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Jul 03, 2013 19:08



“Quando qualcuno esprime un’opinione, bisogna

saperla accettare con gratitudine anche se non

sembra utile. Solo a questa condizione costui vi

farà partecipi di ciò che ha sentito di voi. E’ bene

fare ed accettare critiche in modo amichevole.”

Yamamoto Tsunetomo - Hagakure - I, 152
Salve a tutti,
Questa è in assoluto la prima volta che mi iscrivo ad un sito di fanfictions per pubblicare un mio lavoro in rete… sono un po’ tesa ed emozionata…
I motivi che mi hanno spinto a compiere questo passo, per me alquanto importante: la smisurata passione per i meravigliosi capolavori della Sensei Minekura, e la voglia di condividerla con persone in grado di comprendere questi miei sentimenti!
La mia non è stata una scelta facile… sono una persona assolutamente poco dotata di self- confidence, e dunque, tendo a gettare la spugna non appena mi viene fatta la prima critica: per questo ho esitato tanto prima di decidere di tentare il tutto per tutto e mettermi alla prova.
Sin dall’infanzia sono sempre stata considerata un’eccellente scrittrice dai miei insegnanti: ho sempre trovato naturale dar forma ai miei sogni trascrivendoli su fogli di carta, come a volerli fissare per non farli volar via col primo vento… sarà tutta colpa di questa mia attitudine ad avere sempre la testa fra le nuvole… chissà! Durante gli anni delle superiori ho condiviso le mie aspirazioni letterarie con la mia amica Ila: quella che, in qualche modo, può essere considerata la mia prima “fan fiction” era una storia scritta a due mani da me ed lei, una sorta di diario nel quale venivano narrate le nostre avventure sentimentali immaginarie… io ero nientedimeno che la girlfriend di Robbie Williams e Ila invece se la intendeva con Liam Gallagher… l’avevamo intitolata “The Big Crap”, e per fortuna, ad eccezione di noi due, non l’ ha letta mai nessuno! Col passare degli anni Ila si è allontanata dalla “Via della Fan Fiction”, io invece, a venti anni ho riscoperto i cartoni animati giapponesi, in particolare Lady Oscar, ed ho continuato a scrivere storie che avevano come protagonista l’intramontabile rosa di Versailles, alla quale mi sono sempre sentita molto vicina, caratterialmente.
E’ stato un periodo molto brutto, quello che ho passato in quei giorni: le porte del destino mi venivano sbattute in faccia una dopo l’altra e con amarezza constatavo che avrei dovuto rinunciare a tutti i miei sogni… così presi la risoluzione che essi avrebbero continuato a vivere nelle mie storie, e fu allora che passando interminabili notti insonni a lavorare su novelle, poesie, tavole di fumetti, avvertii per la prima volta una strana quanto indefinita sensazione…E' proprio il momento in cui ti accorgi che hai trascorso una vita intera a fantasticare storie impossibili, immaginando avventure incredibili, proiettando le tue aspirazioni, i tuoi più nascosti timori e desideri, ciò che avresti voluto essere e non sei... e non sarai mai, su un'eroina creata da te, che prende forma col passare degli anni, diventa quasi viva... una parte di te che nonostante la sua fatuità, ti condiziona, ti cambia...E tu gioisci per la sua felicità... piangi con lei per i suoi patimenti... ma sono gioie e patimenti che tu stessa hai scelto per lei... ed è come se fosse tua figlia... di più... un arcano, morboso, inspiegabile rapporto vi lega a doppia mandata...due facce di una stessa medaglia... due scherzi della natura pressoché identici...E' il momento in cui capisci che anche se c'è chi ti biasima per ciò che fai... tu riconosci nelle tue creazioni un loro valore... un valore che trascende l'ottuso entusiasmo del creatore davanti alla sua opera, che ignora le critiche di chi mira unicamente a denigrare l'altrui talento, le altrui aspirazioni ...
Il momento in cui hai davanti agli occhi l'esatta percezione dei tuoi punti di forza e debolezza… e senti che ciò che hai dentro, nel cuore, nella mente, è troppo, davvero troppo grande e bello: devi assolutamente condividerlo con qualcun altro in grado di provare le tue stesse emozioni : è questo il vero motivo che mi ha spinto ad uscire all’aperto e presentare a voi lettori questa fan fiction… spero riusciate a capirmi…
Io credo fermamente che ognuno di noi sia ciò che legge ed ascolta: nelle mie fan fictions troverete forse spunti presi dalle mirabili opere di Yukio Mishima, il mio autore giapponese preferito (leggete “Hanazakari no mori”, se non l’avete ancora fatto!), riconoscerete la dolcezza ed il realismo della scrittrice George Sand (la sua “Petite Fadette” è stata una pietra miliare della mia adolescenza), le atmosfere cupe e rarefatte delle canzoni dei Lacuna Coil: tutto ciò è ormai entrato a far parte di me, e come tale mi condiziona ed ispira.
Siccome le storie che leggerete trovano la loro ragion d’essere nei personaggi dei manga, voglio indicarvi quali sono i titoli che io preferisco, oltre a tutti quelli della Sensei Minekura ( che come avrete capito costituiscono l’oggetto pressoché esclusivo delle mie fanfictions): escludendo la già ampiamente citata Lady Oscar (Versailles No Bara), adoro letteralmente la Stirpe delle Tenebre (il carattere di Terazuma mi ricorda tanto quello del bonzo corrotto), Love+Dessin (ho iniziato a leggerlo proprio perché trattava una situazione in qualche modo analoga a quella che leggerete nella prima storia che desidero proporvi… vedrete!), Goku di Aoi & Arimori (tornerò a parlare di questo fumetto e su una curiosa coincidenza che lo riguarda), Nana della Aizawa (così profondo ed introspettivo…) ed infine InuYaSha (i miei personaggi preferiti sono Naraku e Kikyo, e penso che se fossi in lei, io un pensierino su Naraku ce lo farei… eh se ce lo farei!).
Come molti di voi, ho letto un gran numero di storie aventi come protagonisti i personaggi di “Saiyuki” e degli altri fandom… alcune di esse mi hanno colpito moltissimo per la loro incomparabile bellezza… non ho certo la presunzione di eguagliare la bravura di quelle scrittrici (o di quegli scrittori…), anzi, spero che il mio “pubblico” sia clemente nei miei confronti ricordando che sono ancora una “novizia” in materia di fan fictions (un conto è scriverle per sé stessi, un conto è invece farlo per un pubblico un “tantino più vasto” come quello di un sito di fan fiction!!!)… mi auguro vivamente di essere giudicata con lo spirito che traspare dalla massima di Tsunetomo con la quale ho deciso di presentarmi a voi… so, please: have mercy! Spero davvero che vi appassioniate alle mie storie, e che scriverete buone recensioni!!! Mi raccomando, però non prendetemi a parolacce, altrimenti vi metto il muso!
Ho scritto davvero molto! Spero di non avervi annoiato a morte e mi auguro vivamente che le mie storie siano di vostro gradimento!
Ja ne
Rei_Lin

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