Titolo: It’s a new day (and I’m feeling good)
Fandom: Harry Potter
Beta:
sourcream_onionPrompt: #8: Settimane @
fanfic100_ita + ieri @
OTWM.
Personaggi: Theodore Nott, Pansy Parkinson
Pairing: Theodore/Pansy, con vaghi riferimenti Draco/Pansy
Rating: G
Conteggio Parole: 532 (W)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Tabella:
qui.Note:
• Per Sour, richiesta al One True Writing Meme. ♥
• Ambientata in seguito al settimo libro, ma prima - molto prima - dell’epilogo.
• Titolo da Feeling Good dei Muse.
It’s a new day (and I’m feeling good)
Ti basta uno sguardo per renderti conto di quanto sia diversa. Sul suo volto e nei suoi modi non c’è più traccia di dolore o delusione: sembra tornata la ragazzina viziata di qualche anno fa, quella convinta che tutto le fosse dovuto e che ogni cosa desiderata sarebbe, prima o poi, finita nelle sue mani. Il suo salutarti con un cenno, il suo sorriso, il suo apparire bellissima e impeccabile ti riportano indietro ad un tempo che non c’è più, quasi non fossero passate settimane dalla fine della scuola, ma anni interi.
E la verità è che pensavi davvero che, prima di rivederla, sarebbero passati anni interi - pensavi sarebbero stati necessari ad entrambi per riprendervi, tu dall’aver perso tutto, lei dall’aver perso l’unica cosa a cui teneva.
Invece, appena due settimane dopo, Pansy è di nuovo qui davanti ai tuoi occhi.
«Stai benissimo,» esordisci salutandola, appena prende posto al tavolo del locale. Lei risponde un «Grazie» che è in realtà un “Lo so” e ti fa venire stranamente voglia di sorridere.
Il resto del pranzo scorre via con facilità, tra chiacchiere senza importanza. Ti aspetti che da un momento all’altro salti fuori il vero motivo per cui ha voluto incontrarti, ma questo non accade finché non paghi il conto e non uscite fuori dal ristorante; l’aria calda di agosto vi investe in pieno e ti soffermi a guardare la brezza leggera smuovere il vestito di Pansy e i suoi capelli.
Percorrete un tratto di strada in silenzio, alla ricerca di un punto abbastanza tranquillo per Smaterializzarsi, ed è quando vi fermate di nuovo che lei ti sorride e, guardandoti negli occhi, chiede: «Ci vediamo anche domani, sì?»
Le rivolgi un’occhiata interrogativa, ma non fai in tempo a formulare la tua domanda: Pansy avanza di un passo e ti bacia, senza alcun preavviso. Hai la percezione delle sue dita calde sulla guancia e delle sue labbra morbide sulle tue, ritrovandoti a rispondere anche se non ti è chiaro il perché. Non sai se lo stai facendo perché ti ha colto di sorpresa, o perché avevi bisogno di un simile contatto, o semplicemente perché è quello che hai desiderato fin da quando l’hai vista entrare nel locale un’ora prima.
Devi avere un’espressione alquanto stranita quando vi staccate, perché lei ride e scuote la testa in un gesto divertito.
«Sono stanca di piangere per Draco, Theodore,» comincia, il viso ancora vicinissimo al tuo. «Quello che è successo ieri è passato, è al domani che bisogna pensare,» riprende in un sussurro. «E questo è un ottimo punto di partenza, no?»
Dal suo tono non sei in grado di dire se ti stia canzonando o se sia semplicemente molto sicura di sé, tuttavia ti ritrovi a pensare che abbia ragione, che devi seguire il suo esempio e che sì, quello è un perfetto punto di partenza.
«Domani vieni a cena da me, allora?» chiedi, quindi, e lei ride ancora e annuisce. Poi si allontana e, levando la mano per salutarla, la guardi Smaterializzarsi da qualche metro di distanza.
Forse due settimane non sono poche per rimettersi in sesto; forse sono il tempo giusto per voi, e non c’è dubbio o insinuazione, adesso, che possa convincerti del contrario.