Nov 11, 2008 15:33
Mi piace mangiare il cono gelato. Odio le coppette: dita fredde e un cucchiaiano a separare la mia voglia dalle papille gustative.
Ho passato intere estati a studiare i riflessi e l'inconscio dei gelatai: come costringerli - senza dirlo esplicitamente - a mettere sotto il cioccolato (così cola nel cono) e sopra l'altro gusto (buono certo, ma meno del cioccolato, dunque deve durare meno)?
Non si hanno poi molte varianti:
"Cioccolato e pera" - e mette sotto la pera
"Pera e cioccolato" - e mette sotto la pera
"Mi mette tanto cioccolato e poca pera?" - e mette sotto la pera
Conclusione: il cioccolato sta sempre sopra perchè è il gusto che va per la maggiore e devono farselo bastare per il pomeriggio.
Il consiglio: con astuti ed abili movimenti di lingua si può sbattere da un lato il cioccolato (che sta sopra, ovviamente), si mangia solo l'altro gusto di gran fretta (così cola poco nel cono), a questo punto si mette in centro il cioccolato e si mangia con calma ed estrema soddisfazione. Questo è uno dei motivi per cui quando mangio il gelato mi assento mentalmente e rivolgo agli astanti il mio miglior sguardo d'allocco.
Ci sono volte, però, che il gelataio è incompetente e mette le palline a casaccio (di modo che non posso giocare) o non ho molta fame e, nonostante la golosità, sono costretta a gettar via il cono. Mi succede la stessa cosa anche colle avventure di Hap e Leonard, arrivo a metà e mi stufo, non ho più voglia di leggeremangiare. Basta. Cono e libro hanno fatto il loro tempo e non sono stati abbastanza bravi da guadagnarsi la mia attenzione. Però succede solo con Hap e Leonard.
Tempo addietro accadde anche a Buzzati, cercai disperatamente di leggere Il segreto del bosco vecchio a tredici anni, ma non c'era nulla da fare..era assolutamente improponibile: noioso, inutile, melenso, infantile. Ora oltre ad averlo apprezzato l'ho pure digerito.
Analfabeta, alias sorella piccola, sta leggendo Twilight (bestseller per vagine adolescenti) e continua a squittire rigirandosi sul letto. Anch'io leggevo romanzetti rosa - alle elementari. Alle superiori ci si dilettava con Cime tempestose che, sebbene per me non sia proprio LA chicca, almeno aveva un personaggio coi contro cazzi: Heathcliff (più conosciuto come: misunetcliff). Ovviamente niente squittii, piuttosto tentativi di soffocamento nel cuscino: il dramma fisico s'adattava perfettamente al romanzo.
Nonna: Che cosa vuoi fare da grande?
elisa: Leggere
N: Non si vive di solo questo, lo sai?
e: Ah no?
N: No
e: Allora guarderò film
N: Neanche questo basta
e: Ascolterò tanta musica
N: Devi trovare un lavoro!
e: Per forza?
N: Sennò sposati un uomo ricco
e: I ricchi non leggono e non capiscono niente di cinema e musica
N: Che t'importa?
e: Nonno legge, ascolta Jannacci e gli piacciono i film americani dove tutti sparano
N: Nonno non è mica ricco
e: Eh l'hai sposato tu mica io.
memory; history; gelato e libri;