May 20, 2008 19:32
sono sempre più avvilita, più piena di sdegno, tristezza, sgomento, incredulità, nei confronti di quello che sta accadendo. della guerra tra poveri, di un'italia cieca e intollerante, che criminalizza il diverso sentendosi assediata, di una classe politica che radicalizza il conflitto, che pensa di rafforzare e riaffermare la propria identità opprimendo l'alterità, incapace di dialogare, di comprendere, di confrontarsi, di un'italia a senso unico, di uno stato che perde sempre più unità, forza e credibilità, che accetta anzi incoraggia ronde autogestite e una giustizia sommaria, fatta da soli, ognuno a modo proprio, dell'italia del pregiudizio, che si sente in diritto di rimanere impunita solo perché va a colpire il più debole, che ritiene legittima la legge del taglione.
signore, da qui si domina la valle
e a cento e a mille ne vedo
di cristi distesi sul selciato
all'ombra d'alberi stizziti
al cospetto d'un cielo gravido ed ambrato.
signore, da qui ne vedo a cento e a mille
di quelli che lei chiama mobili birilli
sono braccia, sono mani, sono occhi chiari e scuri
sono cappelli imbrigliati fra le crepe dei muri.
signore, da qui si sentono le voci
si leggono i contorni delle luci
ancora della notte i pochi fuochi accesi
e ancora della notte i fiochi fiocchi appesi
sui rami della fede e della speranza
sui rami di chi crede nell'oltranza
sui rami della finita infinita storia
sui rami della madre memoria.
signore, da qui si domina la valle
e a cento e a mille piegati sui ginocchi
affranti su grandi lenzuoli bianchi
amici, fratelli, sorelle, amanti.
signore, cosa passa nella sua mente?
lo sguardo perduto nell'orizzonte
i pensieri altrove, i capelli al vento
gli occhi lo specchio dello sgomento.
signore, da qui si domina la valle
e a cento e a mille ne vedo bruciare di sete
sciogliersi al sole come comete
lanciarsi nel vuoto dello sconforto.
signore, da qui si sentono le voci
le grida invincibili della vita
fermi quest'odio, questa partita
questa maledetta follia infinita
[pippo pollina . signore da qui si domina la valle]
mellon collie and the infinite sadness