Esercizio #2: Scrivere una storia composta da tre paragrafi - ognuno con un minimo di 100 e un massimo di 300 parole - che rappresenti l'evolversi in tre tempi di una situazione
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Eowyn ha dieci anni e rincorre suo fratello nel giardino, sotto lo sguardo attento delle nutrici. L’hanno richiamata, perché una dama non può correre a piedi nudi sul prato, ma è rimasta sorda alle voci aspre delle anziane e ha continuato a correre, il vento tra i lunghi capelli. Eomer è sempre un passo avanti, la falcata più lunga, ma non se cura - finché può seguirlo, va bene. Quello che più teme è essere lasciata indietro, è l’essere chiusa in casa: anche lei può portare onore alla sua famiglia.
Eowyn ha ventitré anni e, dopo lunghi anni di dolorosa e sofferente reclusione, corre ancora, più veloce di prima. Al fianco pende una spada e negli occhi brucia la fame di libertà. Insegue l’onore, insegue la gloria, insegue le spalle larghe di un re senza corona. La strada che sta percorrendo non è la strada adatta ad una dama: è impervia e lastricata di sangue, ma Eowyn non se ne cura e corre, corre rapida, corre decisa, corre verso la guerra, corre verso la morte. Per la gloria, per Rohan.
Eowyn ha ventisette anni e non corre più, ha scoperto che stare fermi non è la sofferenza che ha sperimentato a Rohan. Stare fermi può essere piacevole, stare fermi può rivelarsi fonte di gioia. Ha lasciato da parte lo scudo e la spada, i sogni di gloria e l’infatuazione per la corona di un ramingo; non ha dimenticato i cavalli e la guerra, il sangue e la polvere, ma ha capito che fanno parte del passato, sono ricordi e non si vive di ricordi. Si vive del presente, si vive della risata di Elboron, dei baci del proprio marito. Ed è stato proprio Faramir a farglielo capire.
MA LA BELLEZZA *______* Mi piace questa Eowyn, mi piace che tu abbia usato il "correre" come fil rouge. E mi piace tanto tanto che tu abbia parlato dei suoi tre "uomini", mancherebbe solo Theoden, ma ce lo facciamo bastare. AWWWWW.
Fandom: Il Signore degli Anelli
Personaggi: Eowyn, Faramir
Rating: verde
Avvertimenti: het
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Eowyn ha dieci anni e rincorre suo fratello nel giardino, sotto lo sguardo attento delle nutrici. L’hanno richiamata, perché una dama non può correre a piedi nudi sul prato, ma è rimasta sorda alle voci aspre delle anziane e ha continuato a correre, il vento tra i lunghi capelli. Eomer è sempre un passo avanti, la falcata più lunga, ma non se cura - finché può seguirlo, va bene. Quello che più teme è essere lasciata indietro, è l’essere chiusa in casa: anche lei può portare onore alla sua famiglia.
Eowyn ha ventitré anni e, dopo lunghi anni di dolorosa e sofferente reclusione, corre ancora, più veloce di prima. Al fianco pende una spada e negli occhi brucia la fame di libertà. Insegue l’onore, insegue la gloria, insegue le spalle larghe di un re senza corona. La strada che sta percorrendo non è la strada adatta ad una dama: è impervia e lastricata di sangue, ma Eowyn non se ne cura e corre, corre rapida, corre decisa, corre verso la guerra, corre verso la morte. Per la gloria, per Rohan.
Eowyn ha ventisette anni e non corre più, ha scoperto che stare fermi non è la sofferenza che ha sperimentato a Rohan. Stare fermi può essere piacevole, stare fermi può rivelarsi fonte di gioia. Ha lasciato da parte lo scudo e la spada, i sogni di gloria e l’infatuazione per la corona di un ramingo; non ha dimenticato i cavalli e la guerra, il sangue e la polvere, ma ha capito che fanno parte del passato, sono ricordi e non si vive di ricordi. Si vive del presente, si vive della risata di Elboron, dei baci del proprio marito. Ed è stato proprio Faramir a farglielo capire.
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Mi piace questa Eowyn, mi piace che tu abbia usato il "correre" come fil rouge.
E mi piace tanto tanto che tu abbia parlato dei suoi tre "uomini", mancherebbe solo Theoden, ma ce lo facciamo bastare. AWWWWW.
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