TITOLO: UNTITLED
AUTORE: Me Stessa!
GENERE: yaoi
FANDOM: KAT-TUN
PAIRING: KokixJunno (lo so, lo so, è strano ecc...ma io li adoro insieme)
RATING: PG-13 (in progressiva evoluzione)
DISCLAIMERS: Le idee sono le mie...i ragazzini....magari riuscirò a farmeli prestare dal vecchio...naaa
NOTE: Ho iniziato a scriverla all' inizio dell' estate 2008 e non l' ho ancora finita (@__@) la mia prima FF
.
Era passato un po' di tempo dalla fine del live, si erano tutti già cambiati.
Prima dell' inizio del concerto aveva adocchiato i camerini, erano due, giganti. In un camerino c' erano due divani, uno di fronte all' altro, e tra i due divani c' era anche un tavolino basso; l' altro camerino era uguale, ma di divano ce n' era solo uno...
La sua idea era quella di imboscarsi in un camerino dopo la fine del concerto, senza nessuno che gli gironzolasse intorno, sdraiarsi sul divano, rilassarsi, ascoltare la musica e magari bere qualcosa di freddo, perchè ci voleva proprio. Non è che trovasse gli altri membri del gruppo antipatici o fastidiosi, ma a volte aveva bisogno dei suoi momenti di tranquillità!
Ora, Junno sapeva che uno di quei camerini, quasi sicuramente il più grande e con due divani, era stato occupato da Ueda, Jin e qualcun' altro, che forse parlavano del concerto...o forse no...non gli interessava, l' importante era che l' altro camerino fosse libero.
Entrò, ed effettivamente era vuoto! Quindi si cambiò velocemente in vestiti più comodi, si sdraiò sul divano, prese l' MP3 dalla tasca dei pantaloni e lo accese.
Passarono più di 15 minuti, e lui si accorse che mancava qualcosa: la bibita fresca. Un po' per questo e un po' per vedere se gli altri se ne erano già andati, si alzò di malavoglia e si avviò verso la sala in cui c' era un piccolo bar. Si avvicinò al bancone e chiese una Coca-cola con il ghiaccio, poco dopo il barista gliela portò.
Mentre tornava al suo camerino si fermò vicino a quello degli altri, appoggiò l' orecchio alla porta giusto in tempo per udire un urlaccio poco soave di Ueda, probabilmente diretto a Kame riguardante uno sbaglio di passi durante il concerto, sorrise, era una delle poche volte in cui non era lui lo sgridato.
Staccò l' orecchio dalla porta del camerino e si diresse verso il suo.
“Ueda è davvero un tipo rumoroso” si disse ridacchiando, e, con la convinzione di potersi stravaccare sul divano come prima aprì la porta...
Evidentemente non era stato l' unico a pensare che Ueda fosse rumoroso, perchè un certo suo compagno aveva occupato quel divano...
”non è giusto!” pensò sconsolato Junno.
”proprio ora che potevo riposarmi è arrivato e mi ha fregato il posto”
Era ancora vicino alla porta, da li vedeva Koki dargli le spalle, era seduto sul divano con la testa abbandonata sulla spalliera...Sembrava stesse dormendo.
Voleva vedere se era così o no .
Appoggiò il bicchiere che aveva in mano su un mobile vicino all' entrata e, facendo meno rumore possibile si avvicinò al suo compagno. Era immobile.
Continuò ad avanzare finche non fu dietro il divano, quindi si affacciò per guardarlo in faccia. Aveva gli occhi chiusi... ed era davvero carino...in effetti quella era una delle poche occasioni in cui Junno gli si poteva avvicinare così tanto senza rischiare di prendersi un calcio...tanto valeva approfittarsene.
Sempre da dietro il divano alzò una mano, pensando come prima cosa di tirargli una botta in testa e farlo svegliare di soprassalto per poi nascondersi, solo per vendicarsi di tutto...ma all' ultimo momento si fermò.
Al posto di tirargli un pugno aprì la mano e sfiorò i capelli di Tanaka con la punta delle dita...erano morbidi...e corti...
Junno ritirò la zampina velocemente...il fatto è che aveva una fifa gigantesca che l' altro si svegliasse, ma non successe niente...a Taguchi piaceva questa situazione... allungò nuovamente la mano, accarezzando Koki vicino all' orecchio, scendendo poi sul collo, fermandosi sul petto...per un po' pensò di slacciargli i primi due bottoni della camicia (che stranamente quel giorno era completamente allacciata), ma poi pensò anche che sarebbe stato difficile riallacciarli senza che se ne accorgesse e dargli spiegazioni nel caso si fosse svegliato.
Meglio non farlo.
Decise che rimanere accucciato dietro il divano era una posizione sicura, nascosta...ma scomoda, si alzò piano piano e silenziosamente raggirò lo raggirò, fino a trovarsi faccia a faccia con il bell' addormentato nel camerino...
Da quella posizione lo poteva vedere chiaramente...Si si, era bello, soprattutto ora che dormiva...
sembrava un cucciolo...
Taguchi gli carezzò un' altra volta la guancia...in quel momento Koki gli era così vicino che ...avrebbe potuto baciarlo...e chi poteva impedirglielo? Gli altri erano in un' altra camera, e questo tizio era addormentato, anche volendo in questo momento non avrebbe potuto opporsi...finche avesse continuato a dormire, ovvio...
Ok, aveva deciso, gli voleva dare un bacio...
Junno si sentiva straordinariamente imbranato...ed era la verità, e lo sapeva pure lui, ma si fece coraggio, avvicinò il suo viso a quello dell' altro. Il cuore gli batteva così forte, aveva paura che sarebbe stato proprio per colpa di quanto fosse rumoroso il suo cuore che lo avrebbe svegliato... ma continuò ad avvicinarsi...lo separavano pochissimi centimetri...avanzando ancora di quel poco che bastava Junno posò le sue labbra su quelle di Koki...Koki aveva delle labbra molto morbide, e...e dolci...
Non seppe quanto tempo fosse durato quel bacio rubato...Ma all' improvviso sentì Koki muoversi...si stava per svegliare, e in effetti di lì a poco aprì gli occhi...
Junno si spaventò così tanto, ma così tanto che non riuscì ad alzarsi, si diede uno slancio all' indietro andando a sbattere rumorosamente con la schiena contro il tavolino e rovesciandolo a terra insieme a tutto il suo contenuto. Si era fatto davvero tanto male, chiuse gli occhi per il dolore, e anche per lo spavento che si era preso poco prima...tutt' ora era terrorizzato, non aveva il coraggio di riaprire gli occhi...
“Oh no, se ne sarà accorto di sicuro...quello mi ammazza...e adesso cosa faccio...se è abbastanza lontano posso sempre alzarmi e fiondarmi fuori dalla porta correndo a più non posso, si, poi può darsi che sia ancora abbastanza intontito per la dormita...e se per tutto questo tempo fosse stato sveglio? naaa, impossibile!”
Aprì gli occhi a fatica: Koki era seduto come l' aveva lasciato, ma aveva gli occhi spalancati, in cui vi si leggeva un misto di stupore e spavento (chi non vorrebbe essere svegliato in un quel modo?), e con una mano si stava sfiorando le labbra...improvvisamente si alzò, guardò il poveretto ancora mezzo tramortito per terra, e disse -Cos' è successo...hai bisogno d’ aiuto?-.
Taguchi non sapeva cosa rispondere...non parlare era la decisione più saggia da prendere. Mentre pensava a tutto questo, vide con la coda dell' occhio che l' altro gli si stava avvicinando...
Altra ondata di panico che lo prese in pieno...senza nessun preavviso si alzò rischiando di inciampare un'altra volta nel tavolo rovesciato dietro di lui. Tirò un urlo acuto e con uno scatto, saltando il divano, fu fuori dalla porta.