool awesomeness
Titolo: Osare di sognare
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggio/Coppia: Prussia/Gilbert Beilschmidt , Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Set: 3
Prompt: 02:00 Osare di sognare
Parte: 2/24
Rating: giallo
Conteggio Parole: 127
Riassunto: Grazie ad un passaggio fortuito, Prussia riesce a tornare a casa. Avere il perdono di Natalia non sarà facile.
Note: Possibili accenni di PrussiaxBielorussia
Disclaimer: Axis Powers Hetalia non mi appartiene, e nemmeno Prussia, Bielorussia, né tantomeno gli altri personaggi citati mi appartengono - se mai dovessero essere citati OC, avvertirò.
02:00 Osare di sognare
«Ti prego»
«No»
«Tipregotipregotiprego»
«Nonono»
«Dai, Nat»
«Non chiamarmi così, lo odio»
Prussia si avvicinò, iniziando a farle solletico: «Su, come puoi non perdonare il magnifico me?», domandò con un sorriso che voleva farla sciogliere con un ghiacciolo.
Riuscì solo a mal disponerla ancora di più: «Prussia, ho detto no, e no resta!»
«Su su, come puoi non perdonarmi! E poi è stato quel ... Ivan», si corresse vedendo il viso di Natalia farsi ancora più cupo, «a provocarmi!»
«Non osare nemmeno di sognare il mio perdono!», disse lei, restituendogli di nuovo il cuscino e la coperta.
Entrò nella camera da letto sbattendo la porta.
Gilbert sospirò: per quella notte, il suo letto sarebbe stato lo scomodo divano che Russia aveva amorevolmente sfondato con il suo culone.
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggio/Coppia: Prussia/Gilbert Beilschmidt , Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Set: 3
Prompt: 02:00 Osare di sognare
Parte: 2/24
Rating: giallo
Conteggio Parole: 127
Riassunto: Grazie ad un passaggio fortuito, Prussia riesce a tornare a casa. Avere il perdono di Natalia non sarà facile.
Note: Possibili accenni di PrussiaxBielorussia
Disclaimer: Axis Powers Hetalia non mi appartiene, e nemmeno Prussia, Bielorussia, né tantomeno gli altri personaggi citati mi appartengono - se mai dovessero essere citati OC, avvertirò.
02:00 Osare di sognare
«Ti prego»
«No»
«Tipregotipregotiprego»
«Nonono»
«Dai, Nat»
«Non chiamarmi così, lo odio»
Prussia si avvicinò, iniziando a farle solletico: «Su, come puoi non perdonare il magnifico me?», domandò con un sorriso che voleva farla sciogliere con un ghiacciolo.
Riuscì solo a mal disponerla ancora di più: «Prussia, ho detto no, e no resta!»
«Su su, come puoi non perdonarmi! E poi è stato quel ... Ivan», si corresse vedendo il viso di Natalia farsi ancora più cupo, «a provocarmi!»
«Non osare nemmeno di sognare il mio perdono!», disse lei, restituendogli di nuovo il cuscino e la coperta.
Entrò nella camera da letto sbattendo la porta.
Gilbert sospirò: per quella notte, il suo letto sarebbe stato lo scomodo divano che Russia aveva amorevolmente sfondato con il suo culone.