Titolo: All nightmare long - sì, sono il massimo dell'originalità XD -
Autore: Me medesima, ovvero
sampalaislove Album: Death Magnetic *ama*
Cantante/band: Metallica, la band della mia vita, oh sì *-*
Traccia: #5 - All Nightmare long
Fandom: Supernatural
Personaggi/Pairing: Sam/Dean, Sam, Dean ( ma va! ), unknown demon
Rating: Pg15 Non sotto i 15 anni per incesto, violenza - pocherrima ma presente - e pensieri un tantino pornografici - conosciamo Dean XD -
Warnings: Incesto, violenza, What if? credo, OOC - non sono brava a distinguerlo ç__ç - accenni a tematiche sessuali
Disclaimer: Io amare SPN, io non possedere niente e odiare profondamente tutto ciò. Io non avere diritti sulle canzoni dei Metallica e io odiare anche questo >.<
Note: Oddio. Di solito combino sempre casini e beh... Ditemi cos'ho fatto stavolta ç__ç Sono un'imbranata e una schizofrenica, ergo tutto quel che leggere non è stato creato da me ma dal mio criceto Fred, che è
intelligentissimo e conquisterà il fottuto mondo. FUGGITE FINCHE' POTETE!! * Isteria mod ON *
Coooomunque, al solito: me ezzere in ritardo. Me implora perdono e spera di non aver fatto idiotaggini XD
Then you crawl back in,
Into your obsession,
Ossessione, ossessione, ossessione.
Sam, Sam, Sam.
Ossessione.
Sam e il suo sorriso luminoso, Sam e i suoi occhi da cucciolo, Sam e i suoi sogni del cazzo.
Sam, Sam, Sam.
Ossessione, ossessione, ossessione.
Ma ora basta.
Basta negare, basta abbassare lo sguardo, basta piacere solitario dato immaginando la sua bocca fare cose indicibili.
Still life,
Infamy.
Non c'è modo di guarire, lo sai.
Ci hai provato, davvero.
Ci hai provato e non è servito a nulla.
Never to return,
This is your confession.
La prima volta che ti sei reso conto di pensare a lui in quel modo, hai trovato subito la tua cura personale: scopare fino alla nausea.
Beh, non ha funzionato.
In ogni donna vedevi lui, in ogni gamba flessuosa le sue chilometriche, in tutti gli occhi ammiccanti i suoi, appassionati e ammalianti.
La seconda ti sei fiondato sotto il getto freddo della doccia, ancora vestito.
La terza, hai spaccato a metà una matita, stringendola di scatto tra le dita e ferendoti.
Poi hai perso il conto, perché non erano più momenti sporadici, quelli in cui desideravi prenderlo per le spalle - dannatamente alte - e farlo cadere sul letto, per poi esplorare il suo corpo con carezze di fuoco, ma minuti e ore e mesi interi.
Raramente hai sognato qualcosa di diverso dai ricordi di voi, ricordi di bambini e adolescenti che scherzano e giocano, ricordi che ora hanno preso una sfumatura perversa che ti fa inaridire la gola.
Sono giorni che non parli.
Hallucination,
Heresy,
Still you run,
What's to come?
What's to be?
Capisci che è sbagliato.
Capisci che non va.
Capisci che è eresia, follia pura, che non c'è futuro per un voi tanto impossibile.
Lo capisci.
Ma non ti importa.
Perché ogni notte ti svegli madido di sudore, chiedendoti come sarebbe, perché in ogni attimo senti il suo odore, che ti eccita come nessuno, perché questa corsa è iniziata e baby, lo sai anche tu, non si può fermare.
Non vuoi arrestarla.
Sono giorni che rifletti.
Still life,
Immolation,
Still life,
Infamy.
Marchiato dall'infamia, questo sarà il tuo destino, vivere a capo basso per la vergogna.
Eppure oramai nemmeno questo conta, nemmeno questo ti frena.
E' da troppo tempo che lotti con te stesso, che senti di stare per esplodere e fare una pazzia, di quelle di cui ti penti per anni.
Feel us breathe upon your face,
Feel our shift, every move we trace.
<< Dean. Ti prego. Dimmi solo cos'hai... >>
Non rispondi.
<< Dean? Sei arrabbiato con me? >>
Nulla.
<< Dean, ho fatto qualcosa di male? >>
Esisti, ecco cos'è. Esiste il tuo odore ed esistono le tue labbra e le tue mani e il tuo sorriso ed il tuo corpo magnifico...
Rischi di ammattire - no, è già accaduto, a giudicare dai tuoi pensieri - .
Il modo in cui pronuncia il tuo nome ti fa gemere dentro di te. Perché non chiude quella bocca?
Ma sei stato stupido; conosci tuo fratello e sai che non si arrenderà...
Infatti nemmeno ventiquattr'ore dopo ti ferma, poggiandoti le mani sulle spalle e fissandoti preoccupato.
<< Ora mi dici cosa c'è che non va. >> Ti impone, senza essere ascoltato.
Sei focalizzato sul suo tocco, che brucia la pelle e che ti elettrizza, portando con sé una miriade di sensazioni contrastanti.
Lo osservi, incattivito dalle emozioni che ti attraversano.
<< Cosa vuoi che faccia, mh? Che mi metta a piangere solo perché sono di cattivo umore? No, aspetta, ora mi siederò sul divano e rimarremo abbracciati per ore a sussurrarci segreti... Sono solo nervoso. E ora levami le tue zampe da orso di dosso ed andiamo a uccidere quel figlio di puttana di un demone. >> Sibili con sarcasmo.
Il suo calore sparisce in un attimo, mentre si allontana ferito, quasi scottato dalle tue parole.
Questa è una di quelle cose che non vanno nel vostro rapporto: non parlate realmente.
Vi svegliate assieme, vivete assieme, siete in sincrono, ma non lo sono le vostre anime.
Quasi estranei, estranei legati indissolubilmente certo... Ma pur sempre fottuti estranei.
Non va.
Dovresti dirgli la verità, confessare quel che ti affligge, la voglia di scoparlo fino a farlo implorare un attimo di pausa, però sai che non lo farai mai. Sai che rimarrai in silenzio a osservarlo fremente, sognando e basta.
Eppure è così difficile tentare di far rimanere la tua passione cocente celata...
Altre ore passano, finalmente trovate il demone, e siete a faccia a faccia con lui, in un magazzino abbandonato.
<< E così... Tu saresti uno dei famosi Winchester. I cacciatori... Ma dov'è tuo fratello? Oh, non importa, lo scoverò lo stesso. Che emozione sarà uccidervi! >> Trilla la ragazza, una giovane bionda dall'espressione ferocemente maligna.
<< Vedremo dolcezza... Intanto vieni qui e vediamo se sei la puttana che sembri! >> La provochi, come da copione.
La tua voce è cattiva e lei con un sorriso perfido e infuriato ti si fionda addosso, le unghie di una lunghezza decisamente innaturale.
<< Wow, zuccherino, abbiamo gli artigli.... >>
<< Sarà un piacere usarli per farti a brandelli! >> Ringhia, procurandoti un profondo graffio sulla faccia.
Indietreggi e le sferri un calcio, tenendo le sue mani lontane il più possibile da te, intrappolandole i polsi in una presa ferrea.
Due metri, solo due...
Anche i denti oltrepassano la linea delle labbra, diventando canini affilatissimi.
<< Sbrilluccicano anche? >> Chiedi divertito, concentrato senza darlo a vedere.
<< Controlla da vicino se vuoi! >>
<< Grazie, ma non ci tengo. >> Borbotti, evitando per un pelo un morso che ti avrebbe staccato una guancia di netto.
Altri cinque falcate all'indietro, sei sempre più vicino alla Chiave che la imprigionerà.
<< Andiamo, troietta da quattro soldi, quanto ci metti a ridurmi in fettine? Non pensavo fossi così deboluccia... >>
Un ringhio ferino le esce dalla bocca, spalancata nel tentativo di divorarti vivo.
All'improvviso con un movimento brusco distrugge la prigione delle tue mani, slogandoti il polso e arrivando vicino al tuo orecchio.
<< Io lo so, Dean... Vergognati... Tuo fratello... Non ne è a conoscenza vero? Diventeresti la tua puttana, se te lo chiedesse? Immagino di sì. Chissà come prenderebbe la notizia... Sapere che tuo fratello sogna ogni notte di fotterti in tutti i modi non dev'essere bello. >> Sussurra maligna.
<< Sta' zitta! >> Urli e ti lasci andare di botto, cadendo nella trappola con lei e mettendola nel sacco.
Le dai un calcio, poi un altro, gridando il tuo disprezzo.
E' Sam a fermarti, tirandoti verso di sé.
<< Ma che cazzo hai?! Ehy! Calmati! Ritorna in te, Dean! >> Ordina, scuotendoti e cercando i tuoi occhi con i suoi.
Le pupille brillano ambrate, come sempre soggetti ai suoi cambiamenti d'umore.
Pian piano riprendi il controllo della tua rabbia, staccandoti all'istante dal suo corpo caldo.
Respiri profondamente e serri le palpebre, tenendo l'ira separata dalla parte di te che si sta concentrando sul lavoro, senza riuscirci del tutto.
<< Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas... >> Inizia Sam, con voce potente e solenne, camminando davanti alla demone con espressione intenta.
La ragazza improvvisamente ride, con voce maschile e cattiva, tanto cattiva da dare i brividi a entrambi.
<< Diglielo Dean, diglielo... Dai a me della puttana ma sei tu la troia qui! Sei un vile, un povero idiota! >> Ridacchia ancora, e improvvisamente fumo nero le fuoriesce dalle labbra perfette, in un urlo disperato che nulla ha di umano.
Sam è già accanto alla ragazza, le controlla delicatamente il polso. Non un battito.
<< E' morta. >> Bisbiglia dispiaciuto, rialzandosi con un gesto elegante.
<< Dean...? >> Ti chiama, vedendoti ancora lì, in piedi e stordito dalle parole di veleno che ti sono state appena sputate in faccia.
<< Dean, ci sei? >> Ti si avvicina e ti prende per le spalle, invocandoti preoccupato. Sembri in stato catatonico, fissi il vuoto e ti fai sballottare. La demone ha ragione. Fottutamente ragione. Era lui la troia. E il vigliacco.
Improvvisamente ti riscuoti, e ti ritrovi tuo fratello a due centimetri dal volto, mentre ti parla affannato.
<< ...Detto? Eh? ... Alludeva? >> Quasi grida, e tu lo guardi stranito.
<< Come, scusa? >> Mormori, distratto.
<< Cosa significa quello che ha detto? A cosa alludeva? >> Ti ripete impaziente.
Ti stacchi di colpo, infiammato dalla sua sola vicinanza.
<< Ma cosa cazzo vuoi da me?? Sono giorni che mi stai addosso! Niente Sammy, un fottuto niente, i demoni mentono non te lo ricordi? Mentono! Stava dicendo solo stronzate... >> Gli volti le spalle per non mostrargli quello che dice il tuo viso a chiare lettere.
<< Se erano stronzate, perché sei rimasto inebetito per minuti interi? Non dirmi cazzate Dean! Lo sai che non lo sopporto! >> Tenta di voltarti mentre parla, e tu gli scosti il braccio, furioso.
E' tutto troppo. La rabbia, le sue dita aggraziate, la sua voce, le parole della demone... La tua sopportazione è giunta finalmente al limite.
Luck runs...
And you crawl out again,
But your luck runs out.
(One, two...)
Luck runs out.
The light that is not light is here
To flush you out with your own fear,
You hide, you hide,
But will be found,
Release your grip without a sound
Lo spingi contro il muro, girandogli il braccio dietro la schiena, con l'intenzione di fargli male.
Anche questo hai sognato, di dargli dolore, di farlo soffrire, per quello che ti sta facendo e ti ha fatto passare.
Le tue labbra gli sfiorano l'orecchio, e lo senti fremere sotto di te.
Ti sforzi di ignorare il brivido che gli corre sulla pelle, costringendoti a pensare che sia d'apprensione, di paura, per non illuderti di qualcosa che non esite nè esisterà mai.
<< Vuoi la verità, piccolo Sammy? >> La tua voce è tagliente, sarcasmo puro e velenoso.
<< Bene, te la darò. >> Spingi il i fianchi contro i suoi, facendogli sentire l'erezione che prepotente si è risvegliata al solo sentirlo tanto vicino.
Geme sottovoce, e scendi a mordergli il collo con violenza e voluttà.
<< Ti voglio, Sam... Sono mesi che ti desidero. Sogno di sbatterti contro ogni parete disponibile e di fotterti, di farti godere e di godere di te... Di sentirti urlare il mio nome... Di farti cose inimmaginabili... Ecco la tua preziosa verità. >> Sibili, leccando la carotide, morsicando in profondità la pelle, fino a sentire il sapore del suo sangue.
Ancora, lo senti lamentarsi, e sfreghi il bacino sul suo sedere sodo, soffocando la voglia di strappargli i vestiti di dosso.
La tentazione è troppo forte, e per privatene fai un passo all'indietro, girandogli le spalle.
<< Addio, fratello. >> Mormori cupamente, con l'intenzione di sparire per sempre dalla sua vita. Il danno è fatto, e non puoi risistemare le cose. Meglio andarsene e sprofondare in silenzio nella prova vergogna.
Delle dita si stringono sul tuo polso a sorpresa, serrandolo in una presa d'acciaio.
<< Dove credi di andare?! >>
<< Via, ecco dove. >>
<< Te lo scordi! >> Ti gira verso di lui e indietreggia, trascinandoti con lui fino ad appoggiarsi di nuovo sul muro.
<< Per tutto questo tempo... Mi sei stato lontano... Mi evitavi... Ed io volevo solo capire... Risolvere... Farmi perdonare di qualsiasi cosa avessi fatto... E invece mi nascondevi questo... >> Bisbiglia sulle tue labbra, i respiri che si mischiano.
<< Se solo l'avessi saputo prima... >> Aggiunge, sfiorando le tue morbidamente, con timidezza.
Una scarica elettrica ti percorre e ti spingi in avanti, ma Sam ti ferma, un dito sulla tua bocca dischiusa.
<< Se l'avessi saputo... Ti avrei baciato... E ancora, ancora e ancora, fino a farti perdere la ragione... >> Ti prende il capo tra le mani, donandoti un vero bacio, che vi lascia bisognosi di ossigeno e di più contatto.
<< Sono anni che te lo nascondo... E tu... Provavi lo stesso! Quanto tempo sprecato... >> Sospira, vicinissimo.
<< Lo recupereremo. >> Mugugni, insinuando la lingua tra quelle labbra sensuale per a cercare la sua, accarezzandogli i fianchi, finalmente felice.
Dopotutto vergogna e infamia non erano la sola conclusione possibile...