Prompt #13

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[ferao]

In extremis!

Autore: ferao
Fandom: Il nome della rosa
Personaggi: Guglielmo da Baskerville, frate Simeone (OC)
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moment - o meglio, ff ambientata in un periodo che precede di gran lunga gli eventi del "Nome della rosa", diciamo nella tarda giovinezza/prima maturità di Guglielmo.

Le insidie della moderna scienza

- Mio caro Guglielmo, dubito sia il caso che tu…
Il frate sbuffò sonoramente. - Caro padre, - rispose, mettendo nella propria voce tutta la calma di cui era capace, - mi avete già esposto il vostro pensiero, e io vi ho già esposto il mio. A che pro continuare?
Frate Simeone sospirò e lanciò a frate Guglielmo un’occhiata ricolma di apprensione. - Sono convinto che tu ti stia mettendo lungo una cattiva strada, figliolo - insistette. - Devi essere cauto. Certe decisioni non possono essere prese alla leggera, è necessario ponderarle e…
- E cosa, padre? - Guglielmo si impuntò. - Non siete stato proprio voi a insegnarmi che è da Dio che provengono tutte le cose, anche e soprattutto l’ingegno umano? E non è stato proprio l’ingegno umano a fabbricare un simile artefatto?
- Ma l’ingegno umano può essere corrotto e deviato dal demonio. - I lunghi baffoni bianchi di Simeone fremettero, come spaventati da quell’ultima, terribile parola. - La mente è qualcosa di così fragile, così delicato… non ne esiste una che sia insensibile agli attacchi del male. Persino un’intelligenza come la tua può soccombere alle insidie della - fece una smorfia - moderna scienza.
Guglielmo sbuffò di nuovo, deciso a non mollare. - Una mente volta al bene farà sempre e solo il bene, a prescindere dagli strumenti di cui fa uso. E poi, non ci sono prove che il mio artefatto sia opera di Satana.
- Ma nemmeno vi sono prove del contrario. Per questo ti invito alla prudenza, Guglielmo. Non si sa mai in cosa s può incappare, affidandosi ad oggetti e materie che hanno la superba pretesa di correggere l’ordine naturale.
Il frate più giovane dovette mordersi forte la lingua per non replicare acidamente a quell’ultima affermazione. Decise che la cosa migliore era lasciar correre, e sopportò senza batter ciglio l’ennesima predica circa le tentazioni, la doverosa diffidenza per le opere umane e la necessità di affidarsi completamente a Dio e a Lui solo nelle difficoltà della vita.
- Mi raccomando, Guglielmo! - concluse Simeone prima di congedarsi. Guglielmo da Baskerville gli sorrise rispettoso, ma mentre lo guardava allontanarsi sbuffò per l’ennesima volta.
Sempre le solite ottusità. Bah.
Demonio o meno, decise Guglielmo mentre tornava alla propria cella con passo risoluto, nessuno gli avrebbe impedito di usare quei meravigliosi occhiali per riparare alla sua cattiva vista. Nemmeno i timori del suo maestro per la sua anima immortale.