Feb 06, 2009 15:38
Mi dispiace affrontare questo argomento, perché ritengo una violazione del diritto di scelta anche solo parlarne, ma non si possono non mettere a confronto le due notizie che aprono i giornali di oggi.
Da una parte Eluana, la ragazza che è in coma da 17 (morte celebrale, quindi nessuna possibilità di risveglio), la cui famiglia meriterebbe di esser lasciata in pace, invece che attaccata dagli estremisti, non può attuare la sua scelta, quella di staccare un macchinario.
Non si parla di interruzione di vita, perché non è più viva da tanto tempo, gli estremisti parlano di rispetto della vita di ma forse non si rendono conto che non è Dio che dà la vita a questa ragazza ma una macchina, che se la tanto invocata carità cristiana venisse per una volta capita e rispettata, invece che solo urlata come un insulto e che se la volontà di Dio fosse stata fatta, il corpo della ragazza avrebbe smesso di esser torturato già da molto tempo,
Esistono delle sentenze emesse dai tribunali che danno ragione ai genitori.
Esisterebbe anche il buon senso, ma lasciamo perdere….
Dall’altra parte la denuncia da parte dei medici dei clandestini, che vanno da loro.
I poche parole il divieto di andare dal medico per i non regolari in Italia.
Non ci va tanto a capire che cosa succederà, l’immigrato irregolare anche se affetto da malattia non andrà a farsi curare così non ci saranno più negher negli ospedali, si spenderà di meno per la sanità, i servizi saranno migliori per gli italiani che finalmente potranno usufruire di un servizio sanitario perfetto. Bhè se qualcuno crede che l’evoluzione di questa follia possa essere questa, siamo veramente alla frutta.
Ipotizziamo che la malattia sia contagiosa, l’immigrato irregolare non andrà più all’ospedale a farsi curare, ma questo non vuol dire che né lui, né la sua malattia scompariranno, anzi, essendo fatto di sangue, carne ed organi interni (come noi che siamo regolari) la malattia degenererà e il pover’uomo andrà a farsi curare in qualche laboratorio clandestino dove non avendo le attrezzature necessarie il malcapitato patirà le pene dell’inferno e inevitabilmente non guarirà, così ci sarà una diffusione della malattia, dapprima tra le persone a lui più vicine (ma chi se ne frega…tanto…) poi come la storia insegna (ma si può ancora usare questa frase? Mhà forse siamo noi che non impariamo mai) la malattia si diffonderà anche al di fuori della cerchia dei derelitti e passando da uno all’altro arriverà anche a “noi”.
Et voilà un’epidemia bella e servita su un piatto d’argento.
Naturalmente sto esagerando, l’ipotesi è eccessiva…ma ne siamo sicuri?
Perché una persona che non ha nessuna possibilità di essere curata DEVE essere oggetto di un’attenzione maniacale? Non ha più vita da tanto tempo e i suoi parenti neanche.
Mentre chi vorrebbe essere curato ed ha già rischiato di morire nel tragitto fino a qui per poter VIVERE! non ne ha il diritto?
Io non capisco, che qualcuno mi dia una spiegazione (logica).
Grazie