[I Promessi Sposi] La strada per l'inferno ~ la Monaca di Monza

Jun 06, 2010 22:44

Titolo: La strada per l’inferno
Fandom: I Promessi Sposi di A. Manzoni
Beta: ruka_nanjou
Challenge: Special #7 @ it100
Coppia: D
Prompt: sì
Personaggi: la Monaca di Monza; nominati Egidio e Lucia
Pairing: …Egidio/Gertrude? Ma tutta roba “canonica” XD
Rating: Pg13
Conteggio Parole: 296 (FDP)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ehm, sì. Lo so. Però Gertrude resterà sempre uno dei miei personaggi preferiti evah! >_<
• La strada per l’inferno è lastricata di buon intenzioni = titolo = mio proverbio preferito evah. C’è un sacco di roba preferita evah in queste note, me ne rendo conto.


La strada per l’inferno

Le parole dell’uomo risuonavano nella sua testa: sentiva l’affetto, il rispetto, le preghiere che mascheravano richieste e minacce; più di ogni altra cosa, ricordava la piega delle labbra di Egidio, che pareva davvero quella del diavolo.

Si avvicinava al parlatorio come un condannato si avvicina alla forca: meditava ogni istante di voltarsi indietro e fuggire, ma la parola data agiva al pari d’un carceriere e la obbligava ad andare avanti. La discesa verso l’inferno era sempre più rapida e qualcosa, dentro di lei, le diceva che quell’ultimo passo sarebbe stato il più irreversibile.

Gertrude non lo sapeva, quando, esattamente, avesse dannato la propria anima. Forse era accaduto una vita addietro, nel momento in cui aveva pronunciato il fatidico sì che l’aveva legata per sempre a quel luogo, rinunciando a se stessa ma evitando anche di perdere tutto ciò che valesse la pena avere. Forse era accaduto quando, per la prima volta, aveva udito la voce dell’uomo accarezzarle le orecchie e gli aveva dato ascolto, quel pomeriggio soleggiato di tanti anni fa.

Forse non importava, perché, qualunque fosse stato il momento decisivo, era ormai andato e perso, impossibile da modificare.

Adesso, privarsi di Lucia era privarsi della flebile speranza che la ragazza le aveva dato con la sua purezza abbagliante, della salvezza, di ogni cosa. Era proferire mille volte e mille volte ancora quel sì fatale e precipitare verso il fondo del baratro, murarsi viva al suo interno.

Giunta al parlatorio, non v’era più modo di tornare indietro: ogni parola riferita alla ragazza oltre la grata le schiacciava il cuore e quando, infine, Lucia abbandonò il monastero le sembrò che quelle stanze si fossero fatte più buie, più strette e soffocanti. L’unica luce che Gertrude poteva vedere, allora, era il ghigno strafottente di Egidio - ed era certamente il ghigno del diavolo.

[2010], i promessi sposi, » challenge: it100, i promessi sposi: gertrude

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