(no subject)

Jul 20, 2006 22:04

e così domani me ne vado da milano.
un mese o due di vacanze a casa.
di bagni interminabili nel mio mare e di falò notturni sulla spiaggia e di amici solitamente sparsi per l'italia.
ma son quasi certa che quando vedrò scorrer via inafferrabili dalla mia visuale lambrate e poi rogoredo mi sentirò un pò il vuoto dentro.
spero di recuperare l'entusiasmo, al solito, entro pesaro...
:>

ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano,
mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane
camminavo al tuo fianco sul molo guardavamo le barche passare,
mi cantavi una musica dolce, più dolce del canto del mare

l'orchestra suonava "the blackbird" nel bar sulla strada del porto,
i pescatori gridavano forse fra il vino, la birra e le carte
raccontavi le storie di viaggi, di strade e di amici caduti,
di amori incontrati lontano e di amori che il tempo ha perduto

seduti fra pietre e brughiere guardavamo i gabbiani volare
raccontavi la storia del bimbo che un giorno scappò con le fate
ma il vento dell'ovest chiamava ed il cielo d'irlanda svaniva,
mi svegliai in una stanza deserta ubriaco mentre il sogno finiva

e i giorni che passano sono lunghi e coperti di nero
mi trascino perduto nei vicoli a maledire una terra straniera
e i giorni son secoli aspettando di poter tornare
di nuovo alla fine del mondo cullato dal canto del mare

[modena city ramblers . la canzone della fine del mondo]

questi posti davanti al mare, mellon collie and the infinite sadness

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