Tabella: mista
Prompt: "Londra" della striscia verde della
mia tabellina della Regenbogen Challenge di
grindeldore_ita+ 01. Londra della
mia tabellina della Scalata verso il Wolfstar di
wolfstar_itaPersonaggi: Gellert Grindelwald; Sirius Black (Grindeldore & Wolfstar impliciti)
Rating: PG
Avvisi: raccolta di due drabble, slash, vagamente Death
Parole: 200 (100 ciascuna drabble)
Riassunto: Gli odori di Londra da due punti di "olfatto" completamente opposti.
Note: Non lasciatevi ingannare dai personaggi, perché questa mini raccolta non è un'AU e non è prevista nessuna interazione fra Gellert e Sirius (mi sarebbe piaciuto, ma lascio l'onere/onore a
miki_tr); è solo Londra da due punti di vista diversi, quindi le due drabble possono essere lette separatamente, se volete ^^ anche perché sono state scritte separatamente, le ho messe insieme solo perché mi piaceva l'idea XD
Idealmente si pone dopo
Illuso, ma non è necessario averla letta XD
Odore di schiavitù
Londra puzzava di cane bagnato, di ali spezzate, di costrizione.
Forse era solo quel sobborgo della città, o forse erano solo la rabbia e la delusione a fargli sentire quell’odore nauseante; forse era il senso di sconfitta che provava nell’essere fuggito.
Oppure quell’odore di oppressione, di legami scomodi che sembravano catene non se n’era mai andato da quando aveva lasciato Godric’s Hollow e l’espressione di Albus, sconvolgentemente bella nel suo sconcerto.
Era quella consapevolezza a nausearlo, il sapere che l’amico non si sarebbe mai liberato dai legami, dalle responsabilità, dai sensi di colpa.
E che lui stesso non si sarebbe mai più sentito libero.
Odore di libertà
Londra era un posto magico. E, beh, Sirius Black di magie ne sapeva qualcosa, essendo un mago.
Ma quello che davvero c’era di magico a Londra erano le mille promesse, l’odore di vita e di futuro che si sentiva respirando l’aria a pieni polmoni, un attimo prima di cogliere il profumo peculiare della pelle di Remus, accanto a lui.
Era magico e inebriante.
A diciotto anni era facile lasciarsi avvolgere dalla frenesia per il futuro, dalle aspettative, dall’amore che sembrava non dover finire mai. Ed era tutto lì, nell’aria umida di Londra e nella presenza solida, calda e vera al suo fianco.