Autore: dio-niso Fandom: Inception Personaggi: Arthur e Eames Rating: verde Avvertimenti: au, teen!fic, generale
Eames stringe una birra fra le mani mentre guarda Arthur seduto dall'altro lato del fuoco a parlare con un ragazzo che lui non conosce e che si prende troppa confidenza con quella sua mano del cazzo sulla spalla di Arthur. Si morde il labbro, Eames, perché vorrebbe andare lì e prendere a pugno quel idiota fino a quando non avrà consumato tutta quest'ira che sente dentro, ma non può, non può perché è un coglione patentato e ha fatto questa cazzata già una volta ed è finita con un Arthur piangente che si è allontanato da lui senza più rivolgergli al parola. Quindi Eames prende un grande respiro e un paio di sorsi di birra cercando di calmarsi e di non scattare senza motivo. Butta la bottiglia vuota sulla sabbia e si avvicina a quello che è il suo fidanzato.
Arthur sbianca come lo vede arrivare, forse pensando che stia per picchiare qualcuno, forse perché pensa che questa volta Eames picchierà lui. Non si muove Arthur, resta con i suoi occhi grandi su di lui e non fa nulla per fermarlo quando si siede al suo fianco nel posto ancora libero senza neppure degnare l'idiota di un'occhiata. “Ciao tesoro.” “Eames.” dice Arthur è c'è ancora paura lì, ma la rabbia sta prendendo velocemente il suo posto. “Cosa ci fai qui?” “Vuoi che me ne vada?” e Eames non vuole davvero, ma se Arthur dirà di si andrà via perché vuole di nuovo la sua fiducia, vuole che sappia che in ogni caso, per quando furioso Eames possa essere, non farà mai del male a lui. Mai. “Si, va via.” dice Arthur è il riflesso del fuoco nei suoi occhi rende il suo sguardo pericoloso e arrabbiato. Eames annuisce, lo guarda un'ultima volta e poi con il cuore in gola se ne va senza aggiungere altro.
***
“Eames! Eames, aspetta.” la voce di Arthur lo raggiunge da lontano, attutito dal rumore della musica e delle risate dei ragazzi nel parcheggio. Si volta verso di lui ed a stento riesce ad afferrarlo prima che cada a terra quando correndogli dietro gli sbatte contro. Ha il fiato corto e le guance rosse; non dice nulla, resta lì a guardarlo per quelle che sembrano ore ma che a stento sono secondi cercando di dirgli e raccontargli più cose possibili con i suoi occhi. Poi d'un tratto, si sporge un po' e poggia le sue labbra su quelle di Eames. È un tocco breve ma dolce, ed Eames sa che è il suo modo di dire “sei un casino, ma ti amo”, di fargli capire che ci vorrà tempo, pazienza ed amore, ma riusciranno a superare anche questa piano piano.
Eames lo guarda tornare alla festa sulla spiaggia mentre sale in auto e mette in moto. Riusciremo a superarlo, si dice, possiamo farlo.
Fandom: Inception
Personaggi: Arthur e Eames
Rating: verde
Avvertimenti: au, teen!fic, generale
Eames stringe una birra fra le mani mentre guarda Arthur seduto dall'altro lato del fuoco a parlare con un ragazzo che lui non conosce e che si prende troppa confidenza con quella sua mano del cazzo sulla spalla di Arthur.
Si morde il labbro, Eames, perché vorrebbe andare lì e prendere a pugno quel idiota fino a quando non avrà consumato tutta quest'ira che sente dentro, ma non può, non può perché è un coglione patentato e ha fatto questa cazzata già una volta ed è finita con un Arthur piangente che si è allontanato da lui senza più rivolgergli al parola.
Quindi Eames prende un grande respiro e un paio di sorsi di birra cercando di calmarsi e di non scattare senza motivo. Butta la bottiglia vuota sulla sabbia e si avvicina a quello che è il suo fidanzato.
Arthur sbianca come lo vede arrivare, forse pensando che stia per picchiare qualcuno, forse perché pensa che questa volta Eames picchierà lui.
Non si muove Arthur, resta con i suoi occhi grandi su di lui e non fa nulla per fermarlo quando si siede al suo fianco nel posto ancora libero senza neppure degnare l'idiota di un'occhiata.
“Ciao tesoro.”
“Eames.” dice Arthur è c'è ancora paura lì, ma la rabbia sta prendendo velocemente il suo posto.
“Cosa ci fai qui?”
“Vuoi che me ne vada?” e Eames non vuole davvero, ma se Arthur dirà di si andrà via perché vuole di nuovo la sua fiducia, vuole che sappia che in ogni caso, per quando furioso Eames possa essere, non farà mai del male a lui. Mai.
“Si, va via.” dice Arthur è il riflesso del fuoco nei suoi occhi rende il suo sguardo pericoloso e arrabbiato.
Eames annuisce, lo guarda un'ultima volta e poi con il cuore in gola se ne va senza aggiungere altro.
***
“Eames! Eames, aspetta.” la voce di Arthur lo raggiunge da lontano, attutito dal rumore della musica e delle risate dei ragazzi nel parcheggio.
Si volta verso di lui ed a stento riesce ad afferrarlo prima che cada a terra quando correndogli dietro gli sbatte contro.
Ha il fiato corto e le guance rosse; non dice nulla, resta lì a guardarlo per quelle che sembrano ore ma che a stento sono secondi cercando di dirgli e raccontargli più cose possibili con i suoi occhi. Poi d'un tratto, si sporge un po' e poggia le sue labbra su quelle di Eames.
È un tocco breve ma dolce, ed Eames sa che è il suo modo di dire “sei un casino, ma ti amo”, di fargli capire che ci vorrà tempo, pazienza ed amore, ma riusciranno a superare anche questa piano piano.
Eames lo guarda tornare alla festa sulla spiaggia mentre sale in auto e mette in moto. Riusciremo a superarlo, si dice, possiamo farlo.
Reply
Leave a comment