[DCU - Lovvoverse] Hopelessly, I'll give you everything | There's no one left for us to blame

May 16, 2010 15:07

Titolo: Hopelessly, I'll give you everything
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta: namidayume
Challenge: Special #7 @ it100
Coppia: C
Prompt: privato
Personaggi: Richard Tyler Jr., (OC) Nina Delgado
Pairing: Richard/Nina
Rating: G
Conteggio Parole: 141 (FDP)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori (noi \o/), che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata nel lovvoverse, nel 2021 [ timeline]. Nina è la ragazza che Richard crede di aver messo incinta (in realtà, a farlo, è stato un mutaforma dell’Injustice League).
• Tutto ciò nasce da una proposta di Nami: “scriviamo uno stesso prompt e una stessa ship e vediamo che ne viene fuori! \o/”. ♥
• Titolo da Endlessly dei Muse.


Hopelessly, I'll give you everything

La verità è che Richard non ha mai avuto qualcosa di veramente suo. Il costume l’ha mutuato dal padre, i poteri sono un mix di quelli dei genitori, la super-velocità è solo il risultato di una formula e di qualche esperimento, invece che dei propri stessi geni.

Con Nina e il bambino che porta in grembo, invece, la questione è completamente diversa. La ragazza riguarda lui e lui solo ed è per questo che Richard ne fa una questione privata, per questo non chiede l’aiuto dei Titans, né dei suoi genitori, né di nessuno.

La va a trovare ogni giorno e cerca di essere presente al suo fianco, di essere qualcuno su cui fare affidamento; per Nina è pronto a migliorare e migliorare, a diventare perfetto, finché, con le sue sole forze, non sarà l’uomo di cui lei e suo figlio hanno bisogno.

***

Titolo: There's no one left for us to blame
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta: namidayume
Challenge: Special #7 @ it100
Coppia: C
Prompt: pubblico
Personaggi: Lucy Queen, Ibn Al Xu’ffasch, Diana Harper
Rating: Pg15
Conteggio Parole: 294 (FDP)
Avvertimenti: Accenni alla violenza, linguaggio colorito
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori (anche noi \o/), che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata nel lovvoverse, precisamente nel 2028, durante la reclusione dei supereroi [ timeline].
• Titolo da Soldier’s poem dei Muse.


There's no one left for us to blame

«È tutta colpa tua.» Si volta verso la parete a sinistra, quella attraverso cui può vedere Ibn rannicchiato sulla branda, e si alza, muovendosi verso di lui come se potesse davvero raggiungerlo.

La trasparenza delle prigioni permette che tutto sia pubblico ed esposto: pubblica è la sofferenza, pubblica la stanchezza, pubblica la paura. Da quella che occupa, Lucy può vedere quando portano via i suoi amici e quando li riportano indietro, sempre più distrutti rispetto alla volta precedente. Le occhiaie di Diana, nella cella alla sua destra, sono difficili da sopportare, così come i lamenti di Hera, due posti più in là.

«Questa maledetta situazione,» riprende, colpendo il simil-vetro con un pugno, «è tutta colpa tua.»

L’ammonimento di Diana arriva puntuale. «Lucy,» sussurra e lei può sentirla chiaramente, nonostante l’ostacolo che le divide e nonostante la debolezza di Wonder Woman. Non si ferma: picchia ancora i due pugni contro la parete, cercando, almeno, di sfogare la rabbia che la sta divorando.

«Eri il nostro capo,» continua, le parole che vengono fuori in un ringhio, «ci dovevi proteggere, cazzo. Dovevi metterci al di sopra di ogni cosa, invece di sparire e abbandonarci.» Non riesce ad alzare la voce, né ad usare uno dei suoi urli; farlo, comunque, sarebbe inutile, provocherebbe solo un leggero riverbero e nient’altro: ci ha già provato.

«Lucy, basta,» tenta nuovamente Diana, la voce sempre più flebile, e la sua rabbia muta all’istante in disperazione. «È tutta colpa tua,» ripete, ma questa volta la frase porta con sé un singhiozzo e alcune lacrime.

Ibn sceglie quell’istante per alzare la testa e, tristemente, incrociare i suoi occhi. Lucy allora non aggiunge nulla, si limita a continuare a guardarlo e a piangere, perché sapere che lui avverte l’intero peso della propria colpa è tutto ciò che può chiedere al momento.

[2010], » challenge: it100, dcu - lovvoverse

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