In questi ultimi mesi non me la sono sentita di scrivere su livej per scaramanzia. Ma ora che la prima parte dei miei progetti per il futuro è conclusa, mi sento di fare un piccolo riepilogo. Anche se ci sono ancora un sacco di cose in ballo, e molte di queste suggeriscono un po' di scaramanzia. Ma in fondo ce ne saranno sempre di cose in ballo, quindi potrei ritrovarmi a non scrivere più per niente XP. E poi l'inizio del nuovo anno spinge a un piccolo bilancio personale.
Anche l'aver appena finito di leggere Un Giorno di David Nicholls, un libro assolutamente FANTASTICO per un sacco di motivi, ha la sua influenza.
Aprile scorso mi sono trasferita a genova per fare questo corso di formazione lavorativa per centralinisti che finirà nei primi di febbraio. Contemporaneamente, ho deciso di fare domanda di dottorato negli Stati Uniti, e ho iniziato il lungo e impervio cammino fatto di burocrazia, esami di inglese, corrispondenze con illustri prof, riscritture della propria vita in un tono USA friendly-we-can-do-it, ore di sonno poche e tormentate ecc..., cammino che si è concluso a metà dicembre.
Il mio punto di vista riguardo a queste due cose, il corso e il dottorato, è migliorato nel tempo.
Il primo all'inizio era solo un modo un po' umiliante per vivere un altro anno fuori casa e recuperare un po' di pace ed effimera indipendenza: oggi apprezzo l'esperienza che sta per concludersi e le persone che ho conosciuto, e considero dignitosamente il lavoro a cui porta il corso. Tra le varie opzioni frustranti e tediose che il fantastico mondo lavorativo italiano mi offre, il lavoro da centrralinista è la meno peggio. E se non mi lascio abbattere, i suoi vantaggi collaterali, ovvero stabilità lavorativa (forse troppa, ma comunque...) e indipendenza economica, mi permetterebbero di poter abitare da sola dove voglio io (in una grande città) e di potermi pagare tutti i miei interessi, iniziando a vivere in una dimensione adulta. Come Piano B della propria vita non è malvagio. Finito il corso, resta da dare l'esame di stato in primavera, poi devo decidere in quali province fare domanda.
Per quanto riguarda il Piano A... all'inizio avevo deciso che avrei fatto domanda di dottorato perchè se non la facevo lo avrei rimpianto per tutta la vita. Era un modo molto disfattista e triste di vedere la cosa, animato dal desiderio di andarmene da sanremo, non importa dove, prima di finire impantanata e intellettualmente addormentata e fallita. Non stavo molto bene ad Aprile scorso. é vero che come lavori in nero mi era andata più che bene, con le lezioni di giapponese e il doposcuola, però il senso di soffocamento, di solitudine e di provincialismo non faceva che aumentare. Il dottorato era un sogno disperato: non mi sentivo all'altezza ma ci avrei provato comunque perchè così tornavo a stare emotivamente in piedi, potevo illudermi di avere qualcosa di valido da fare. E non credevo davvero che sarei riuscita a completare le domande per dicembre. Dopo mesi di lavoro, e ora che ho finalmente inoltrato le domande, non mi sento sicura di essere presa di certo (e chi se lo sentirebbe?) però sento che posso gareggiare ALLA PARI con le altre candidature: non sono una studentessa perfetta, ma quello che sono merita ed è degno di essere preso in considerazione dalla commissione di selezione.
E poi, man mano che studiavo i vari programmi offerti e mi preparavo, mi veniva proprio VOGLIA di essere ammessa e di andare a vivere negli States. Non sto più solo scappando, ma sto andando da un'altra parte. Questa scelta di vita resta un po' un salto nel vuoto definitivo, perchè mi sono concetrata subito sugli States con poche informazioni al riguardo, senza informarmi per niente sui dottorati in italia e scartando a priori londra... so che rischio un po', ma per ora quello che so (i programmi di studio) mi piace. Sinceramente non ho avuto molto tempo e se mi perdevo a studiare ogni minimo dettaglio non avrei completato le domande. Già così sono andata avanti con tabelle quotidiane di cose da fare e scadenze incastrate al pelo, da sola e con pochissimi aiuti pratici (il mio relatore mi è stato vicino e ha dato tutti i consigli e i suggerimenti che volevo, ma la parte di sbattimento burocratico e "capire come funziona e cosa scrivere" me la sono gestita tutta io).... ripensandoci, sono molto orgogliosa di avercela fatta XD. A marzo le mie quattro università, Chicago, Columbia, Princeton, California Santa Barbara, mi faranno sapere.
In attesa della risposta per il "futuro", ho da sistemare il "futuro prossimo", ovvero i mesi da febbraio (fine del corso di centralinista) a settembre (possibile partenza per gli states). Con la fine del corso, il mio alloggio a genova gratuito se ne va, e con lui la possibilità di vivere da sola. Potrei riaverlo se mi facessi assumere al Dialogo al Buio come guida, ma non si sa ancora se il Dialogo riaprirà anche quest'anno. Voci dicono di si, ma ufficialmente non è uscito ancora niente. Se riaprisse e mi assumessero (e avrei buone proabilità di essere assunta), lavorerei da marzo a luglio più o meno, avrei l'alloggio a disposizione e uno stipendio buono, e farei un lavoro interessante. Se questo non succedesse e io dovessi stare a casa, un giorno alla settimana andrei comunque a genova per il corso di teatro, le ripetizioni di giapponese e il club di lettura in inglese. Con qualche mia lezione privata, il lavoro in magazzino e i soldi che mi danno la zia e la nonna avrei dei soldi miei di modo da potermi pagare almeno i vizi.
Se mi prendono negli states va bene così, altrimenti accuso il colpo... e poi mi metto a inviare CV e a studiare in che provincie fare domanda da centralinista.
In estate potrei incastrare una vacanza-volontariato ARC , e questa volta punto a londra senza indugio. In ogni caso, una vacanza bella quest'anno ce la faccio uscire.
L'ultima cosa che manca è la mia recente "questione sentimentale" che per ora è in sospeso.... e questa vedrò a febbraio come si sistemerà. Se andasse come dico io, avrei un motivo in più per stare a genova.
...Non so ancora come viverla se partissi per gli states (...perchè partirei comunque per gli states), ma non vorrei rinunciarci, ecco.
Non ho per niente voglia di uscire stasera, ma ormai ho detto che lo avrei fatto ed è un po' troppo tardi per mandare all'aria i piani altrui.
Buon anno a tutti!