Al cinema

Jan 11, 2010 12:56

Titolo: Al cinema
Coppie: Asami/Akihito, Seishiro/Subaru, Fuma/Kamui (nell'ultima drabble).
Rating: PG
Avvertimenti: raccolta di drabble; shonen-ai (implicito).
Riassunto: Cosa accadere quando al cinema viene dato "Bambi"? Semplice: i conigli piangono, i padroncini s'irritano e... nascono nuove amicizie.
Note: attenzione! Uso ripetuto del termine 'coniglio' (ovvero: "uke" XD).



Seduti su due poltrone, Asami e Akihito assistevano alla replica di “Bambi”. Ai piedi di Asami giaceva una catena montuosa di sigarette; a quelli di Akihito mari di lacrime e fazzoletti.

Dopo un po’ Asami, tediato dai continui singhiozzi del ragazzo, gli chiese: “Per cos’è che piangi, esattamente? Per la regia?”

Singhiozzo di Akihito.

“Per la sceneggiatura?”

Gemito.

“Per il doppiaggio?”

Lamento.

“Anche se devo ammettere che il character design lascia molto a desiderare; senza contare che la resa degli animali è quanto mai arbitraria e che la storia in sé è…”

“Stai zitto!”

Asami riprese a fumare.

Conigli, pensò.



Seduti l’uno accanto all’altro, Seishiro e Subaru guardavano la scena madre di “Bambi”.

Assolutamente disinteressato il primo e completamente perso in un mare di lacrime il secondo, erano gli unici spettatori presenti in sala.

All’improvviso, un flebile singulto si levò dalla poltrona nella quale si era raggomitolato Subaru. Incuriosito, Seishiro si voltò a guardarlo: se lo ritrovò a fissare lo schermo con gli occhi gonfi di lacrime ed un fazzoletto premuto contro la bocca per impedirsi di lamentarsi.

Un po’ perplesso, Seishiro mise una mano sulla testa del ragazzo, che incominciò a piangere più forte di prima.

Conigli, pensò divertito.



Sullo schermo le immagini colorate di “Bambi” volgevano ormai al termine del film.

Le luci si accesero lentamente, mentre genitori e figli lasciavano la sala, chi con sollievo, chi ancora un po’ scioccato dal finale. Seduti sulle proprie poltrone, rimanevano solo due ragazzi, un po’ distanti l’uno dall’altro, ma entrambi con il volto rigato di lacrime.

Akihito si lasciò sfuggire un singhiozzo particolarmente rumoroso, attirando così l’attenzione dell’altro ragazzo.

Subaru si voltò e lo vide piangere.

Si guardarono negli occhi rossi e gonfi di lacrime; si sorrisero debolmente, solidali l’uno con l’altro.

Poi ricominciarono a piangere più forte di prima.



Fuori dal cinema, mentre la marmaglia si disperdeva insieme a genitori annoiati dal film appena visto, due uomini distinti e di bell’aspetto attendevano.

Si trovavano ai lati opposti della porta d’uscita, divisi dalla folla. Ognuno dei due fumava una sigaretta con placida eleganza, una mano nella tasca, l’altra che sosteneva la cicca con indolenza.

Quando la calca iniziò a farsi meno rumorosa e più rada, iniziarono a guardarsi intorno. Solo quando non ci fu più nessuno a dividerli, si accorsero della presenza dell’altro.

Si osservarono con vaga curiosità, poi, riconoscendo una qualche familiarità l’uno con l’altro, si sorrisero educatamente.



Asami, Seishiro e Fuma non sapevano come potessero trovarsi al cinema, a vedere “Bambi”, circondati da ragazzini rumorosi e da… conigli in lacrime.

“Cos’hanno da piangere?”

“Il film è orribile.”

“Sì, dev’essere per questo.”

“Zitti, mostri!” Singhiozzò Akihito.

“Insensibili!” Pianse Subaru.

“Mamma!” Si lagnò Kamui, lasciando i tre ‘padroni’ perplessi.

Subaru allargò le braccia ed il ragazzino si tuffò a piangere contro di lui, mentre Akihito gli accarezzava la testa. Il tutto fra lacrime disperate di tutti e tre.

I ‘padroni’, irritati da tutto quel contatto fisico, si alzarono e trascinarono via i rispettivi conigli.

Mai più un’uscita a sei, pensarono.

crossover: view/x

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