[HP] Now we're here (so make your move) ~ Draco/Theodore

Apr 19, 2009 15:33

Titolo: Now we’re here (so make your move)
Fandom: Harry Potter
Beta: iosonosara
Postata il: 31/08/2008
Scritta per: sourcream_onion [ richiesta]
Personaggi: Theodore Nott, Draco Malfoy
Pairing: Draco/Theodore
Rating: R
Conteggio Parole: 580 (W)
Avvertimenti: Slash, Scene di sesso semi-descrittivo
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
~ Titolo da Make your move dei New found glory. (Ho avuto difficoltà a trovarlo, credetemi. Ci ho messo due giorni. Quindi se non c’entra molto, chiudete il solito occhio xD)
~ Per l’ambientazione, siamo post-DH, poco tempo dopo la fine della scuola. Nessun riferimento particolare, comunque.


Now we’re here (so make your move)

Quando gli domanda il motivo della visita, Draco non risponde.

Si limita a lasciare il mantello all’elfo domestico e a sorridergli nel suo solito modo, per poi avviarsi in direzione del salotto, con la convinzione di essere subito seguito.

Theodore lo fa e i minuti successivi trascorrono tra chiacchiere sul Mondo Magico tanto casuali quanto inutili, visto che, può affermarlo con certezza, non interessano a nessuno dei due. Pensa un paio di volte di porgli di nuovo l’interrogativo, di dirgli di piantarla e arrivare al punto, ma alla fine decide di attendere e assecondarlo.

Si comporta da ottimo padrone di casa, allora: gli offre da bere, gli chiede notizie di Daphne e Pansy e ricambia raccontandogli dell’ultimo viaggio di Blaise. E, nel momento in cui Draco ci dà finalmente un taglio e si sporge verso di lui per baciarlo, Theodore ha persino il buon gusto di mostrarsi stupito.

*

Draco lo spoglia lentamente, certo di non avere fretta, e Theodore deve reprimere per qualche attimo lo stordimento di trovarsi nuovamente a contatto ravvicinato con lui, corpo nudo contro corpo nudo.

Quando, poi, l’altro comincia a toccarlo senza più l’intralcio dei vestiti - le mani che scorrono sulle sue cosce, scivolando verso l’interno, solleticando l’inguine con la punta delle dita, la bocca che gli succhia la pelle alla base del collo, per poi spostarsi più in basso -, scopre che è ancora capace di mandargli il sangue alla testa, come la prima volta.

E scopre che Draco è il solito stronzo, anche, perché solleva il viso dopo avergli mordicchiato un capezzolo e sorride in quel modo - strafottente, saccente, quasi si sentisse in dovere di fargli presente che lo conosce, che sa cosa vuole -, fissandolo a lungo con l’eccitazione ad illuminargli gli occhi. E un simile sguardo gli causa un brivido lungo la schiena più forte di quello provocato dalla presa salda sul suo fianco e dalle dita che, con estrema lentezza, scendono verso il solco tra le sue natiche.

E Theodore, allora, piega il collo all’indietro e geme il nome di lui, allargando le gambe e sollevando il bacino, segnando inevitabilmente una sorta di resa.

Fare sesso con Draco, si rende conto poco dopo, è qualcosa di vecchio e nuovo insieme. Il sapore della sua pelle, della sua bocca, persino il suo odore, che lo circonda completamente, non sono affatto cambiati, eppure, per quanto il ricordo potesse essere vivido, stringerlo e muoversi contro di lui adesso non regge il confronto.

Theo ammetterebbe che gli è mancato, se non si trattasse di loro due. Invece, gli appoggia una mano sulla nuca e lo tira in basso, baciandolo finché non ha più ossigeno.

*

Restano sdraiati sulla schiena uno accanto all’altro a riprendere fiato, dopo l’orgasmo. Le loro braccia si toccano leggermente, ma nessuno tenta nulla per allontanarle o avvicinarle ulteriormente.

«Allora?» comincia Theo con un sospiro, «A che cosa devo il piacere della visita?»

Draco rotola su un fianco e si puntella su un gomito, guardandolo con un mezzo ghigno. «Ho immaginato che avessi bisogno di compagnia,» ribatte. «Sai, ora che abiti da solo in questa enorme casa…» conclude, gesticolando per indicare lo spazio intorno a loro.

Theodore non può evitare di ridacchiare, a quella risposta, chiudendo gli occhi e stropicciandoseli con una mano. Quando li riapre e riporta lo sguardo sull’altro, vede che lo sta ancora fissando; restano immobili per una manciata di secondi, poi Draco ricade sulla schiena e, «Magari mi fermo anche per cena,» dice.

Lui sorride e annuisce, «Come vuoi.»

hp: theodore nott, hp: draco malfoy, [2008], • fic on demand: drabble calling, hp

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