Un giovedì da belinoni

May 07, 2004 01:00

Da dove verrà il vento?
Dicono che sia il respiro di Dio...
Chi dà veramente forma alle nuvole?
Cos'è che causa questo gigantesco perturbamento di masse d'acqua?
Dove ha origine?
Ma soprattutto, com'è che ste cazzo di nuvole seguono proprio me?

Ebbene, lasciate tutte le stupide paranoie senza senso alle spalle, si torna a fare quello che ci piace (e non sappiamo) fare. Mercoledì sera dò un'occhiata alle previsioni del tempo, riassumibili tutte più o meno con una sola parola: l'apocalisse.
Le previosioni esagerano sempre un po' si sa, e così nel primo pomeriggio (visto che per tutta la mattina veniva giù una pioggia che Dio la mandava) mi preparo per raggiungere Bogliasco. Ovviamente appena metto in moto la macchina ricomincia a piovere... "Poco male" penso, "Sarà il classico temporale che va e viene in un attimo"... Alla fine di Corso Europa rischio già la vita senza nemmeno essere entrato in acqua. In compenso nell'acqua pattinava allegramente la macchina, dopo una frenata un po' brusca dovuta all'improvvisa consapevolezza di essere sulla corsia sbagliata. Fortunatamente la strada è dritta e non ho macchine davanti, e il viaggio continua come nulla fosse successo. Se devo farmi male che almeno succeda in acqua, per dio!
Arrivo a Bogliasco, e "inspiegabilmente" non c'è nessuno in acqua... sarà perchè le onde sono alte 3 metri e soprattutto frangono direttamente sugli scogli? Sarà perchè dai monti si vede un cielo nero e minaccioso? Fatto sta che chiedo due dritte a un "true local" del posto, un pescatore che già mi feci amico aiutandolo a svuotare un magazzino (in cambio della possibilità per me e un mio amico di cambiarci in tutta comodità all'interno). Gli chiedo se qualcuno era entrato in acqua la mattina... "Sono venuti due ragazzi, ma sono stati in acqua tre minuti e poi sono scappati. E hanno fatto bene."
In effetti non entrerei in acqua nemmeno se mi pagassero a peso d'oro ogni possibile frattura che inevitabilmente mi andrei a procurare.
Quando gli chiedo se pensa che il tempo potrebbe migliorare la sua risposta è ancora più esaustiva "Fai conto che io non ti abbia detto niente eh, che sono 30 anni che sto qua e ancora non c'ho capito niente, però... Vedi i baffi delle onde prematurati con doppio scappellamento a destra, il molo che crolla e la spiaggia che muore vuol dire che c'era il Libeccio antani con la superscazzola ma arriva lo Scirocco che porta la pioggia, le nuvole nere, la grandine, l'inondazione, le cavallette. O mioddio le cavallette! Insomma, se entri in acqua sei un belinone".
Dove averlo rassicurato che mai e poi mai sarei entrato in acqua a meno che non fossero venuti degli energumeni a cacciarmici di peso scatto due foto al mare e decido di andare dall'altra parte di Genova, nella sempre mitica "Multedo Beach", che immaginavo sarebbe stata più tranquilla di Bogliasco, e per lo meno non ha scogli affioranti ad ogni piè sospinto.
Non appena metto in moto riprende a piovere e a tuonare, e vari fulmini cadono direttamente sul mare...
All'altezza di Nervi si avvera la prima malefica profezia dell'antico pescatore: la grandine. Cristoddio, che fosse grandine me ne sono accorto in un secondo momento, perchè subito stavo per fermarmi e scendere a vedere chi fosse quel mentecatto che mi stavano prendendo a sassate la macchina!
Tra l'altro in quel momento mi accorgo che le terribili nuvole nere che minacciavano Bogliasco ora sono esattamente sopra la mia testa e continuano a seguirmi... rischio nuovamente la vita, per la seconda volta, sulla sopraelevata, nel guardarmi indietro per vedere se per caso fossi riuscito a seminarle.
E invece niente sono sempre lì, come a dirmi "Ti passa oggi eh, merdina!".
Ma miracolo! Una volta a Multedo le nuvole non ci sono più, e sembra addirittura che il sole si faccia vivo a sprazzi. In acqua ci sono già una decina di persone. Buon segno. Vuol dire che c'è una speranza di sopravvivere anche per me. Come al solito chiedo a un ragazzo appena uscito dall'acqua come sia la situazione... "In effetti la situazione era un po' pericolosa, ma ora sembra essersi calmata. Vai tranquillo, entra all'altezza di quel palo bianco e rosso, lì non dovresti avere problemi."
E io all'altezza di quel palo inizio ad avventurarmi in acqua. Del resto osservando il mare per 5 minuti buoni mi convinco che lì sia la zona più tranquilla.
Ovviamente appena sono troppo avanti per tornare indietro mi si para davanti l'onda più alta di tutta la giornata; almeno 3 metri. Ogni resistenza è inutile, e vengo risucchiato a fondo tanto velocemente da non avere il tempo d'accorgermene. In compenso ho tutto il tempo di bere e di cagarmi addosso sul serio perchè la massa d'acqua continua a tenermi giù. In quell'istante mi tornano in mente le parole di mia madre alcune ore prima: "Se mi vuoi bene non andare!"
Non posso dare un dispiacere alla mamma, e spompandomi quasi completamente nei primi 2 minuti in acqua riesco a tornare a galla, raggiungendo persino la Line Up, dove qualche ragazzo stava già recitando un "Eterno Riposo"...
Dopo tutte queste sfighe sarebbe bello finire il racconto con la parte in cui mi diverto un casino e le onde sono bellissime... e invece no, perchè questa è stata in assoluto l'uscita più brutta mai fatta. Di tutte le onde ne avrò preso non più di cinque, e non sono praticamente quasi mai riuscito a stare in piedi, perchè o erano troppo molle o erano troppo ripide (e ovviamente ero sempre troppo incapace).

Però domani ci ritorno che pare che la mareggiata mica si è ancora esaurita...
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